Che fine ha fatto Alan Wake?
Che Alan Wake sia uno dei titoli più amati della scorsa generazione è fuori discussione, e non stupisce quanto sia grande il calore dei fan nel chiedere a gran voce un seguito delle avventure dello sfortunato scrittore. Dopo anni di silenzio e illusioni però, si è riaccesa la fiamma da parte di Remedy con l’arrivo di Control.
L’ultima fatica del team finlandese ha riacceso la speranza quando, giunti nella porzione finale del gioco, la presenza di collegamenti diretti ad Alan Wake hanno posto i due giochi all’interno dello stesso universo narrativo, buttando le basi per un possibile annuncio.
Remedy è stata furba nello sfruttare questa debolezza dei giocatori, ed abile nel creare mistero su un ritorno così atteso dal grande pubblico, tanto da confezionare un ultimo DLC dedicato proprio ad Alan Wake.
AWE (Eventi del mondo alterato), il secondo contenuto aggiuntivo, chiude il cerchio delle vicende di Jesse Faden e la Oldest House, teatro delle vicende di Control.
Versione Testata Xbox One X
AWE si apre con una misteriosa visione di Alan Wake, che spinge Jesse ad investigare in un’ancora inesplorata sezione della Oldest House, il Settore Investigativo, chiuso anni prima per evitare che la piaga contenuta al suo interno, l’Oscurità, si diffondesse in tutto l’edificio.
Da questi primi momenti di gioco notiamo subito i collegamenti con Bright Fall, con la stessa oscurità che ha invaso tutto il settore corrompendo persone e oggetti, e a noi il compito di sistemare le cose.
In questo DLC si combatte meno e ci si occupa più di risolvere una manciata di puzzle ambientali legati all’oscurità che ci bloccheranno la strada per risolvere il mistero che vede coinvolto Alan Wake, il cui tempo a video sarà scandito con il contagocce. Infatti, per quanto la voglia di saperne di più, scoprire il destino dello scrittore e cosa ci riserverà il futuro, tutta la vicenda viaggerà furbescamente con il freno a mano tirato, dandoci solo qualche “hint” sull’effettiva situazione. Sembra quasi che AWE voglia fortificare quelle basi gettate da Control per preparare i giocatori a quello che verrà. Sono tanti i documenti e il file audio dedicati ad Alan Wake, a Bright Fall, la cittadina che ha ospitato gli eventi del primo gioco, o addirittura su Night Spring la serie TV fittizia che scimmiotta The Twilight Zone e The Outher Limits, per imbastire una lore incentrata sul tanto amato scrittore e aprire ad un eventuale seguito, che senza spoilerarvi troppo, sembra ormai quasi certo. E se sul piano narrativo per quanto il tutto funzioni più come un grosso teaser interattivo, facendo leva sull’emotività nostalgica dei giocatori, su quello ludico purtroppo ci troviamo a fare un passo indietro rispetto al precedente DLC, The Foundation.
Luci ed Ombre
Qua mancano novità tangibili sia per quanto riguarda il gameplay (nella precedente espansione trovavano spazio, per esempio 2 nuovi poteri) che su contenuti post game, come missioni secondarie o attività. Anche la costruzione del mondo, del Settore Investigativo, è abbastanza sottotono anche rispetto all’avventura principale, con un pesante riciclo di assets e nessun elemento “wow” che riesca ad incollare il giocare allo schermo come in passato. Gli unici momenti veramente interessanti sono quelli legati al Dottor Hartman, ex capo dipartimento del Settore Investigativo, che trasformatosi in una creatura dell’oscurità, sfrutterà la stessa per cercare di farci fuori, in alcuni scontri incentrati proprio sull’assenza di luce, e che influirà negativamente sui poteri e le abilità di Jesse.
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Al di fuori di questo però la nuova espansione non riesce ad impressionare come sperato forse proprio per il poco coinvolgimento di Alan Wake, che resta imprigionato, volutamente, in sottofondo in attesa del suo ritorno sulle scene. Quello che manca però ad AWE è quell’estro, quell’estetica visionaria che ha contraddistinto Control creandone un immaginario preciso. Da vedere è ancora bellissimo, con la sua fisica perfetta e la distruttibilità ambientale, ma dove da il meglio di sé sono quei momenti in cui le leggi del tempo e della fisica vengono piegati al volere del gioco, quelle fasi alla Nolan, che qua purtroppo inspiegabilmente mancano, facendo risultare il tutto forse un po’ troppo banale, specie se ha il compito, qua, di chiudere il tutto.
Fra le novità di AWE troviamo poi una manciata di missioni secondarie, nulla di impegnativo o che lasci il segno, così come la possibilità di avventurarsi un 2 cabinati che permettono di fronteggiare ondate di nemici via via più agguerriti o di riaffrontare alcuni dei momenti più iconici del gioco, come il Labirinto della Posacenere. C’è anche una nuova forma dell’Arma di Servizio, Adesione, che permette di sparare 3 granate adesive e di detonarle a piacere, utile per far fuori gruppi di nemici con rapidità, anche se fatica ad emergere a causa dei pochi scontri disponibili.