Cinema e musica su Fortnite: è davvero il futuro dell’intrattenimento?

Concerti e attesissimi trailer in anteprima sul celebre gioco di Epic Games, ma quali sono i pro e i contro?

Fortnite ormai da tempo non è più solo un videogioco e sta sempre più diventando un fenomeno culturale a 360°. Appena qualche settimana fa è stata inaugurata un’iniziativa che prende il nome di Party Royale e che ha avuto in esclusiva degli eventi musicali tenuti da Steve Aoki, Dillon Francis, Travis Scott e Deadmau5. In realtà anche prima di questa iniziativa, Fortnite era stato protagonista di un concerto organizzato dal producer e dj Marshmello e a dicembre ha ospitato la presentazione di una scena di Star Wars: L’ascesa di Skywalker in anteprima. Ieri è stata la volta di Tenet, l’attesissima pellicola di Christopher Nolan il quale ha scelto di condividere la world premiere del trailer proprio su Fortnite tramite il Party Royale.

La notizia della premiere mondiale del trailer di Tenet è arrivata praticamente a sorpresa nella giornata di ieri, mentre tutti attendevamo un’uscita canonica tramite i canali ufficiali di Warner Bros. Pictures. La proiezione del trailer è andata in onda in diretta sul grande schermo del Party Royale alle 20:00 ET di ieri (ovvero le 2 di notte italiane del 22 maggio), ma è possibile rivedere le repliche del trailer ogni ora entrando nella modalità Battaglia Reale del gioco. Non solo, poco dopo il lancio in anteprima mondiale del trailer di Tenet, Geoff Keighley, noto giornalista canadese di videogiochi e presentatore televisivo, ha annunciato che Fortnite ospiterà in estate la proiezione gratuita di un vecchio film sempre del regista Christopher Nolan.

Indubbiamente questo dimostra come Fortnite, ad oggi, vada oltre il semplice intrattenimento videoludico. Con oltre 350 milioni di giocatori registrati ad aprile, il gioco di Epic Games si conferma con una forte piattaforma per l’intrattenimento completo che permette di coinvolgere il pubblico non solo di giocatori, ma anche di appassionati di altre forme d’arte mediatica quali musica, cinema e altro. Indubbiamente il fatto che diversi musicisti di fama internazionale e registi del calibro di Nolan abbiano scelto Fortnite per esibirsi o per mostrare in anteprima le loro opere, è un segno di cambiamento radicale e importante di come il videogioco venga percepito al giorno d’oggi e certamente, in un periodo di lockdown forzato e di stallo sociale ed economico ha permesso la condivisione di forme d’intrattenimento altrimenti impossibile.

Fortnite rappresenta davvero il futuro dell’intrattenimento?

È stato interessante scoprire, soprattutto in questo preciso momento storico, in cui il distanziamento sociale e le restrizioni ci hanno fatto compagnia e continueranno a farla, in che modo un prodotto come Fortnite è potuto divenire un’interessante alternativa alle proiezioni di un film in sala o alle esibizioni live degli artisti. Dal momento, però, in cui si sentirà parlare di ritorno alla normalità viene un po’ il terrore ad immaginare che Fortnite possa rappresentare una vera alternativa ai cinema e i concerti. Fermiamoci un attimo ad immaginare un futuro in cui i concerti vengono svolti virtualmente e dove i film sono proiettati su uno schermo virtuale, come appunto quest’estate con uno dei film di Nolan, non vi viene un po’ l’angoscia? Ed è proprio in questo modo che hanno inizio a tragica fine le cosiddette rivoluzioni digitali: si inizia con degli esperimenti sociali su una piattaforma solida, amata e con numeri molto alti. Si fa una sorta di indagine di mercato per comprendere l’apprezzamento da parte del pubblico e si prosegue con altrettanti esperimenti mirati per vedere fino a dove la piattaforma si può spingere. In poche parole questo periodo di lockdown ha fatto comprendere ai colossi dell’intrattenimento quanto in un settore come la cinematografia, ad esempio, loro siano diventati i capisaldi indiscussi e come il cinema invece sia diventato l’animale in via d’estinzione. Basti pensare che in Italia dal 17 marzo Netflix ha fatto registrare un aumento degli accessi pari al 332%, la neonata Disney Plus un incremento del 290% e Prime Video del 266% e i videogiochi, consigliati anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sono diventati una delle attività principali durante la quarantena.

Sia chiaro, non voglio in alcun modo criminalizzare i videogiochi o le piattaforme di streaming, altrimenti non scriverei questo articolo in un sito del settore. Sono il primo che ama quasi alla follia i videogiochi, i film e le serie Tv. Ma sono anche una persona forse troppo conservatrice che crede ancora sul potere e la forza dei cinema e degli eventi dal vivo che non vede l’ora di rivivere e di tornare alla normalità il prima possibile. Martin Scorsese diceva che: “Andare al cinema è come andare in Chiesa per me, con la differenza che la Chiesa non consente il dibattito, il cinema sì.” Il cinema è per molti, appunto, una sorta di culto che permette di entrare in stretto contatto visivo e sonoro con un’opera d’arte e consente allo spettatore di assaporare un film in un modo unico e inimitabile e pertanto andrebbe preservato, soprattutto nei momenti di crisi come questi. Per questo motivo credo non si possa parlare di futuro dell’intrattenimento quando si parla di cinema e concerti su Fortnite, ma anche per questo ho molta paura possa diventarlo col passare del tempo. E la paura più crescente è che, qualora lo divenisse, potremmo dire addio al cinema d’autore sostituito da film meno coraggiosi ed omogenei realizzati per compiacere i gusti dell’utenza media che vive questo brand. Il cinema d’autore, si sa, è una forma d’arte spesso molto coraggiosa e piena di rischi economici. A quel punto quale neoregista rischierebbe di realizzare un prodotto fuoriuscito dalla sua genuina creatività consapevole che all’utenza di suddetti colossi il suo prodotto non piacerà? A tal proposito stanno divenendo sempre più in voga piattaforme in cui è possibile finanziare un film o una serie tv quando ancora sono delle bozze o degli embrioni informi.

È vero, il tempo va avanti e la tecnologia è in continuo avanzamento, ma forse è proprio in questi momenti che andrebbe discusso quando il progresso è realmente positivo e quando invece andrebbe alzato il freno a mano. Non ci resta, quindi, che attendere la proiezione del film di Nolan su Fortnite sperando, contemporaneamente, di poter osservare Tenet seduti comodamente al cinema.