Le cuffie AUKEY EP-B36 garantiscono un ottimo rapporto qualità prezzo nonostante qualche compromesso di troppo da accettare.
Da un po’ di tempo abbiamo potuto appurare come AUKEY sia una certezza indiscussa dal punto di vista dell’elettronica di consumo. Abbiamo avuto modo di provare tanti auricolari Bluetooth dell’azienda, ma questa è la prima volta che ci troviamo a recensire delle cuffie. Stiamo parlando delle AUKEY EP-B36, le nuove cuffie Bluetooth economiche che dal punto di vista prettamente tecnico non si discostano di molto da modelli simili appartenenti anche a fasce di prezzo più alte. Vediamo insieme come si comportano in questa recensione.
Scheda tecnica
- Diametro del driver: 40mm/1,57″
- Tecnologia: BT 4.1, A2DP, AVRCP, HSP, HFP
- Sensibilità: 98db ± 3db
- Frequenza di risposta: 20Hz – 20 kHz
- Impedenza: 32 Ohm
- Durata batteria: 18 ore
- Tempo di Standby: 350 ore
- Tempo di carica: 3 ore
- Ingresso di carica: DC 5V
- Batteria: Li-Polimero (420 mAh)
- Gamma d’operazione: fino a 10m / 33′
- Lunghezza cavo: 1,2m
- Ingresso audio: Jack stereo da 3,5mm
- Dimensioni: 173x172x66 mm
- Peso: 153g
Economiche, ma con tante sorprese
La confezione di acquisto è quella classica di AUKEY dedicata ai prodotti più economici, ovvero cartone rigido riciclato molto minimale e con poche decorazioni. Troviamo, infatti, solo un’immagine stilizzata del prodotto con il marchio e il nome del prodotto sul coperchio e l’indirizzo della sede legale dell’azienda sul retro della scatola. Nessuna grafica accattivante per invogliare l’utente ad acquistare, il quale già parte consapevole che il vero cuore è all’interno.
All’apertura infatti compare subito una rigida e compatta custodia in plastica morbida nera apribile e richiudibile tramite cerniera. Si tratta di una chicca davvero inaspettata per un prodotto di questa fascia di prezzo e, al suo interno, contiene altre interessanti sorprese. Infatti, una volta aperta, spiccano subito le AUKEY EP-B36 sempre di colore nero, il cavetto Aux con spinotti dorati e il cavo USB – microUSB conservati all’interno di un sacchettino richiudibile trasparente e una comoda tasca retinata contente le istruzioni e la garanzia.
Comode, ma non troppo
Il pezzo forte, ovviamente, sono le cuffie. Si tratta di cuffie on-ear, che quindi poggiano completamente sul padiglione auricolare. Non sono certamente la scelta migliore per quanto riguarda la comodità durante le lunghe sessioni d’ascolto e soprattutto durante i mesi più caldi, ma l’imbottitura morbida permette comunque una certa autonomia uditiva. Inoltre, grazie proprio a quest’ultima, è possibile godere di un discreto isolamento acustico passivo che diviene appena sufficiente in ambienti dove il rumore ambientale è molto forte. Le cuffie, infine, sono realizzate in policarbonato leggero (tranne l’archetto in metallo e protetto da un’imbottitura in similpelle) che garantisce un’ottima resistenza agli urti, ma qualche scricchiolio di troppo. In ogni caso nel complesso risultano molto eleganti, grazie anche agli inserti cromati presenti sul retro dei padiglioni auricolari e alla colorazione nera opaca.
Dal punto di vista della comodità, le AUKEY EP-B36 offrono nel complesso un buon livello di confort. Sono leggerissime e dispongono doppie imbottiture sia sull’archetto che sui padiglioni. Come accennato poco sopra, il materiale, la colorazione e il fatto che i padiglioni siano on-ear non permettono una lunga sessione di ascolto, ma in compenso garantiscono un’ottima resistenza e una buona facilità di pulizia. I padiglioni inoltre possono essere sia ruotati che ripiegati, così da poter essere facilmente conservati in piccoli spazi quando si vogliono trasportare le cuffie senza bisogno di utilizzare la comoda custodia rigida. Gli archetti, infine, possono essere regolati a seconda delle esigenze così da rendere le cuffie adatte a chiunque.
