Credo è un’applicazione che riprende nelle meccaniche la prima puntata della terza stagione di Black Mirror. Ricordate la valutazione delle persone e la sua importanza?
Internet è un posto talmente magico, surreale e a tratti spaventoso che anche un prodotto di fantasia per nulla positivo può improvvisamente divenire reale. Ed ecco che arriva Credo (Credo360 per scaricare l’applicazione), servizio creato da una start up che permette di valutare altre persone.
Se avete visto Black Mirror, Credo vi assomiglierà a Nosedive, il primo episodio della terza stagione. Se non ricordate o non avete visto la puntata, essa tratta della storia di una società in cui tutte le persone valutano le altre da 0 a 5, i migliori ottengono poi accesso a servizi migliori. Lacie, la protagonista, vive soltanto per migliorare il suo 4,2, e si mostra estremamente gentile e servizievole, cercando di piacere a tutti così da essere valutata meglio.
Diciamo che oggi alcune tendenze osservate sui social network sono spinte all’estremo per colpa di un sistema generale e categorico di valutazione, in una società in cui le persone a 5 stelle non frequentano quelle con una bassa valutazione così come i luoghi dove andare a dormire o mangiare.
Credo non si è propriamente ispirato a Black Mirror, poiché il servizio esisteva già prima della diffusione dell’episodio. Ma la somiglianza con la serie è talmente alta che il creatore dell’app ha dovuto pubblicare un post medium per difendere Credo:
– In Black Mirror, ogni micro-interazione è notata. Su Credo, soltanto quelle importanti possono essere valutate.
– In Black Mirror, tutti i voti hanno lo stesso peso. In Credo, la relazione e la frequenza delle interazioni determinano coefficienti.
– In Black Mirror, i voti sono pubblici. Su Credo sono anonimi.