“Fuori da casa, non allontanarti di un centimetro dalle tue armi”
La saga di Assassin’s Creed è stata da sempre coronata da alti e bassi rimanendo però costantemente nel cuore di tutti i videogiocatori che puntualmente ad ogni capitolo si lanciano a capofitto nella nuova era storica scelta da Ubisoft per narrarci la lunga ed eterna lotta tra templari ed assassini. Con l’arrivo di Assassin’s Creed Origins tre anni fa Ubisoft Montréal ha lanciato questa sorta di nuovo ciclo che vede come protagonista fuori dall’Animus ad esplorare le geste di grandi e valorosi guerrieri Layla Hassan, ex dipendente della Abstergo Industries ed ormai alleata della Confraternita degli Assassini. Il team di Ubisoft ha iniziato un lungo lavoro di rifinitura e miglioramenti fino ad arrivare al nuovo Assassin’s Creed Valhalla disponibile dal 10 Novembre su PS4, PS5, Xbox One, XBox Series S, Xbox Series X e PC.
Negli ultimi giorni siamo dunque saliti a bordo della nostra drakkar intonando canzoni e recintando storie norrene ma soprattutto abbiamo esplorato, abbiamo razziato e abbiamo lottato accompagnando i nostri nemici fino ai cancelli del Valhalla.
Versione testata: PlayStation 4 Pro
Saccheggiare e Banchettare
Dopo aver scelto il livello di difficoltà e di personalizzazione a livello di brutalità scegliendo se lasciare attivo o disattivare le mutilazioni e la forte presenza di sangue entreremo nei panni di un giovanissimo Eivor. Dopo aver banchettato insieme ai suoi compagni assisterà al brutale omicidio dei suoi genitori fino a venire attaccato alla gola da un lupo, da qui prenderà il nome Morso di Lupo. A questo punto ci troveremo di fronte alla prima novità di questo capitolo. Per colpa di un interferenza nell’Animus dovremo scegliere se giocare l’avventura nei panni di Eivor donna o uomo, avendo a disposizione anche una terza scelta, il “lascia decidere all’Animus” che cambierà automaticamente il sesso del protagonista a seconda dell’intensità del flusso di memoria di Eivor. In ogni caso durante la vostra avventura potrete cambiare a vostro piacimento il sesso di Eivor senza mai influire in alcun modo sulla trama che mantiene la struttura narrativa dello scorso capitolo senza un’unica grande missione principale ma composta da diverse saghe e capitoli disposti in maniera meno lineare.
Attraverso tre continenti e due diversi regni norreni l’avventura di Eivor scorrerà tra banchetti, scorribande, razzie ai villaggi e piacevoli viaggi insieme al Clan del Corvo e allo Jarl, suo fratello Sigurd. La scrittura risulta essere ben concepita e studiata, mischiando elementi della mitologia norrena con il filone della lega degli assassini, che unita al sempre provocante linguaggio sporco dei vichinghi e amalgamata alla loro rinomata brutalità rende tutta l’avventura decisamente piacevole da affrontare.
Purtroppo non risulta alla stesso livello la sceneggiatura di Layla fuori dall’Animus che anche questa volta è relegata ad alcuni brevi momenti nel corso della storia ma che vi faranno solo venire voglia di tornare nei panni di Eivor ad imbracciare la sua ascia il più in fretta possibile.
La lunghissima trama di Assassin’s Creed Valhalla è condita con quantità di missioni e cose da fare all’interno del gioco è veramente ampia che offre una longevità tranquillamente oltre le 60 ore di gioco, rimodulabili alle 40-45 nel caso si volesse andare spediti solo sulla trama principale. Così facendo vi perderete però tutte quelle colorate sfumature che rendono Assassin’s Creed Valhalla uno dei migliori capitoli della saga. Tutto l’arco narrativo è composto da eventi avvincenti, personaggi curiosi, missioni brutali ed altre decisamente più divertenti. Durante la nostra sessione di gioco abbiamo dovuto letteralmente distruggere e dare fuoco ad un’abitazione per risvegliare il fuoco tra due amanti o ancora inseguire un Cervo Bianco dopo essere stati intossicati da funghi allucinogeni. Tornano inoltre anche le scelte multiple nei dialoghi che andranno a modificare giusto qualche breve momento di gioco ed i rapporti con i personaggi senza mai deviare completamente dalla trama generale.
