Avowed – La Recensione

Obsidian firma una nuova storia, benvenuti nelle Terre Viventi di Avowed.

Il 2025 di Microsoft si preannuncia uno dei migliori anni per la casa di Stanford, a iniziare dall’uscita di Avowed, nuovo gdr in prima persona di Obsidian Entertainment. Forti del successo di giochi falla grande narrativa come Fallout New Vegas, The Outer Worlds e Pentiment, Obsidian firma un’altra avventura fantasy, ambientata nello stesso mondo di Pillars of the Eternity. Disponibile da oggi 13 febbraio per chi ha effettuato il preorder, o dal prossimo 18 febbraio anche per gli abbonati a Game Pass, Avowed inaugura il 2025 di casa Xbox.

Ho combattuto nelle Terre Viventi per circa trenta ore e sono pronto a dirvi pro e contro dell’ultima fatica di Obsidian Entertainment.

Versione testata: Xbox Series X

Una misteriosa piaga fungina sta distruggendo il continente di Paradis. Infetta animali piante e abitanti, facendoli impazzire e rendendoli violenti. Nei panni dell’Inviato (o Inviata) dell’Imperatore, saremo incaricati di recarci a Paradis e indagare proprio sulle cause di questa Piagadei Sogni, in quanto apparentemente immuni alla stessa. Siamo infatti uno degli ultimi esseri Deiformi, abbiamo infatti delle escrescenze simili ai folli sul corpo, ma nel nostro caso sono simbolo di una delle scelte di una delle divinità del mondo. L’unica divinità che il mondo sembra aver dimenticato, ma che pare intenzionata a farsi ricordare tramite l’Adra, un particolare cristallo in grado di scatenare ricordi sopiti anche delle vite precedenti.

Questo non è che l’interessante incipit di Avowed, che fin da subito mette sul tavolo argomenti come la lotta di classe e il razzismo, uniti all’impatto della perdita e della malattia in un mondo dove la reincarnazione non è solo una leggenda.

Al fianco del nostro avatar una serie di comprimari più o meno riusciti, tutti con le proprie idee e convinzioni. Tra questi, spiccano ovviamente gli altri membri del party (di cui parleremo più nello specifico tra un po’) sicuramente quelli più convincenti, granzie anche a un sapiente utilizzo degli accampamenti, in cui potremo conoscerli meglio e scoprire perché fanno quello che fanno a Paradis e cosa li ha resi quello che sono.

Obsidian firma un mondo ricco di storia e leggende, mettendo a schermo un worldbuilding incredibile e in grado di conquistare chi avrà la pazienza di leggere le centinaia di lettere, diari e libri sparsi per ogni zona del gioco. Questi documenti saranno lo strumento principale che dà vita al mondo di Avowed, uniti alla possibilità di creare il passato del nostro personaggio man mano che la trama principale proseguirà. Potremo infatti decidere se conosciamo o meno le altre figure di spicco del continente, e soprattutto a seconda del nostro rapporto con l’Imperatore avremo a disposizione una serie diversa di opzioni di dialogo che andranno ad arricchire ulteriormente le opzioni di trama.

Purtroppo se paragonata soprattutto agli ultimi lavori del team, ci troviamo di fronte a un racconto fantasy più classico, che non osa mai e che nonostante i bivi narrativi (quelli invece quasi tutti efficaci) non riesce mai a lasciare a bocca aperta. La trama principale ruota attorno alla Piaga dei Sogni e alla misteriosa divinità che protegge il nostro avatar: purtroppo, dopo le prime ore scorrevoli e veramente interessanti, la storia principale si incaglia e viene diluita fin troppo. La storia dà poi sempre meno voglia di proseguire a fronte di alcune scelte narrative fin troppo scontate. Più si prosegue nell’esplorazione delle Terre Viventi, più vi ritroverete a virare dalla via principale, per mancanza d’interesse o per paletti di difficoltà artificiale imposti dallo stesso gioco.

Ogni missione infatti prevede un livello di difficoltà e affrontare una zona non equipaggiati al meglio causerà un crudele game over. Oltre a questi piccoli problemi di bilanciamento (che affronteremo meglio tra pochissimo) questo continuo doversi fermare, toglie impatto a una storia che poteva essere risolta con qualche ora di meno, rendendo il tutto più leggero per potersi poi concentrare sulla bellissima esplorazione delle aree di gioco.

Questione di scelte

Come già scritto, Avowed vi permette di sceglier eil vostro passato, integrandolo alla storia e ai personaggi che popolano Paradis. Il sistema di dialoghi a scelta multipla è uno degli aspetti più riusciti della produzione di Obsidian, soprattutto quando si tratta di compiere scelte etiche che andranno a portarci alla pace o allo scontro. Alcuni di questi bivi sono poi esclusivi della classe scelta durante la creazione dell’avatar, o delle statistiche raggiunte in quel determinato momento, come in unvero e proprio gioco di ruolo da tavolo. Questo vi permette di ruolare quasi al 100% il vostro Deiforme, andando a generare la vostra unica avventura nel regno. Nel corso delle mie trenta ore, molte delle scelte hanno causato conseguenze più o meno gravi, andando a modificare anche il mio comportamento rispetto a ciò che mi circondava, fossero ladri o poveracci.

Purtroppo mi duole notare una cosa: vincolare alcune scelte dietro delle statistiche fa a pugni con la scelta di Obsidian di mettere un sistema di livelli lento, che non premia abbastanza e che, soprattutto all’inizio, è più cinico del dovuto. Mi son più volte trovato a rischiare la pelle per affrontare un gruppo di nemici che mi hanno poi ricompensato con un’esigua manciata di punti esperienza, dopo anche decine di minuti di combattimento. Purtroppo questo non è l’unico problema di bilanciamento di Avowed, che mostra il fianco anche sulla vasta scelta di armi e relativo gameplay.

