Si aggiunge al catalogo AUKEY un altro prodotto dall’ottimo rapporto qualità/prezzo.
AUKEY è ormai diventata sinonimo di qualità nel mondo tech, con un catalogo di gadget tecnologici che spazia da prodotti specifici per gli appassionati ad altri entry-level, pensati per un pubblico che si avvicina per la prima volta verso certe tecnologie, ma che al tempo stesso non vuole rinunciare alla qualità. Ed è proprio questo il caso delle nuove AUKEY EP-T16S (revisione targata 2020 del precedente modello), delle cuffie in-ear True Wireless che promettono un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Ma scopriamole insieme nella nostra recensione.
Scheda tecnica
Auricolari
- Modello: EP-16S
- Tecnologia: BT 5, A2DP, AVRCP, HFP
- Driver: 1x 6mm / 0,24″
- Sensibilità: 100±3dB
- Gamma di frequenza: 20Hz – 20kHz
- Impedenza: 16 ohm ±15%
- Tipo di microfono: MEMS (chip microphone)
- Sensibilità microfono: -38dB ±1dB (1kHz)
- Gamma di frequenza del microfono: 200Hz – 5kHz
- Tempo di carica: 1.5 ore
- Durata batteria: fino a 5 ore
- Tipo di batteria: Li-Polymer (2 x 40mAh)
- Intervallo operativo: fino a 10m
- Peso: 8g
Custodia di ricarica
- Ingresso di carica: DC 5V
- Tempo di carica: 1,5 ore
- Tipo di batteria: Li-Polymer (400mAh)
- Numero di ricariche degli auricolari: 4 volte (il paio)
- Peso: 37 g
Una volta aperta la confezione di vendita, realizzata nel consueto cartone riciclato, ci troviamo di fronte ad una dotazione abbastanza abbastanza standard e minimale: il case contenente i due auricolari, un cavo USB Tipo-C da utilizzare per la ricarica, i gommini in silicone per adattare le cuffie ai vostri condotti auditivi (in 3 misure, di cui, quella standard già montata sopra), il manuale utente e una manualistica rapida dove sono indicate le modalità di pairing delle tws con il telefono e le azioni per attivare i comandi tattili delle cuffiette.
Essenzialità e funzionalità
Alla vista, queste presentano un design originale a “goccia”, che riprende in parte quello delle AUKEY EP-T21, ma presentando un’asta decisamente più corta, appena accennata, per una soluzione compatta ed elegante, perfette per chi è alla ricerca di un prodotto discreto e dal look poco invasivo. Questa scelta di design è da premiare, non solo sul lato estetico, ma anche su quello funzionale. Infatti, sull’estensione delle due cuffie sono presenti i microfoni MEMS, che grazie al posizionamento “strategico” riescono a catturare meglio la nostra voce durante le chiamate, ma su questo aspetto ci concentreremo tra poco.
Le cuffie, realizzate in plastica nera, presentano anche un ampia area sulla parte esterna che ospita i comandi soft touch, con i quali potremo interagire per il controllo della musica in riproduzione ed avviare i vari assistenti vocali, Siri, Google Assistant o Alexa a seconda della piattaforma che starete usando. Le geasture sono semplici ed intuitive. Si va dal semplice “doppio tocco” per avviare la riproduzione di un brano o per metterlo in pausa, alla pressione prolungata per avanzare da una traccia e l’altra.
La cosa più interessante di queste AUKEY EP-T16S è il fatto che entrambi i dispositivi non presentino un auricolare master, ma entrambi possono essere usati indistintamente sia per l’ascolto di musica che durante le telefonate. La reattività dei comandi è tendenzialmente buona, a patto di centrare perfettamente l’area sensibile e scandendo bene i colpi. Manca invece una geasture per il controllo de volume della musica, obbligandoci a ricorrere al telefono per le varie regolazioni, o se impossibilitati, ricorrere all’assistente vocale.
L’accoppiamento con il telefono avviene in maniera quasi istantanea non appena estrarremo le cuffiette fuori dal case, e ci verrà segnalata attraverso dei “bip” che ci indicheranno l’accensione prima, e il pairing, poi. Sono presenti sulla parte superiore anche dei led RGB, che serviranno ad indicarci visivamente lo stato della connessione con lo smartphone, o una volta riposte nella custodia l’avvenuta ricarica.
