Un classico delle avventure punta e clicca rivive in questa nuova edizione!
Uscito nel 1996 per PC e PlayStation, Broken Sword: Il segreto dei Templari è approdato sul mercato come un fulmine a ciel sereno. In un’epoca nella quale LucasArt Games e Sierra Entertainment detenevano il monopolio sulle avventure grafiche, Revolution Sowftware è riuscita a ritagliarsi un (non troppo) piccolo spazio nel cuore di migliaia di videogiocatori. Il merito va senza dubbio a Charles Cecil, creatore e game director della serie intenzionato a dare battaglia nientemeno che a nomi del calibro di Monkey Island. Lo scopo? Creare un titolo dalla narrativa avvincente, dalla grafica cartoon e dai dialoghi in grado di divertire il giocatore. Un obiettivo non certo facile, ma che l’autore britannico riuscì a raggiungere a tutto tondo.
Per dare vita al primo Broken Sword, Cecil decise di contattare Mike Burgess (Il vento nei salici, Un tritone per amico) affinché si occupasse delle animazioni, delegando poi gli ambienti allo studio di Don Bluth con sede a Dublino. Il risultato è un videogioco visivamente stupendo ancora oggi, che nel 2009 venne spolverato grazie a una Director’s Cut uscita su Nintendo Wii e Nintendo DS.
Sono passati altri quindici anni e, in attesa di ricevere qualche novità sull’inedito Broken Sword – Parzival’s Stone, Revolution Software ha deciso di svecchiare nuovamente il primo, storico, episodio. Nasce così Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged, riproposizione delle prime avventure di George e Nico con un rinnovato comparto grafico e diverse chicche per venire incontro anche ai giocatori più giovani. Volete sapere se questa nuova fatica sia adatta solamente a loro o anche ai più nostalgici? Allora seguiteci nella nostra recensione di questa grande avventura che sprizza “anni Novanta” da tutti i pori.
IN GIRO PER IL MONDO CON GEORGE E NICO
George Stobbart è un normalissimo turista americano deciso a godersi le tanto agognate vacanze in quel di Parigi. Il ragazzo rimane però coinvolto in qualcosa di più grande di lui quando un uomo travestito da clown entra in un caffè e appoggia la sua fisarmonica vicino a un uomo vestito in abito elegante. Dopo aver sottratto la valigetta a quest’ultimo, il clown fugge e attiva la fisarmonica, che si rivela essere una bomba. L’esplosione non solo uccide l’uomo, ma coinvolge anche George, che si salva per il rotto della cuffia. Indagando sull’avvenuto, l’americano si imbatte in Nicole “Nico” Collard, una giornalista che annusa sin da subito la possibilità di uno scoop. Ha quindi inizio un’avventura che vedrà i due ragazzi viaggiare per il mondo alla ricerca non solo del colpevole dell’attentato, ma anche nel tentativo di risolvere un mistero che sembra avere a che fare addirittura con i Templari.
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La trama di Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged rimane il capolavoro che era già negli anni Novanta. Questo non solo per la qualità della sceneggiatura, ma anche per il tono con cui viene narrata la storia. I dialoghi umoristici lasciano costantemente un sorriso stampato sulla faccia e la naturalezza di alcune conversazioni si dimostra superiore della maggior parte delle avventure narrative moderne. Persino quando le discussioni con i vari NPC non portano da nessuna parte ci si sente comunque soddisfatti di aver interagito con loro. Un risultato per nulla scontato, che dimostra l’ottimo lavoro fatto a suo tempo da Charles Cecil.
In questa versione “Reforged” non sono presenti però i contenuti della “Director’s Cut” del 2010. Una scelta presa probabilmente in seguito alle lamentele ricevute all’epoca, che accusavano la versione aggiornata di annacquare il contenuto del titolo originale. Basandosi proprio sulla versione del 1996, tornano inoltre alcune scene più “violente” censurate nell’edizione per le due piattaforme Nintendo. Insomma: è evidente la devozione provata verso il primo Broken Sword, che trova qui nuova linfa vitale, raggiungendo la sua forma definitiva.