Tante armi da scegliere, o forse no

Fin dal trailer di annuncio, non sembrava che Avowed mettesse i riflettori sulla componente action rispetto alla narrativa. Ora, con trenta ore nelle Terre Viventi alle spalle, posso ammettere che è invece il contrario. Lo studio si è concentrato sulle diverse possibilità con cui il giocatore può affrontare gli ostili. Che scegliate le armi bianche, quelle a distanza o le magie, Avowed offre un ampio arsenale, trovabile durante le esplorazioni o completando le quest sparse per il continente. Armi di rarità diversa, tra cui spiccano sicuramente quelle incantate, dotate di abilità secondarie che migliorano nettamente l’esperienza di combattimento.

C’è una grande varietà di magie elementali, e gli effetti degli stessi si possono applicare alle armi bianche, rendendo il nostro Inviato una vera e propria macchina da guerra. Il feedback dei colpi è ben implementato, con un ottimo feeling soprattutto nelle parate e con le armi pesanti. Man mano che il nostro party si amplierà poi, avremo a disposizione anche le altre classi a supporto. Ogni compagno può essere chiamato nel combattimento grazie alla ruota delle azioni, ed ha un proprio albero delle abilità (ridotto rispetto a quello del nostro avatar). Inoltre fare amicizia con il party negli accampamenti sbloccherà punti statistiche aggiuntivi che potrebbero sopperire al problema di bilanciamento segnalato precedentemente.

Tutto molto bello quindi? No, nonostante le prime ore i combattimenti di Avowed siano divertenti, soprattutto mentre si scopre come funzionano, si arriva ben presto a una triste conclusione. Utilizzare l’arma che preferiamo è una scelta finta. Ho già menzionato il sistema di missioni a difficoltà imposta, che ci indicherà quanto è ostica. Capita molto spesso che, per esempio, una missione di difficoltà 3 con l’arco sia a difficoltà 1 con la spada, facendo prediligere in ogni caso far fuori i nemici a fil di lama piuttosto che con le altre tecniche, con cui suderete e rischierete spesso il game over.

Questo va purtroppo contro l’immedesimazione di qui sopra, anche se c’è un modo per arginare il problema. Il gioco ci invita infatti a prenderci il nostro tempo per migliorare le armi e abbassare la difficoltà delle missioni con un equipaggiamento migliore. Un allungamento del loop di gameplay che nelle prime ore è anche piacevole, ma che dopo la metà inizia a sentirsi sulla voglia di portare a termine la missione.

Le gioie del mondo

Fortunatamente, il mondo di Avowed è molto più di tutto questo. Ho già lodato il lavoro di worldbuilding fatto con lettere e documenti vari da Obsidian, ma i ltutto si espande proprio con l’ambientazione e il level design delle regioni. Esplorare le Terre Viventi è la parte migliore dell’intera esperienza e al momento, anche il motivo principale per cui vi invito a provare il gioco nel caso siate degli abbonati al Game Pass. Il loot è ben nascosto e richiede di interagire con ciò che ci circonda, sia grazie alle abilità del party, sia grazie alle nostre, andando a scoprire scorci e luoghi magici degni davvero di un’avventura fantasy. L’altro lato della medaglia è dato da una pochissima varietà di nemici e abitanti, sebbene alcune razze siano ben caratterizzate, non c’è niente che spicca al pari di alcune location. la maggior parte dei png poi, sono veramente solo di contorno, come se si fosse deciso di riempire il mondo solo di volti generici. C’è quindi questa sensazione di ritorno al 2011 ogni volta che si mette piede in città, nonostante le mura e gli ambienti siano moderni.

Tecnicamente, almeno su Xbox Series X, Avowed permette di scegliere tra diverse modalità, sfruttando i 120 fps (sulle tv compatibili), oppure il raytracing. Manco a doverlo specificare, con la prima ne godono ancora di più i combattimenti, mentre con la seconda si possono ammirare Paradis e le Terre viventi in tutto il loro splendore. Tutto il gioco è poi tradotto in un ottimo italiano, sebbene il doppiaggio rimanga solo in inglese di medio, buon livello. La colonna sonora fa invece il suo lavoro, soprattutto durante le numerose battaglie e, stranamente, non viene a noia neanche dopo molte ore di gioco. Avowed è pensato per la prima persona, ma offre anche la possibilità di giocar ein terza, qualora lo vogliate. Purtroppo i combattimenti e il gioco in generale non sono ottimali in questa modalità e rischierete il più delle volte di subire danni inutili o di incastrarvi in salti e arrampicate. Infine, durante la mia avventura ho incontrato qualche bug grafico, ma fortunatamente niente di game breaking come successo ad altri colleghi.

Con Avowed, Obsidian firma una nuova grande storia, ricca di contenuti ma che mostra il fianco più volte soprattutto nel bilanciamento. Un gdr action enorme, che potrebbe conquistarvi per poi lentamente allontanarvi a causa di alcune scelte di battle design anacronistiche e a volte ingiuste. Un titolo con buone idee e qualità che cerca però una sifda artificiosa ormai vecchia di un decennio.

Avowed è disponibile da oggi, 13 febbraio con il preorder, e dal prossimo 18 febbraio sia su PC che su Xbox .

Pro
Level design inaspettatamente eccellente
World building stupefacente
Sistema delle scelte ben integrato nella storia
Contro
La trama principale potrebbe sembrare fin troppo annacquata
Sistema di esperienza fin troppo lento
Modalità in terza persona da dimenticare
Scelta delle armi e delle classi a volte sbilanciata
7.5
Voto