Le prime ore di gioco che passeremo in Norvegia, ammirando gli spettacolari paesaggi dei fiordi colorati nella notte da un’incantevole aurora boreale serviranno per prendere familiarità con Eivor e con la tipologia di missioni e attività sparse su tutta la mappa. Nelle città, oltre ai sempre presenti mercati per vendere e acquistare materiale o armi, potremo infatti sfidare gli abitanti a gara di bevute, partite a dadi o incontri di sonetti a colpi di rime baciate che faranno aumentare il nostro carisma. Sparsi lungo la mappa, oltre agli intramontabili punti di sincronizzazione, troveremo le missioni secondarie presenti sostanzialmente in tre tipologie: le opportunità segnate sulla mappa con dei punti luminosi azzurri che saranno delle vere e proprio missioni molto variopinte che spazieranno da un semplice dialogo con un passante a delle piccole quest; le ricchezze segnate come punti luminosi dorati che saranno punti di raccolta di materiale ad alto valore o semplicemente bottini sostanziosi ed infine nei punti luminosi bianchi troveremo diversi oggetti da raccogliere e collezionare come manufatti antichi o disegni dei tatuaggi da inseguire sulla falsa riga delle piume di Ezio in Assassin’s Creed II. Prima di completare la prima quest in Norvegia, che nonostante le 4-5 ore di gioco sarà solamente introduttiva, Eivor farà la conoscenza di Basim e Hytham i due membri del credo degli assassini che gli/le faranno dono dell’ormai iconica lama celata, sempre silenziosa e letale. Fatto ciò finalmente vedremo comparire a schermo il logo di Assassin’s Creed Valhalla e partiremo per l’Inghilterra per entrare nel vivo di questo nuovo capitolo.
Una volta conquistato il nostro primo villaggio questo fungerà da Hub principale dove potremo ottenere nuove missioni e migliorare il villaggio stesso, aggiungendo la fucina del fabbro per potenziare il proprio equipaggiamento, il tatuatore per personalizzare l’aspetto del protagonista, la birreria, la stalla e molto altro ancora. Per fare ciò sarà però necessario accumulare risorse, tramite le razzie ai monasteri, le abbazie ed i villaggi indicati da dall’icona di un aquila rossa sulla mappa.
Hai la mia lama celata…
Ovviamente Assassin’s Creed Valhalla non si dimentica di quello che dovrebbe essere il suo tema principale, la lotta tra assassini e templari. I due già citati Hytham e Basin ci affideranno due modalità di missione la raccolta delle varie pagine del codice e l’assassinio dei membri dell’ordine degli Antichi che coincideranno con diverse personalità di rilievo tra i cavalieri ed i regnanti di Inghilterra. Per entrambi sarà necessario raccogliere indizi, parlando con NPC e leggendo le lettere nelle cripte e nelle abitazioni. Nella mappa saranno poi presenti dei glitch nel codice dell’animus che una volta attivati ci faranno vestire i panni di Layla per affrontare delle divertenti sessioni in stile puzzle game per completare l’opportunità. Comparirà infatti un percorso composto da piattaforme blu sospese in aria da scalare per arrivare a recuperare la parte del codice corrotta.
…e la mia ascia!
Anche in questo nuovo capitolo il livello di personalizzazione del protagonista è molto ampio, a cominciare dai già citati e tatuaggi fino al vestiario ed alle varie armi di gioco seppur questa volta la sensazione è che sia stato limitato rispetto ai precedenti capitoli. Ad inizio gioco indosseremo le vesti del clan del Corvo e l’ascia del nostro defunto padre e un po’ per “valore nostalgico”, un po’ per il feeling dato ed un po’ per la non reale necessità di optare per un altro set abbiamo affrontato tutta l’avventura con vestiti ed armi iniziali. Siamo andati però sempre a potenziare le statistiche grazie anche alla possibilità di attaccare diverse rune. L’esplorazione e la caccia seppur mai veramente necessari saranno quindi consigliati per la raccolta di materiale necessario per i vari potenziamenti o semplicemente per raccogliere razioni di cibo per serviranno a curarci dalle ferite. Dal menù di gioco potremo inoltre sbloccare l’albero dell’esperienza, qui a forma di costellazione e con il nome di talenti, per aumentare le statistiche del personaggio e sbloccare diverse mosse ed aumentare l’indicatore di Potenza. Inoltre sono presenti le abilità, mosse speciali a consumo di slot assegnabili a set di 4 sui tasti L2(colpi a distanza) ed R2(colpi corpo a corpo) sbloccabili leggendo i vari libri della conoscenza sparsi lungo la mappa.