Lunga autonomia e funzionalità inaspettate
Prima di passare al pezzo forte, ovvero l’audio, è giusto parlare delle funzionalità di queste AUKEY EP-B36 le quali non sono molte, ma incredibilmente utili e ben inserite. Grazie alla presenza di un piccolo microfono integrato è possibile utilizzare le cuffie anche per conversazioni telefoniche. Sul padiglione destro sono presenti tre pulsanti con i quali è possibile mettere in pausa o riprendere la riproduzione musicale, regolare il volume, navigare tra i brani, rispondere, terminare, rifiutare o mettere in attesa una chiamata e addirittura ricomporre l’ultimo numero chiamato.
Le AUKEY EP-B36 presentano nel cavo AUX un microfono e pertanto, attraverso un apposito pulsante, è possibile passare dal microfono delle cuffie a quello dello smartphone comodamente. Tutto questo è garantito da una batteria da 420 mAh che assicura almeno 18 ore di riproduzione musicale e fino a 14 giorni in stanby. Nel caso in cui non bastassero, il cavo AUX garantisce un’autonomia infinita, ma bisognerà accettare il compromesso del cavo. In ogni caso, secondo i nostri test effettuati in diverse situazioni di stress, la batteria si comporta molto bene e mantenendo una riproduzione musicale a volume costante alto, la batteria si è scaricata dopo circa 15 ore e mezzo. Un risultato ottimo per delle cuffie di questa fascia di prezzo che va ad unirsi all’ottimo risultato ottenuto dalla connettività Bluetooth rapida e stabile.
Bassi corposi e potenti, alti e medi un po’ meno
Terminiamo questa recensione rispondendo alla domanda più classica: come si sentono? Prima è giusto dare alcuni numeri utili: la risposta in frequenza delle AUKEY EP-B36 copre interamente lo spettro udibile dall’orecchio umano, spaziando dai 20 ai 20.000 HZ e grazie ad un’impedenza di appena 32 Ohm viene garantita una sufficiente nitidezza del suono anche a volume massimo. Per quanto riguarda i bassi, il driver da 40 mm di diametro garantisce una riproduzione abbastanza chiara e corposa. Passando al consueto test personale, io mi attengo ad una serie di brani che sono sempre identici per ogni dispositivo testato. Questi sono i risultati: una volta connesse le cuffie allo smartphone ho avviato la riproduzione audio. Ho iniziato con una versione MP3 a 320Kbps su Spotify del brano Red Flag Day degli U2 e l’impatto è stato gradevole nonostante la qualità di input non sia di altissima qualità. La voce era molto chiara, la batteria e la chitarra elettrica buone, ma troppo improntate verso i suoni bassi con qualche piccola mancanza nello spettro dei suoni alti e medi. Sono rimasto davvero stupito dalla qualità riproduttiva dei bassi, forti e corposi, ma non posso dire lo stesso per quanto riguarda i suoni alti e medi che risultano poco invitanti e precisi. Ho quindi deciso di passare a qualcosa di più forte avviando una riproduzione mista tra brani EDM hardstyle, psystyle e brani hardrock e metal in formato Flac. Qui ho avuto la conferma: i bassi sono splendidi, con un timing eccellente, ma la ritmica non è perfetta soprattutto nei passaggi di tonalità rapida con molti alti e medi. Ho notato, infatti, qualche leggera perdita di qualità timbrica. Per testare ancora questo aspetto ho deciso di passare all’ascolto di due brani degli Audiomachine, in particolar modo Guardians At the Gate e Breath and Life con molti suoni acuti in contrapposizione ad imprevisti bassi e ho notato un soundstage non molto ampio nelle frequenze.
Ho inoltre testato le AUKEY EP-B36 anche in situazioni molto particolari come sull’autobus nell’ora di punta per la riproduzione di un video su YouTube usando l’applicazione proprietaria. A causa della mancanza di un microfono dedicato all’attenuazione dei rumori esterni, non basta l’attenuazione passiva dei padiglioni a insonorizzare l’utente dai rumori più forti.