Black Widow: la recensione del primo film della fase 4 dell’MCU

Regia inaspettata, trama solida, ritmo incalzante e nuovi personaggi già iconici sono i tratti distintivi di Black Widow, film Marvel dedicato a Natasha Romanoff

Black Widow: la recensione del primo film della fase 4 dell’MCU

Finalmente dopo oltre un anno dalla data originariamente prevista Black Widow sbarca al cinema. Il film tanto desiderato con protagonista Natasha Romanoff farà il suo debutto nelle sale italiane il 7 luglio 2021 mentre su Disney+, con accesso premium, sarà disponibile dal 9 luglio. Black Widow è il miglior cinecomic al femminile. La Vedova meritava una pellicola standalone che approfondisse il suo personaggio e le sue avventure passate, Black Widow è ciò di cui i fan Marvel avevano bisogno da tempo. La pellicola a tratti si discosta notevolmente dalle solite scelte registiche e di trama dell’MCU. È sperimentale, osa e presenta personaggi inediti a cui il pubblico si affezionerà immediatamente. Scarlett Johansson regala la sua migliore interpretazione nei panni della Vedova, ma non è da meno Florence Pugh, strepitosa, divertente e perfetta nel ruolo. Yelena non farà rimpiangere i fan di Natasha Romanoff, la nuova Vedova è perfettamente all’altezza del ruolo. Ecco di seguito la recensione senza spoiler di Black Widow.

Ecco il trailer di Black Widow

La recensione di Black Widow

Il film si apre nella maniera più interessante e sperimentale possibile per gli standard MCU. Le scelte di regia e di narrazione a tratti si discostano notevolmente dalle cifre stilistiche ormai consolidate in Marvel. La fase 4, definita dai vertici Marvel stessi, come la fase più sperimentale dell’MCU si conferma tale anche con Black Widow. Se per molti aprire la nuova fase, a livello cinematografico, con un film dedicato ad un personaggio che sappiamo al momento fuori dai giochi era mossa azzardata, posso tranquillamente affermare che Marvel ha vinto la scommessa. Black Widow è un regalo ed una coccola per i fan storici della Marvel ma anche un ottimo biglietto da visita per i nuovi appassionati. La pellicola apre le strade a nuove linee narrative e, aspetto da non sottovalutare, si ricollega ai nuovi progetti di Disney+. Per chi era ancora in dubbio sul visionare o meno le serie Marvel di Disney+ vi suggerisco vivamente di recuperarle per poter fruire in maniera piena della pellicola. 

Black Widow è ambientato subito dopo i fatti di Captain America Civil War. Natasha è in fuga dal governo americano e cerca rifugio nei luoghi del suo passato. Se pensavamo che la “stanza rossa” fosse solo un lontano ricordo con il film verremo fin da subito smentiti. Il progetto vedove è ancora attivo e Natasha Romanoff desidera porvi fine una volta per tutte. 

La trama è semplice ma le scelte di regia e l’intreccio non sono banali né scontate ed i colpi di scena sono dietro l’angolo. 

Scarlett Johansson è, come sempre, magnifica nei panni di Black Widow. L’attrice regala ai fan la sua migliore interpretazione (assieme ad Avengers End Game) nei panni del personaggio. Ovviamente essendo lei stessa la protagonista della storia ha molto più screen time ad essa dedicato che le consente di esprimersi al meglio sia nelle scene di dialogo che nelle tante scene action. La Johansson ha un’espressività unica e nella pellicola viene esaltata come mai prima. I fan della Romanoff non rimarranno delusi dal trattamento riservato alla loro beniamina, anzi saranno più che mai orgogliosi. 

La sceneggiatura e la regia sono ben consapevoli della storia che stanno raccontato e del personaggio che stanno mostrando. Il dolore, la sofferenza e le ingiustizie non vengono banalizzate cosi come, aspetto davvero importate, il girl power non è minimamente forzato. In nessun frame si avverte la forzatura del messaggio, il tutto è estremamente naturale ed in linea con la storia. A differenza di tante altre pellicole action dedicate a personaggi femminili Black Widow esalta le sue protagoniste e le rende completamente autonome e indipendenti dai personaggi maschili senza però sottolineare il fatto scene dopo scena, il mantra “show don’t tell” ha ispirato la regista. 