Raggiungi il Valhalla
Il combat system è da sempre uno degli elementi più criticati del franchise di Assassin’s Creed che capitolo dopo capitolo tenta di migliorarsi senza mai però eccellere del tutto. I tempi dei nemici che attendevano pazienti per attaccare a turno uno alla volta sono ormai finiti ma l’AI dei vari avversari non brilla di arguzia ed intelligenza. Come sempre molte volte capiterà di assassinare un soldato e non essere visti dai suoi compagni posti a pochi metri neanche totalmente di girati di spalla. Anche i compagni di clan di Eivor molte volte risultano essere poco incisivi. Specialmente nelle razzie andrete a supporto di alleati intenti ad attaccare in maggior numero un singolo nemico notando che la sua vita è ancora completamente piena. Grazie alla componente della stamina e dei vari slot per le mosse speciali delle abilità i combattimenti 1v1 contro alcuni boss risultano essere ottimi, ben bilanciati ed anche impegnativi in qualche caso. Torna in nostro aiuto un animale guida che ci aiuterà nell’esplorazione aerea e fa la sua comparsa il “Livello di Potenza” che come si evince dal nome suggerisce il livello di potenza necessario per affrontare le diverse aree di gioco. Livello che non sarà puramente indicativo in quanto affrontare una determinata area con potenza decisamente più bassa vi porterà inesorabilmente ad una morte rapida ed indolore.
Tecnicamente il titolo è un continuo giro sulle montagne russe con alti e bassi. Se da un lato diversi giochi di luce e la realizzazione degli specchi d’acqua non vi faranno invidiare il ray tracing delle nuove console next-gen, dall’altro lato i bug presenti si faranno spesso sentire con compenetrazioni, fastidiosi accavallamenti di camera (soprattutto all’interno di abitazioni) e cali di framerate nei momenti più concitati che corrispondono al 90% dei casi alle razzie secondo quanto riscontrato su PlayStation 4 Pro. Nulla da dire invece sul sempre ottimo comparto sonoro, sia per i suoni ambientali che per il doppiaggio italiano in cui molti di voi riconosceranno alcune voci come Claudio Moneta, Renato Novara e Pietro Ubaldi oltre al protagonista Eivor doppiato da Federico Viola nella sua versione maschile e da Ilaria Silvestri in quella femminile.
Miglior capitolo del franchise?
Si, Assassin’s Creed Valhalla è indubbiamente uno dei migliori capitoli del franchise complice la sua sceneggiatura curata, i magnifici paesaggi ed i vichinghi che diciamocelo hanno grossa parte del merito. Il titolo sicuramente non è perfetto e di diversi bug riscontrati durante la nostra avventura si sono fatti sentire obbligandoci in diverse occasioni a rinunciare alla missione in corso con l’impossibilità di proseguire. Certo con un open world così vasto e ricco sarebbero anche in parte giustificabili, ma molte volte la sensazione data è che sarebbe bastato giusto quel poco di cura in più. Il problema di fondo è che capitolo dopo capitolo, anno dopo anno, l’anima storica di Assassin’s Creed si fa sempre meno presente. Diminuiscono le parti fuori dall’animus risultando sempre troppo marginali, diminuisce se non scompare del tutto l’obbligo del fattore stealth ed il tutto diventa sempre più frenetico e ricco di azione. Questo ovviamente non è obbligatoriamente un fattore negativo ma il risultato è che ormai ogni capitolo tenti forzatamente un modo per legarsi con l’animus ed il mondo all’esterno. Assassin’s Creed Valhalla resta comunque un ottimo open world, divertente, variopinto ed appassionante e decisamente da non lasciarsi sfuggire per tutti i fan della saga.
Assassin’s Creed Valhalla disponibile dal 10 Novembre su PS4, PS5, Xbox One, XBox Series S, Xbox Series X e PC, compralo su Amazon.