Da quando Martin Scorsese ha deciso di condividere i suoi sentimenti con il mondo, affermando che i film Marvel non sono “cinema”, ci siamo trovati in una sorta di guerra civile tra registi e attori con chi cerca di distruggere uno dei generi più popolari di oggi e chi cerca invece di difenderlo.
Ora è stato il turno di Bob Iger, CEO della Disney, che non ha apprezzato le recenti dichiarazioni di Francis Ford Coppola secondo cui i film Marvel sono “spregevoli”:
“Quando Francis usa le parole ” quei film sono spregevoli “, con chi sta parlando? Con Kevin Feige? Con Taika Waititi e Ryan Coogler? O con Scarlett Johansson, Chadwick Boseman e Robert Downey Jr? Non mi sento personalmente infastidito, ma stanno mancando di rispetto a molte persone che stanno dietro questi film e ci lavorano duro come le persone che lavorano dietro ai loro film e sono infastidito per loro. Mi volete dire che quello che Ryan Coogler fa con un Black Panther sia inferiore rispetto al lavoro fatto da Scorsese o Coppola con i loro film? Dai, ecco, l’ho detto. Francamente, il settore della distribuzione cinematografica o il settore delle mostre teatrali in tutto il mondo ha margini relativamente sottili. Nelle sale girano film, non solo come i nostri perché ci sono anche altri film di successo, fanno molto bene per loro e ci fanno anche un sacco di soldi. Questo dà loro la possibilità a ruota di inserire altri film che potrebbero anche non avere successo, ma ci sono persone in luoghi diversi che vogliono vederli.”
Questo è un argomento forte, soprattutto perché è difficile immaginare che qualsiasi teatro sia in grado di sopravvivere da solo grazie a film indipendenti e “degni di Oscar” in un momento in cui gli spettatori chiaramente vogliono film blockbuster e di grandi produzioni e successo. Iger ha poi continuato:
“Sai, Francis Ford Coppola e Martin Scorsese sono due persone per cui tengo una grande considerazione e rispetto in termini cinematografici, hanno realizzato film che mi sono piaciuti, film che abbiamo visto tutti. Se vogliono parlare dei film, ne hanno comunque certamente diritto.”