Sparatorie, rapine, vibes anni ’90 e un cast hollywoodiano per nostalgici, ecco Crime Boss: Rockay City
Uscito precedentemente a marzo su PC, Crime Boss: Rockay City, titolo sviluppato da Ingame Studios è sbarcato anche su console, portando i suoi gangster e clima patinato/glamour da film anni ’90 sulle console next-gen di Sony e Microsoft. Bando alle ciance, grazie a 505 Games ho avuto modo di provare il gioco su PlayStation 5, quindi ecco la nostra recensione del gioco.
Crime Boss: Rockay City propone alcune fra le più iconiche stelle del cinema action degli anni ’90, che grazie alla tecnologia tornano ai fasti dei tempi in cui brillavano sulle passerelle di Hollywood. Tra queste star troviamo nel cast, attori del calibro di Michael Madsen (Le Iene, Kill Bill, Donnie Brasco), Kim Basinger (Batman, L.A. Confidential), Michael Rooker (The Walking Dead, Guardiani della Galassia), Danny Trejo (Dal Tramonto all’Alba, Machete), Danny Glover (Arma Letale, Il Colore Viola), Damion Poitier (Jarhead, The Avengers), il rapper Vanilla Ice e nientedìmeno che Chuck Norris! Si proprio lui, il leggendario artista marziale e attore di film cult, per la prima volta in un videogames. La trama della storymode è incentrata sulla nascita dell’impero criminale di Travis Baker (Michael Madsen), che dopo uno scontro a fuoco proprio contro lo sceriffo Norris, “riavvolge” i suoi ricordi facendoci vivere la propria scalata verso il potere.
Tornando ai suoi primi passi come acerbo boss in carriera, Baker grazie all’aiuto del consigliere Nasara (Damion Poitier) e della bellissima contabile Casey (Kim Basinger), inizierà la sua scalata nel crimine organizzato dopo aver saputo che il Boss della città è stato assassinato dal suo braccio destro. Durante la cavalcata al potere, nel nostro percorso faremo anche la conoscenza di Touchdown (Michael Rooker) che capitanerà le truppe armate della gang e di Gloves (Danny Glover), colui che ci rivelerà soffiate in anticipo sulle mosse della polizia e delle altre gang. Con la squadra al completo, Travis dovrà contendersi Rockay City in una spietata guerra fra bande per il controllo del territorio, mentre dovrà anche guardarsi le spalle dall’invincibile sceriffo Norris (Chuck Norris).
Dopo un breve tutorial iniziale, dovremo svolgere una missione di recupero di “caramelle” (droga) e che in base al successo o insuccesso della missione, farà propendere la storia in diverso modo. Una volta finito il tutorial, entreremo nel vivo del gioco, dove Ingame Studios ha voluto concentrarsi maggiormente sull’aspetto strutturale che un ipotetico crimine organizzato dovrebbe avere. Dal tenere d’occhio le finanze, assoldare uomini, sicari e mercenari nella gang, fino a stringere accordi con altre bande, migliorare la nostra base e vendere droga, armi e refurtive, dovremo subito rimboccarci le maniche. Ciò che però decreta il potere nel crimine, sono i territori, che dovranno essere conquistati tutti per imporre il nostro potere su tutta la città. Iniziando il gioco Rockay City, sarà suddivisa in 30 zone controllate rispettivamente da cinque gang: Khan, Hielo, Dollar Dragon, Don Barbaro e quelle del nostro Travis Baker.
Ogni giorno, in base ai soldati che avremo assoldato, potremo compiere diverse azioni, da rapine a negozi, banche e blindati, a scontri con altre gang per conquistare il territorio rivale o difendere il proprio. Inoltre talvolta troveremo anche missioni speciali, che potranno portare enormi bottini nelle casse di Baker e approfondire di più la lore di gioco. Se sceglieremo di optare per delle rapine, potremo dapprima selezionare fino a quattro componenti della gang, tra cui anche Baker stesso, con la consapevolezza che nel caso morisse, incapperemo nel game over e dovremo iniziare da capo completamente il gioco, anche se manteremmo ogni vantaggio acquisito fino a quel momento, dal livello d’esperienza accumulato e diversi boost per iniziare nuovamente al meglio la storymode.
Durante le rapine, che offriranno diverse difficoltà, troveremo uno stile molto simile al gioco di Overkill Software, Payday, in cui muniti di borsoni, trapani e armi dovremo raggirare sistemi di sicurezza e recuperare la refurtiva. Ovviamente non mancheranno gli scontri a fuoco con la polizia ed altre gang che vorranno fregarci la refurtiva, anche se potremo sfruttare un sistema di stealth, in cui potremo minacciare alle spalle le guardie per poi legarle o nasconderle da occhi indiscreti, scassinare porte e allarmi di sicurezza o sparare con una pistola con silenziatore. Nonostante questa possibilità, ho trovato lo stealth poco duttile e soprattuto implementato male nel gioco, cosa che vi porterà per la maggiorparte del tempo a sparare all’impazzata su ogni essere umano che vi capiti a tiro.
