Uno dei miei più grossi rimpianti cinematografici di quest’anno è sicuramente il non essermi potuto godere al cinema Coco, l’ultimo prodotto di Disney/Pixar che ha debuttato nelle sale italiane a fine 2017/inizio 2018. Fortunatamente, il film diretto da Lee Unkrich e Adrian Molina è arrivato da qualche settimana in edizione homevideo e quindi ne ho prontamente approfittato per recuperare la pellicola.
[amazon_link asins=’B078H7LLZT’ template=’ProductAd’ store=’animmerd-21′ marketplace=’IT’ link_id=’7a0b6c98-5796-11e8-b257-83dbd2192f1a’]Prima di continuare devo fare una premessa, solitamente durante i film può capitare che mi commuova ma arrivare a piangere non capita quasi mai. Durante la visione di Coco mi sono ritrovato invece a piangere come un bambino come non mi capitava da parecchio tempo. Sono quindi dell’idea che quando ci si ritrova davanti una pellicola capace di darti uno scossone emotivo così forte non si può far altro che riconoscere l’enorme lavoro compiuto da tutto il team creativo.
Coco è ambientato in Messico durante i Día de Muertos, la popolare festa dei defunti tipica della cultura messicana nella quale gli abitanti ricordano le persone care scomparse celebrandone il ricordo con musica, bevande e cibo, il tutto racchiuso nei tipici colori caldi e vivi. Qui facciamo la conoscenza di Miguel, un giovane ragazzo il cui sogno di diventare musicista si scontra quotidianamente con l’odio verso la musica da parte della sua famiglia. A causa di una maledizione Miguel si troverà però intrappolato nel mondo dei morti dove dovrà affrontare un percorso di crescita artistica e riscoprire il vero passato della sua famiglia per poter tornare sano e salvo nel suo mondo.
Il film è semplicemente un capolavoro sia dal punto di vista artistico che in quello della sceneggiatura. Il tema della famiglia e della musica si amalgamano alla perfezione con la coloratissima e minuziosamente curata rappresentazione dell’aldilà, unito al mondo dei vivi tramite un ponte ricoperto da petali di calendula. La musica è un tema centrale dell’opera ed ovviamente la colonna sonora che accompagna la visione ha una rilevanza fondamentale. Canzoni e sonorità dal tipico stampo messicano si susseguono durante tutto il film, infondendo calore ed allegria nello spettatore. Ottimo lavoro quello compiuto dal team italiano composto da Fabrizio Russoto, Emiliano Coltorti ed il giovanissimo Simone Iuè. Sorprendente anche il doppiaggio di Mara Maionchi nelle vesti di Mama Coco che seppur con poche battute è riuscita a cavarsela egregiamente oltre ogni più rosea aspettativa.
Coco quindi si conferma come un altro prodotto ben riuscito di Disney/Pixar che portano su schermo una pellicola capace di commuovere anche i cuori più duri.
Veniamo ora all’analisi nel dettaglio della versione Blu-ray che si presenza nel formato amaray classico.
L’edizione Blu-ray classica porta su disco un video in formato Full HD 1080p 2:39.1 che esalta i colori accesi della pellicola e permette di apprezzare al meglio tutti i fantastici dettagli che la caratterizzano, a cominciare dal già citato ponte di petali di calendule.
Per quanto riguarda l’audio, il film contiene diverse tracce multilingua tra cui troviamo l’Italiano ed il Tedesco Dolby Digital Plus 7.1, l’Inglese DTS HD MA 7.1, l’Inglese DTS HD HR 5.1 e l’Inglese Dolby Digital 2.1.
I contenuti speciali purtroppo sono parecchio risicati sopratutto rispetto alla versione steelbook che ne ha una parte decisamente più corposa con circa il doppio dei contenuti.
Tra questi troviamo comunque:
- il commento audio dei registi Lee Unkrich e Adrian Molina
- Benvenuti alla Fiesta diverse scene di prova commentate dai registi
- Mi Familia una clip di una decina di minuti nella quale i creatori della pellicola raccontano com’è nata l’idea del film
- Dante una clip dedicata al cane del film e della vera razza canina che ha ispirato il personaggio
- Come disegnare uno scheletro un simpatico tutorial su come disegnare uno dei personaggi di Coco
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