UN’AVVENTURA GRAFICA PER TUTTI I GIOCATORI
Ammettiamolo: Broken Sword: Il segreto dei Templari non era un’avventura grafica per tutti. La complessità di alcuni enigmi ha lasciato basiti diversi giocatori per molto tempo, con alcuni puzzle che vengono ancora considerati tra i più astrusi dell’intero genere. Questa versione “Reforged” tenta però di venire incontro a tutti. Prima di cominciare l’avventura è infatti possibile scegliere tra la modalità “Classica” e quella “Storia”. La prima mantiene tutte le complessità degli anni Novanta, regalando così un’avventura grafica vecchia scuola dove spremere le meningi e dove la creatività risulta fondamentale per procedere nel racconto. La seconda, invece, rimuove le interazioni già fatte, aggiunge gradualmente indizi e spinge lentamente il giocatore verso la soluzione. Si tratta di una buona aggiunta in grado di rendere maggiormente fruibile l’avventura anche ai meno esperti, che potranno così godersi questa gemma del passato.
Impossibile poi non apprezzare l’ottimo lavoro fatto anche sull’interfaccia. Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged può essere giocato sia con la combo mouse e tastiera, che con il controller. In ognuno dei due casi ci troviamo di fronte a un ottimo lavoro, che permette facilmente di interagire con oggetti, inventario e personaggi. L’HUD minimale, ma perfetto, riesce ad abbattere drasticamente l’utilizzo delle parole, preferendo piuttosto la comunicazione attraverso icone e immagini. Volete chiedere informazioni sul killer vestito da pagliaccio? Perfetto: scordatevi lunghe linee di testo, perché troverete una singola immagine con il volto del clown. Questa comunicazione immediata, mescolata con la possibilità di rendere visibili tutte le interazioni della schermata, rendono accessibile il titolo a qualsiasi tipologia di giocatore, dai più pigri a coloro che soffrono di dislessia.
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Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged è un’avventura grafica semplicemente per tutti e questo è, senza dubbio, uno dei più grandi pregi di questa nuova edizione.
RIFARSI IL LOOK
La prima caratteristica a saltare all’occhio una volta avviato il gioco è senza dubbio il rinnovato comparto grafico. Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged appare ben diverso rispetto al passato, quando i titoli uscivano con una risoluzione di 320×200 pixel. Tramite un lavoro che mescola la bravura degli artisti di Revolution Software e l’utilizzo dell’upscaling possibile grazie all’intelligenza artificiale, gli sviluppatori hanno trasformato il primo Broken Sword in un’avventura in 4K. Un’avventura forte di sfondi bellissimi ancora oggi da vedere e di personaggi ora molto più curati sotto ogni aspetto. Come se non bastasse, i dev hanno colto l’occasione e corretto anche alcuni errori della versione originale. Errori come il vestito di una cameriera, che all’epoca appariva diverso dalla cut-scene al gioco e che ora trova invece maggiore coesione.
Per quanto riguarda il comparto audio, gli sviluppatori hanno fatto senza dubbio un buon lavoro, pulendo le tracce e portandole all’epoca moderna in tutto il loro splendore. Discorso simile anche per il doppiaggio in italiano, che torna in tutto il suo grottesco splendore, ma che risulta spesso un po’ “ovattato”. Nulla di tragico, sia chiaro, ma vista la mole di dialoghi è inevitabile che prima o poi ci facciate caso.
UN CLASSICO INTRAMONTABILE
Broken Sword – Il Segreto dei Templari: Reforged è la miglior versione possibile del classico datato 1996. Un lavoro incredibile, che dimostra non solo la bravura di Revolution Software, ma anche quanto al mercato videoludico moderno manchino opere di questo livello. Ci auguriamo, a questo punto, che gli sviluppatori decidano di rimettere mano anche ai capitoli successivi della serie, aggiornandoli sul piano grafico e implementando tutte quelle piccole migliorie alla qualità della vita che tanto abbiamo apprezzato in questa nuova edizione. Amate le avventure grafiche e volete vivere una storia a metà tra “Indiana Jones” e “Il Codice da Vinci”? Allora questo è il gioco che state cercando. Trenta euro potrebbero essere una cifra troppo elevata per alcuni, ma fidatevi che una volta avviato il gioco non rimpiangerete la spesa. In ogni caso, potete sempre mettere il titolo in wishlist e aspettare la prima ondata di sconti. Fidatevi: ci ringrazierete poi.