Carrie Fisher: un cocktail di droghe nel corpo dell’attrice al momento del decesso

Alcuni giorni fa sono state rese pubbliche le cause del decesso dell’attrice Carrie Fisher (meglio conosciuta come Leila).

Il referto medico recita : “sindrome delle apnee nel sonno assieme ad altri fattori, tra cui arteriosclerosi e utilizzo di droghe e farmaci”.

L’attrice era ci aveva lasciato lo scorso Dicembre per un attacco di cuore. In questi giorni è stata rilasciato l’ultima parte del referto medico, incluso l’esame tossicologico; l’esame ha rivelato tracce di cocaina,  alcool, oppiacei e persino piccole tracce di MDMA. Con ciò non si assume che il decesso sia stato causato dalle droghe stesse, ma che potrebbe essere stato un fattore importante nella causa dell’arresto cardiaco.

L’attice è sempre stato molto trasparente nell’ammettere che facesse uso di droghe, dichiarando apertamente di aver cominciato a fumare erba all’età di 13 anni. Poco dopo aveva cominciato con l’uso di cocaina. Nel 2013 aveva dichiarato a People che ““l’unica lezione per me o per chiunque altro è che è necessario trovare aiuto. Non sono imbarazzata a riguardo”.

Qui di seguito le parole del figlio Billie Lourd:

Mia madre ha combattuto contro la dipendenza dalle droghe e la malattia mentale per tutta la vita. Alla fine, ci è morta. In tutte le sue opere ha sempre parlato apertamente del marchio sociale che circonda queste malattie. Parlava della vergogna che tormenta le persone e le loro famiglie quando devono affrontare queste malattie. So che mia mamma voleva che la sua morte incoraggiasse le persone ad aprirsi e parlare delle proprie battaglie. Cercate aiuto, combattete affinché siano stanziati fondi governativi per programmi dedicati alla malattia mentale. La vergogna e lo stigma sociale sono nemici del progresso verso le soluzioni e, alla fine, una cura. Ti voglio bene Momby.

 

Per chi si fosse perso il bellissimo omaggio realizzato per l’attrice potete trovarlo cliccando qui.

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