Big Sky, ecco la recensione del sesto episodio
Come volevasi dimostrare, con questo sesto episodio Big Sky non ha perso tempo a mostrarsi ancora una volta manifesto del trash televisivo. Il destino di Rick, paurosamente incerto alla fine della quinta puntata, si è fatto più chiaro, ma tale scelta – come al solito – è risultata poco realistica e del tutto improbabile; ma tant’è il danno è fatto ed è impossibile tornare indietro. Dopo la sparatoria, comunque, e dopo la liberazione delle ragazze, è parso evidente a tutti che lui fosse uno dei colpevoli del loro rapimento. Eppure, non si sa perché, sembra che il capo della polizia cerchi dei pretesti per accusare Cassie di aver sparato a Rick senza che si ritenesse necessario; d’altra parte lui non era armato né la stava attaccando, perciò, ovviamente, tutto il resto passa in secondo piano. Sappiamo già che la storia prenderà questa piega e che le cose si metteranno molto male per la giovane investigatrice; che a sua volta dovrà fare i conti con il trauma causato dall’aver sparato a Rick.
Un altro che sta per vedersela brutta è Ronald, il complice di Rick, il quale avrebbe decisamente giovato dalla morte del suo compare; invece deve continuare a preoccuparsi per lui, per le ragazze che l’hanno visto in faccia e potrebbero scoprirlo e qualsiasi informazione nei suoi riguardi potrebbe emergere nel momento in cui Rick dovesse svegliarsi e confessare dettagli scomodi. Forse, la cosa migliore da fare per Ron sarebbe stata quella di fuggire e cambiare Stato, visto che nessuno, finora, ha la più pallida idea del suo coinvolgimento nel caso, ma no… meglio mettersi a ritinteggiare il camion perché non venga riconosciuto dai filmati delle videocamere di sorveglianza, sui cui Jenny e Cassie stanno indagando.
In generale, comunque, questa puntata di Big Sky è piuttosto scialba, dal ritmo lento, che si perde dietro a questioni inutili, volte soltanto ad allungare eccessivamente il brodo. Forse, meno puntate sarebbero bastate per esaurire tutto quello che la serie vuole dire e, di certo, sarebbe stata molto più godibile.
Nella seconda parte dell’episodio, vediamo Jenny e Cassie sempre più amiche e viene da chiederci come mai, visto che la prima era stata tradita da poco tempo dal marito Cody proprio con Cassie; ok voltare pagina e mettere da parte i rancori, ma da qui a diventare grandi amiche e complici, la strada è lunga.
Infine, ampio spazio viene dato alla moglie di Rick, Marrilee, che deve accettare, nonostante tutto, di aver sposato un uomo rivelatosi un mostro. Effettivamente, è abbastanza spaventoso pensare di aver sposato qualcuno di così immondo e non averne avuto idea fino a che, per caso, i suoi segreti sono venuti a galla. Tuttavia, almeno in questo caso, ho apprezzato le scene che hanno visto la donna protagonista, insieme a Jenny e Cassie; molto toccanti e ben strutturate. Magari fosse sempre stato così.
Adesso non ci resta che aspettare i prossimi episodi per sapere quali stratagemmi si inventerà Rick per farla passare al “lato oscuro”, e fargli ottenere ciò che vuole…
Insomma, ora che siamo giunti quasi alla fine di questa serie tv, possiamo dire con assoluta certezza che non si capisce dove la storia voglia andare a parare; non è né carne né pesce e unisce in malo modo più generi narrativi, dando vita a quello che Bruno Barbieri definirebbe “un mappazzone”.