Clock Tower: Rewind – La Recensione

Clock Tower

Riuscirete a sopravvivere agli orrori di Clock Tower?

Ottobre si sa è il mese di Halloween e quale modo migliore per festeggiare “la notte delle streghe” se non con un bel videogioco a tema horror?
Se quest’anno l’attenzione è stata tutta catalizzata dal remake di Silent Hill 2, i fan dell’orrore possono essere felici nel sapere che il prossimo 29 Ottobre sarà disponibile Clock Tower: Rewind, riedizione del classico survival horror degli anni ’90 uscito su Super Famicom e mai adattato per l’occidente, diventando un cult e dando vita ad una serie altrettanto amata.


Grazie ad una collaborazione a 4 mani WayForward e Limited Run hanno lavorato con Capcom e Sunsoft per riportare in vita questo classico per console moderne e PC, cercando di replicare un’esperienza quanto mai più vicina all’opera originale, ma al contempo andando ad inserire qualche miglioramento e qualche piccolo “quality of life” proveniente soprattutto da una versione successiva uscita per la prima PlayStation ed intitolata The First Fear.

Versione Testata: Nintendo Switch

Il primo Clock Tower è un’avventura horror punta e clicca horror la cui storia ruota intorno alla figura di Jennifer Simpson, una giovane adolescente da poco adottata insieme ad altre tre compagne di orfanotrofio, e del loro arrivo alla Barrows Mansion, la loro nuova casa. Appena giunte nel maniero qualcosa sembra non andare per il verso giusto, e mentre la loro accompagnatrice tarda a ritornare qualcosa di misterioso sembra succedere fra i corridoi del palazzo.

Fra urla e luci che saltano di punto in bianco Jennifer si ritroverà presto sola, alla ricerca delle sue amiche e di un modo per fuggire dalla villa. La situazione andrà poi peggiorando quando il deforme Scissorman farà la sua prima apparizione e con lui la prima vittima, tentando di farci a fette con un paio di forbici oversize. Da questo momento avrà inizio un vero e proprio calvario per Jennifer, e allo stesso tempo noi, dovendo evitare in tutti i modi di finire uccisi del nostro stalker e riportare a casa la pelle.

La struttura da punta e clicca si sposa bene con la natura da survival horror, creando situazioni apparentemente tranquille, pronte a trasformarsi in un incubo durante l’investigazione delle varie stanze della villa, che ospiteranno nei punti più impensabili la nostra nemesi, dando via così alla dinamica della fuga.

Essendo una ragazza disarmata, Jennifer non ha modo di difendersi se non quello di scappare e nascondersi in una delle stanze sicure nelle quali Scissorman non può attaccarvi, obbligandolo a ritirarsi per attaccarvi in un secondo momento. In base però alla nostra sanità mentale, data da un semplice sistema di “paura” che cambia colore in base al suo stato, Jennifer può respingere l’attacco di Scissorman e farlo vacillare per qualche secondo, tempo prezioso per organizzare la nostra fuga. In caso di fallimento, il game over sarà invece inevitabile.

Nel voler mantenere intatta l’esperienza di gioco originale, WayForward non ha toccato più di tanto il gameplay, ed è forse questo l’aspetto più rigido del gioco oggi nel 2024.

Come abbiamo detto, Clock Tower è un’avventura punta e clicca molto classica, e questa sua classicità si manifesta nell’assenza di un qualsiasi elemento possa esservi d’aiuto durante l’esplorazione, con il risultato che spesso alcuni oggetti interagibili e fondamentali per il proseguo dell’avventura non vengano visti e raccolti, creando qualche problema nell’avanzamento della storia.

Il “Rewind” del titolo però non è posto li solamente a scopo rievocativo ad indicare la riproposizione di un classico del passato, ma trova un applicativo all’interno del gioco. Tramite uno dei grilletti posteriori del pad è possibile riavvolgere per qualche secondo il tempo, così da rimediare ad eventuali distrazioni magari durante un incontro con Scissorman.

L’altro grilletto invece ci farà accedere ad un sotto menù nel quale è possibile modificare il rapporto video (fra originale, completo o 16:9), aggiungere un filtro simil-tubo catodico o riempire i bordi neri con degli artwork, così da rendere l’esperienza di gioco quanto mai personalizzabile.

