Asterix & Obelix: Il duello dei capi, La Recensione

Asterix & Obelix: Il duello dei capi è fresco e divertente, un ottimo modo per passare una serata in famiglia.

Sono sicuramente eroi di altri tempi Asterix e Obelix, gli irriducibili galli nati dalle menti e dalle matite dei fumettisti francesi René Goscinny e Albert Uderzo. Nonostante questo, ciclicamente, tornano a farsi vedere in tutto il mondo.

Dopo dei film live action non troppo riusciti, il duo gallico sembra aver trovato la quadra tornando all’animazione 3D, che oltre a raccontare storie inedite, ripropongono anche quelle classiche, pubblicate tra gli anni ’70 e ’80. È questo il caso di Asterix & Obelix: Il duello dei capi, mini-serie in cinque episodi in arrivo su Netflix il prossimo 30 aprile che adatta e modernizza il settimo libro a fumetti. Ho visto in anteprima tutti e cinque gli episodi di Asterix & Obelix: Il duello dei capi e sono pronto a parlarvene, rigorosamente senza spoiler.

Il duello dei capi, tra un pugno e un quadrifoglio

Come già anticipato, Asterix & Obelix: Il duello dei capi, adatta il settimo libro omonimo della serie, uscito per la prima volta nel 1970. Cesare vuole conquistare anche l’ultimo villaggio dei Galli rimasto a opporsi al suo Impero, ma gli abitanti diventano straordinariamente forti grazie a una pozione magica, sconfiggendo ogni legione che gli piove addosso. C’è un modo però per sottomettere gli irriducibili Galli: sconfiggerli con una loro stessa tradizione. Se un capo di un altro villaggio, sconfigge in combattimento il capo del gruppo ribelle, prenderà il comando di entrambe le colonie. Inizia così Il duello dei capi, che in questa nuova versione è stato diviso in cinque episodi da circa mezzora l’uno, apportando dei piccoli cambiamenti con personaggi e gag inedite.

Una modernizzazione riuscita, che scherza sulla contemporaneità odierna così come il fumetto faceva negli anni 70. Non si può che lodare la direzione intrapresa da Alain Chabat e Fabrice Joubert per questo adattamento, dove non mancano sorprese sia stilistiche che di trama. Si tratta inoltre di un ottimo punto d’ingresso nel caso non si conoscano gli irriducibili galli. Il primo episodio si prende proprio l’incarico di presentarli, tra pregi, difetti e avvenimenti importanti. Si parte poi per l’avventura vera e propria, in una mini-serie efficace e soprattutto divertente e adatta a un pubblico di tutte le età.

Sono pazzi questi romani!

Nonostante sfrutti principalmente una grafica 3D, come per gli ultimi film, Asterix & Obelix: Il duello dei capi riesce a sorprendere e a trasmettere le stesse impressioni del fumetto. L’espressività dei protagonisti è paragonabile alla pazzia di alcune freddure, e nella serie ci sono anche alcuni momenti molto ispirati decisamente sorprendenti. Momenti che arrivano all’improvviso come un pugno ben calcolato, lasciando inizialmente spiazzati (in senso positivo). Questa collaborazione di Netflix con Les Éditions Albert René continua a sottolineare l’impegno del colosso dello streaming con i prodotti animati, siano questi pensati per il grande pubblico o solo per una fetta di esso.

Ottimo anche l’adattamento italiano, che resta in linea con le produzioni animate dedicate ad Asterix e gioca, come in originale, con i nomi dei romani e dei galli. Encomiabile l’assenza di talent tra i doppiatori, rendendo giustizia a ogni singolo personaggio. La colonna sonora invece abbraccia completamente l’animazione moderna con brani che spaziano tra gli anni 80 e i duemila e proponendo anche un’immancabile scena di ballo (anche in questo caso forse un pelo troppo lunga).

Asterix & Obelix: Il duello dei capi è fresco e divertente, un ottimo modo per passare una serata in famiglia. Sia che lo vogliate approcciare a episodi, sia che lo vogliate vedere tutto d’un fiato, gli irriducibili galli riusciranno a farvi compagnia per due ore e mezza, tra botte, battute e tanto, tanto cinghiale.

Asterix & Obelix: Il duello dei capi sarà disponibile su Netflix a partire dal 30 aprile.