La pellicola è ricca di personaggi femminili forti e ben caratterizzati. Se Natasha è la protagonista principale non è da meno Yelena, la sorella adottiva dell’Avenger. Il personaggio di Florence Pugh, attrice già nota per la sua interpretazione in “Piccole Donne”, è senza dubbio il miglior personaggio realizzato dalla Marvel in epoca recente. Yelena non è soltanto una comprimaria utilizzata per affiancare la protagonista ma è essa stessa la protagonista delle vicende narrate, ha un notevole peso ed una grande importanza nella storia. La Pugh è strabiliante nei panni della nuova Vedova! Per chi conosceva già l’attrice sicuramente già sapeva che avrebbe interpretato il ruolo a meraviglia ma per chi non l’ha mai vista in azione Yelena sarà una bellissima sorpresa. Il personaggio di Yelena è diverso da Natasha: è irriverente, autoironica, molto legata al suo passato ed alla sua “famiglia”. Yelena ha un passato ancora più oscuro di Natasha perché a differenza della Romanoff non è stata salvata dallo Shield e non ha la protezione degli Avengers. Si sente trascurata ed esclusa, non conosce a pieno se stessa ma non vede l’ora di scoprirsi. Yelena ha ancora più sfumature di Natasha: non ha paura di sporcarsi le mani per raggiungere un fine che reputa giusto. Se in tanti temevano che il passaggio di testimone, già spoilerato dai vertici Marvel, fosse troppo doloroso vi posso garantire che Yelena non farà rimpiangere i fan di Natasha. La nuova Vedova è diversa dalla precedente ma immediatamente iconica ed in grado di far appassionare i fan più tradizionalisti. 

Degni di menzione sono anche i personaggi di David Harbour, Red Guardian, il comic relief della pellicola, e quello di Rachel Weisz, Melina Vostokoff, probabilmente il più particolare e discutibile del film.

Il legame tra sorelle è il grande tema di Black Widow. Il rapporto tra Natasha e Yelena è ricco di affetto e desiderio di protezione reciproca ma purtroppo la distanza, la separazione forzata e le tante cose non dette rendono inizialmente difficile per le due comunicare e fidarsi l’una dell’altra. Il legame non di sangue ma frutto della casualità della vita ha legato ancora di più le due ragazze che, prive della loro famiglia d’origine, hanno trovato l’una nell’altra un conforto ed un ancora di salvezza. 

La famiglia è un tema ricorrente nell’MCU ma mai come in questo caso è stato esplorato così in profondità. Mettere gli altri al primo posto rispetto alle proprie glorie personali, difendere gli affetti e costruire relazioni che travalicano i legami biologici sono temi che Black Widow affronta lungo tutta la pellicola e che presumo Marvel riprenderà in futuro.

L’autodeterminazione e la conoscenza di se stessi, temi complessi e difficili da trasporre, sono altre due colonne portanti del film che ricollegano la pellicola, per il tema, a Loki, nuova serie Disney+. Marvel, anche con Black Widow sottolinea la volontà di affrontare temi delicati e complessi analizzandoli nello specifico e dandogli tutto lo spazio necessario. 

La regia, come accennato in precedenza, è inusuale per i film MCU ma davvero molto interessante. Cate Shortland, regista Australiana emergente, ha optato per alcune inquadrature davvero suggestive ed ha saputo cogliere l’animo dei personaggi. Le tante scene action si ispirano sia a film come “Atomica Bionda” e “Jonh Wick” che all’MCU stesso, con utilizzo di dosi massicce di CGI soprattuto nella parte finale della pellicola. 

Il ritmo è incalzante durante tutto il film, anche se sono presenti momenti di distensione la trama progredisce e l’approfondimento dei personaggi è ben scritto e consente immediatamente allo spettatore di empatizzare con loro. 

Effetti speciali e visivi perfetti, assolutamente in standard MCU.

Una curiosità: finalmente, come anticipato dalla stessa Johansson, scopriamo cosa è accaduto a Budapest nella sua missione assieme a Clint Barton.

Al temine della visione non fuggite dalla sala perché una scena post credit vi attende. Purtroppo non è presente la scena mid credit come segnalato invece da alcuni critici americani.

Approfittate di Black Widow visto che conterrà l’ultima apparizione di Natasha Romanoff nell’MCU, per il momento non sono previsti nuovi progetti Marvel per Scarlett Johansson. Ad ogni modo per i fan della Vedova Nera Black Widow rappresenta l’addio migliore possibile per il personaggio. 

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