Chernobyl.
La serie Chernobyl, targata HBO, si è conclusa Lunedì scorso e ha lasciato un profondo senso di malessere per ciò che è realmente successo nel 1986.
Questi 5 episodi ci hanno raccontato la verità, una verità terrificante.
Dal primo episodio sappiamo che la centrale nucleare è esplosa per qualche guasto, un malfunzionamento, un errore.
Ma non è così.
Puntata dopo puntata vediamo le conseguenze delle radiazioni sulle persone, le loro angoscianti morti nel dolore più estremo, vediamo le forze dell’ordine che provano a tutti i costi a risolvere questa catastrofe e vediamo gli animali abbandonati e uccisi perché contaminati anch’essi dalle radiazioni.
Oltre ai danni causati dall’esplosione, scopriamo qualcosa di più profondo e oscuro: la verità.
Infatti, ciò che successe alla centrale nucleare di Chernobyl non fu un guasto o un malfunzionamento, fu molto di più.
La colpa di questa tragedia va a tre soggetti precisi: Dyatlov, Bryukhanov e Fomin.
Nell’ultima puntata possiamo assistere al processo di questi ultimi e alla spiegazione di tutto ciò che è successo grazie a Legasov, Shcherbina e Khomyuk.
Loro infatti si sono battuti per scoprire la verità e per mettere in sicurezza Chernobyl e tutti i suoi abitanti, nonostante molti gli fossero contro perché volevano mantenere un’immagine forte e sicura davanti a tutto il resto del mondo.
Infatti, molti uomini di potere Russi si preoccuparono di più dell’apparenza che delle vittime di un disastro del genere.
Ma torniamo alle cause dell’esplosione:
I tre colpevoli avevano intenzione di fare un “test di sicurezza” alla centrale nucleare ma non prestarono attenzione a ciò che poteva succedere.
I flashback mostrano che a causa di un ritardo di dieci ore nel test di sicurezza e dell’impazienza di Dyatlov nel portarlo a termine, il reattore si è bloccato e ha subito un picco di potenza.
Akimov, un lavoratore della centrale di turno quella notte, ha attivato lo spegnimento di emergenza ma le barre di controllo avevano un difetto e hanno portato la potenza dieci volte al limite del reattore, generando così l’esplosione.
Dyatlov, Fomin e Bryukhanov non avevano avvisato nessuno dei lavorati della centrale nucleare di questo test, nessuno era in grado di farlo e nessuno sapeva di cosa si trattasse. Nessuno tranne loro tre.
La verità è venuta a galla ma il prezzo da pagare per queste bugie è stato troppo alto. Si sono stimate tra le 4.000 e le 93.000 vittime.
I tre colpevoli sono stati puniti con vent’anni di lavori forzati, troppo poco per le tutte le vittime della tragedia.
Legasov, nonostante abbia detto la verità, fu punito per aver dato una falsa testimonianza a Vienna precedentemente e non ha più potuto incontrare Shcherbina, Khomyuk e qualsiasi persona coinvolta nell’accaduto.
La serie Chernobyl ha battuto ogni record di ascolti e ha riportato fedelmente la vicenda, siamo rimasti entusiasti di questo capolavoro.