Invece per quanto riguarda la conquista e difesa dei territori, una volta selezionato il quartiere, ci ritroveremo in un’arena, che in base a quanti soldati avremo assoldato, si scontreranno contro i rivali in un bagno di sangue dove a vincere sarà la squadra che eliminerà tutta la gang avversaria. Ogni fine missione, potremo rivendere la refurtiva al mercato nero, riciclando denaro, rivendendo l’oro rubato e molto altro. Inoltre ci sarà anche un sistema di progressione dei vari personaggi e della nostra gang, potendone migliorare le skills, l’equipaggiamento con armi più potenti e migliorare anche il nostro covo con acquisti di beni di lusso in modo da accrescere la nostra fama. In tutto ciò, essenziale sarà monitorare le spese, visto che dovremo pagare i briefing per le missioni, gli stipendi alla gang e anche assumere continuamente soldati per difendere o attaccare i territori.
In caso non calcoleremo bene i costi, il pericolo di bancarotta e game over sarà inevitabile, anche se pure in questo caso potremo richiedere in nostro aiuto un prestito da saldare in diverse tranches. Dopo ogni due missioni svolte in una giornata, potremo passare alla seguente, vedendo i nostri frutti raccolti durante il percorso e la progressione del nostro boss, che ad ogni livello raggiunto, sbloccherà tre carte speciali, che garantiranno un boost permanente anche in caso di game over. Tra queste troviamo quella di iniziare con più soldati assoldati, con dei territori già in nostro possesso, quella di iniziare con più soldi, armi speciali e molto altro.
Proprio il game over imposto alla singola morte del boss, l’ho trovata troppo limitante e soprattutto poco utile alla progressione del gioco, visto che basterà veramente un minimo errore, che sia morire con Baker o gestire male le risorse, per dover ricominciare il gioco completamente da capo, quando magari si era arrivati a metà o perfino alla quasi fine del gioco. Questo sistema di progressione a mio avviso potrebbe allontanare tanti giocatori nel breve termine, portando alla noia il dover ripetere ogni missione e step precedenti, quando magari un salvataggio ad ogni fine giornata poteva invece donare qualche sospiro di sollievo e una progressione più lineare e duttile ad ogni tipo di giocatore.
Nonostante il gameplay offra diverse opportunità di azione e gestione, però a mio avviso nel breve periodo diventa troppo ripetitivo, visto che le missioni inizieranno sempre ad essere troppo uguali, sia nello svolgimento, sia nelle ambientazioni. Anche a livello di gunplay, ho trovato il titolo di 505 Games poco ispirato, con troppa oscillazione del mirino, poche munizione e niente di innovativo che già titoli del genere hanno portato da anni. Perfino l’IA l’ho trovata troppo datata e soprattutto praticamente inesistente quando si tratta di coprirci le spalle o darci una mano durante le sparatorie o le rapine, con pochissimi comandi da impartire (che poi non ascoltano) e poco duttili al fine della missione, vista che la loro utilità serve praticamente a spostare solo qualche pallottola in più verso di loro e non verso noi.
A parte la modalità storia, ad accompagnarci in questa avventura videoludica troviamo anche Crime Time, che racchiude delle partite veloci in cui è possibile prendere parte a missioni brevi e casuali, Leggende Urbane, dove invece potremo giocare in co-op online in sei mini campagne con un massimo di tre amici e Gente di Strada, il tutorial del gioco dove imparare le basi di Crime Boss: Rockay City.
A mio avviso Crime Boss: Rockay City, offre un’ esperienza di gioco che si può definire nella media, senza infamia e senza lode, portanto in campo videoludico un titolo prettamente simile a Payday, ma con l’implementazione di una struttura più strategica e gestionale. Nonostante il gioco offra parecchia ripetitività nel breve termine e un comparto tecnico abbastanza vecchio, il titolo di 505 Games può comunque offrire diverse ore in cui staccare la spina e divertirsi in sparatorie e rapine in solitaria e soprattutto con amici, dove il gioco dà il meglio di sè. Inoltre se siete nati a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, e siete fan di film action/pulp, il cast stellare composto da attori hollywoodiani che hanno cavalcato proprio l’onda di quelle annate potrà strapparvi qualche sorriso, portando a migliorarvi maggiormente l’esperienza di gioco.
Il titolo di Ingame Studios sicuramente non è partito nel migliore dei modi, ma è pur vero che nonostante alcune problematiche inerenti all’IA, alla progressione del gioco e ai bug, il titolo potrà essere sistemato con alcune patch. Infine il team di sviluppo ha anche annunciato che il titolo verrà supportato, con l’aggiunta di altre star del cinema e possibili contenuti gratuiti. Non ci resta che attendere, con la speranza che il titolo migliori e porti qualcosina in più in futuro. Il mio consiglio finale è che se siete fan di Payday e giochi similari, questo gioco fa assolutamente per voi, soprattutto anche per il suo costo accessibile, salvo però accettare in partenza tutti i suoi limiti, che non sono pochi.
Crime Boss: Rockay City è disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X/S e Microsoft Windows.