Anche sul case è presente un led che servirà ad indicare lo stato di carica della batteria, e dovremo affidarci a quello per sapere quando ricaricare il tutto data l’assenza di ulteriori indicatori o percentuali di batteria restanti. Anche la custodia, così come le cuffie, è realizzato in plastica nera opaca, un piccolo “ovetto” dalle dimensioni compatte, perfetto da portare sempre con noi tranquillamente, in tasca, senza che questo risulti fastidioso.
Se la qualità costruttiva generale è buona, non possiamo dire lo stesso del coperchio del case, che fa un po’ troppo “gioco” e tende a richiudersi da solo complicando un po’ l’operazione di estrazione. Nonostante questo piccolo neo, l’alloggio delle cuffie è ben realizzato, con gli auricolari ben saldi grazie al magnete che le “bloccherà” nella custodia per effettuare la ricarica.
Una cuffia per tutti gli usi
Abbiamo avuto modo di provare le AUKEY EP-T16S per diversi giorni, sia a casa che fuori, approfittando di queste giornate della Fase 2 per un po’ di attività all’aperto.
Le cuffie si adattano bene all’orecchio, ed essendo in-ear rimarranno sempre ben salde anche se sollecitate durante l’attività fisica. Le dimensioni, ma soprattutto il peso, rappresentano un plus per delle cuffie che una volta indossate non infastidiscono nemmeno dopo ore di utilizzo, diventando compagne perfette per le nostre uscite. Sempre la natura in-ear delle AUKEY EP-T16S garantisce anche un buon isolamento ambientale, permettendoci di godere a pieno della nostra musica. La certificazione di classe IPX5 inoltre le rende perfette anche per gli sportivi, rendendole a prova di sudore.
Ma come si sentono queste AUKEY EP-T16S?
Nonostante la fascia entry-level a cui appartengono, le AUKEY EP-T16S sono sicuramente una sorpresa. La qualità audio permette un ascolto cristallino, chiaro, con una resa sonora che predilige sicuramente gli alti e i medi, tuttavia appiattendo invece le tonalità basse, croce di molte tws di questa fascia. Ma non temete, basterà agire sull’equalizzatore del vostro dispositivo, o di quello dell’app che utilizzate per ascoltare musica, per selezionare uno dei preset suggeriti, o smanettare con le varie impostazioni per arginare in parte il problema ed avere una resa audio decisamente migliore.
Le EP-T16S supportano poi i codec SBC e ACC, e soprattutto quest’ultimo vi garantirà una qualità maggiore in ascolto, specie se utilizzerete app streaming come Spotify. Grazie al Bluetooth 5.0 e alla bassa latenza, le cuffie AUKEY si rivelano un ottimo compagno anche per la visione di video e film, senza che si vada incontro a spiacevoli casi di fuori sync tra audio e video. Meno performanti sul lato gaming, dove in assenza di modalità dedicate da parte del vostro smartphone, il delay fra azione e video sarà sempre abbastanza vistoso.
Chiamate cristalline
Ma dove le EP-T16S ci hanno stupito di più è stato sulla chiamata e la loro qualità. Una delle criticità più grosse delle tws, specie quelle di fascia bassa, è rappresentato dai microfoni e dall’impossibilità di effettuare chiamate pulite e prive di interferenze. Le EP-T16S si sono dimostrate invece perfette in questo ruolo: durante le nostre telefonate, l’interlocutore ci ha sempre sentito in maniera chiara, a volte senza che si accorgesse che stavamo utilizzando delle cuffiette.
Più sotto stress invece le chiamate effettuate all’aperto, dove i microfoni MEMS sono stati messi alla prova dai rumori ambientali. Anche in questo caso i risultati sono stati più che positivi, con chiamate sempre all’altezza della situazione, sebbene la soppressione dei rumori non fosse sempre in grado di cancellare i disturbi di sottofondo. Ma per il tipo di cuffia, soprattutto per il prezzo alla quale viene proposta, se cercate un’auricolare affidabile per telefonare, questo potrebbe essere uno dei motivi per il quale rivolgersi alle EP-T16S.
Buona anche la durata delle batterie. Ad un volume mediamente alto, il primo ciclo di carica ci ha accompagnato per quasi 4 ore, fra riproduzione di musica, qualche telefonata e video, tra YouTube e Netflix. Il case, permette di ricaricare gli auricolari all’incirca in 1 ora e mezzo, per un massimo di 4/5 volte, evitandovi l’incombenza di dover mettere in carica il case e concedendovi una buona autonomia.