Un’altra gradita aggiunta è quella di poter salvare lo stato del gioco in qualsiasi momento, così da poter sospendere l’avventura e ricominciare da un punto preciso. Questo, insieme alla possibilità in caso di morte di ripartire dall’ultima scena grazie ad un sistema di checkpoint molto affidabile, che rende l’esperienza con Clock Tower decisamente più accessibile e meno stressante che in passato.

In questa nuova versione Rewind, WayForward è andata ad inserire un sacco di contenuti extra.

Non solo la doppia versione del gioco, quella originale e la First Fear con tutte le migliorie del caso, ma ha reso i controlli più intuitivi e gestibili con il pad, nuovi posti dove nascondersi e la possibilità di usare contestualmente alla scena in corso anche qualche arma per fermare uno Scissorman ancora più agguerrito nel darci la caccia, e che ci seguirà per più stanze o tenderà a spuntare da nuovi nascondigli.

Gli Extra presenti faranno la gioia dei fan e non, andando ad ampliare l’esperienza orrorifica di Clock Tower come il Comics in Movimento, che reinterpreta il fumetto che faceva da prologo al gioco, con i disegni originali di Yuki Kiyama, qua in versione animata. C’è poi una lunga intervista a Hifumi Kono, l’autore della serie, nella quale vengono affrontati vari temi su Clock Tower, dalla sua realizzazione e le curiosità del gioco, fino al vaglio di un possibile seguito nel caso questa versione raccolga l’accoglienza sperata e un ringraziamento a tutti i fan là fuori.

C’è poi una sezione Museo nella quale trovano spazio le scansioni originali dei libretti e dei manuali giapponesi, con tanto di confezioni cartonate e cartucce dell’epoca.
La carrellata degli extra si conclude poi con tre demo (in giapponese) che anticipavano l’uscita del gioco ed illustravano le caratteristiche principali di Clock Tower.

Come abbiamo ripetuto più volte, al netto di tutte le migliorie apportate WayForward ha cercato di mantenere intatta l’esperienza originale, e anche nel caso del comparto grafico, ci ritroviamo con un titolo pressoché fedele alla sua versione 16 bit. E nonostante la pixel art, che al tempo proponeva interessanti soluzioni per spaventare i giocatori, riesce ad avere ancora un certo fascino e a creare tensione durante le varie fughe all’interno della villa.

Se tutto resta intatto come in passato, troviamo due nuove tracce audio inedite composte da Dale North e cantate rispettivamente da Mary Elizabeth McGlynn (storica performer dei giochi di Silent Hill) e da Emi Evans (una delle voci della colonna sonora di Nier), e una nuova intro animata più in stile WayForward, che ci dona un assaggio di alcuni veneti che andremo a vivere all’interno di Clock Tower.
Arriviamo poi al punto chiave di questa riedizione, ovvero l’adattamento nelle maggiori lingue, italiano compreso, che gli ha permesso di uscire in maniera ufficiale dai confini giapponesi ed essere goduto da tutti, finalmente, nella sua miglior forma possibile.

Clock Tower: Rewind è una piccola vittoria per tutti. L’opera di restauro di WayForward e Limited Run ha permesso di mettere mano su una delle avventure horror più iconiche di sempre a poco meno di 20 euro (nella sua versione digitale), infarcendo il gioco di tanti extra e nuove opzioni di accessibilità, che smussano gli angoli di un gioco con quasi 30 anni di polvere sulle spalle. Il nuovo adattamento, disponibile anche in italiano, ci offre tutti gli strumenti per godersi a pieno questa avventura horror, che ancora oggi a distanza di tempo, riesce a tenere il giocatore sulle spine con la sua dinamica “hide n’ seek”. Confidiamo che questo ottimo lavoro da parte di WayForward riaccenda l’entusiasmo e la curiosità nei giocatori per la serie di Clock Tower, facendo leva su chi di dovere nel ripubblicare gli altri giochi, seguiti spirituali compresi e perché no, magari puntando veramente in alto con un nuovo capitolo originale.

Clock Tower: Rewind sarà disponibile dal prossimo 29 Ottobre su Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

Clock Tower
Clock Tower: Rewind – La Recensione
Pro
Finalmente giocabile in italiano dopo quasi 30 anni.
Le atmosfere horror funzionano ancora dopo tanto tempo.
Tantissime aggiunte, quality of life ed extra a soli 20 euro.
Contro
Nonostante le aggiunte il gioco mantiene le rigidità di un punta e clicca del '95.
Esplorazione a tratti confusionaria e spaesante.
8.5
Voto