Big Sky – La Recensione del quarto episodio della Stagione 1

Quarto episodio di Big Sky, ecco cosa ne pensiamo

Quarto episodio di Big Sky, ci avrà convinti?

Dopo i primi tre episodi di Big Sky, abbiamo tutti sperato che la serie si risollevasse un minimo con la quarta puntata. In un certo senso, forse questa è quella più riuscita delle altre, ma solo perché non sono successe cose particolarmente insensate da farci passare la voglia di guardarla. La narrazione continua, comunque, ad essere problematica e la sceneggiatura non brilla per originalità e coinvolgimento.

Cassie e Jenny ormai sono diventate una coppia di detective a tutti gli effetti, pronte in prima linea a infrangere la legge pur di incastrare il loro sospettato numero uno: Rick Legarski. Ce le mostrano così brillanti, così intraprendenti, ma poi improvvisamente si perdono in un bicchier d’acqua quando arrivano al fienile dove sono prigioniere le tre ragazze, e non si accorgono della loro presenza. Seppur inizino a urlare come delle ossesse. Questo perché, come è ovvio, sarebbe troppo presto per giungere alla conclusione della storia principale; insomma, la strada è ancora lunga.

Sempre per quanto riguarda il personaggio di Cassie, in questa puntata viene approfondito il suo passato, il che è un bene, visto che finora sapevamo soltanto che aveva avuto una storia con Cody e un figlio da una precedente relazione. Grazie ad alcuni dialoghi col padre, scopriamo le numerose perdite che la giovane donna è stata costretta a subire nel corso della sua breve vita, da quella della madre a quella del marito. Perdite che, inutile negarlo, l’hanno fortemente sconvolta, tanto da farla chiudere in se stessa, alzando un muro tra lei e chi le sta intorno.

Se, da un lato ho apprezzato questo focus sul suo personaggio, dall’altro, però, ho trovato che fosse una sorta di riempitivo alla storia, dovuto alla mancanza di idee. Ma chiudiamo un occhio e non cerchiamo per forza il pelo nell’uovo.

Soffermandoci, invece, sull’antagonista per eccellenza, Rick, ancora una volta si dimostra sempre più fuori di testa ed è quasi impensabile come riesca a superarsi in quanto a depravazione e disumanità. Ignorante, misogino e razzista, ormai è certo che per lui non c’è possibilità di redenzione. Non perde tempo a ingannare chi ha di fronte, facendo emergere la sua sociopatia. Piano, piano, lo vediamo perdere il controllo di se stesso, oltre che sul suo complice, Ron, che – prevedibilmente – sarà colui che salverà la situazione alla fine. Ahimé, Rick paga caro il fatto di vivere al cardiopalma, con l’ansia costante che possano smascherarlo una volta per tutte.

A pagare lo scotto del suo stato d’animo, la moglie Marrilee, vittima ignara, non solo delle angherie di Rick, ma anche del dubbio corteggiamento messo in atto da Ron. Un modo poco intelligente per cercare di fare innervosire il suo complice che, come anticipato, inizia a non tollerarlo più. Ho trovato alquanto disturbante e poco realistico, non tanto il modo in cui Ron si approccia a lei – perché è ormai chiaro che soffra di qualche turbamento emotivo – al contrario, mi ha stupita come Marrilee – senza batter ciglio – abbia ceduto al suo invito. Nella realtà, penso che chiunque sarebbe corso via a gambe levate; però, d’altra parte, stiamo parlando di una che non si è ancora accorta che il marito nasconde qualcosa. E che rimane solo lievemente scossa quando lo trova vicino al letto armato di martello, intento a osservarla dormire. Pronto, polizia?

Dello stesso avviso non è, invece, Helen, la madre di Ron, che molto più sveglia – nonostante sia ancora convinta che il figlio sia più buono che cattivo (ennesimo riferimento che ci fa intendere che presto lui si redimerà) – capisce subito che ha a che fare con il rapimento delle tre ragazze. Da qui in poi il loro rapporto si farà sempre più assurdo, tanto da toccare l’apice del grottesco. Se non altro, ci strappa due risate.

Complessivamente, quindi, l’episodio 4 di Big Sky si mantiene sullo stesso standard dei precedenti, dove i problemi più grossi rimangono quelli legati alla scrittura. I plot twist, in questo caso molto più presenti, risultano innaturali e costruiti ad hoc per mandare avanti la storia forzatamente, con il desiderio di voler stupire lo spettatore a tutti i costi. Purtroppo, il più delle volte perdono totalmente di senso logico e finiscono per esasperarlo.

Dispiace dirlo ma, purtroppo, la serie non riesce a spiccare il volo come tanto avevamo sperato e – ormai a metà stagione – temiamo proprio non lo farà mai.