Dopo un timido esordio su PC, Cuisineer arriva anche su console, tra pregi e difetti.
Con l’ultima generazione i giochi rogue lite si sono tagliati una gran fetta di pubblico, ed è compito degli sviluppatori trovare nuove idee per rendere unica la propria creazione. BattleBrew Productions si è domandata se fosse possibile unire la componente rogue lite alla gestione di un ristorante, dando vita a Cuisineer. Uscito nel 2023 su PC, Cuisineer arriva oggi, 28 gennaio, su console, portando l’intera avventura della giovane Pom su PlayStation, Xbox e Nintendo Switch con anche nuovi contenuti esclusivi. Nelle scorse settimane ho gestito il mio ristorante e esplorato i dungeon di Cuisineer, scopriamone insieme pregi e difetti.
Versione testata: PlayStation 5
Pom vive ogni giorno un’avventura diversa, esplorando i dungeon che circondano il suo villaggio per raccogliere ingredienti per il ristorante dei suoi genitori. Un giorno, tornando a casa, scopre che i due hanno deciso di vendere tutti gli arredi del ristorante e partire per un ultima avventura attorno al mondo. Pom si ritrova quindi con un ristorante vuoto da riempire e una serie di debiti che farebbero l’invidia di Tom Nook. Per ripagare il corpulento esattore delle tasse, la giovane dovrà mettere su la propria attività e spingersi ancora più in profondità nei pericolosi dungeon che circondano la città. Fortunatamente i cittadini sono pronti a darle una mano nel momento del bisogno.
La trama di Cuisineer è tutta qui. Dovrete gestire le giornate al meglio e rendere fieri i genitori di Pom pagando ogni debito e ridando gloria al ristorante. Nel mentre Pom farà amicizia con tutti gli abitanti del villaggio, scoprendone le storie (spesso poco stimolanti), i sogni e realizzandone i desideri. Via, via che soddisferà le richieste dei suoi concittadini, Pom imparerà nuove ricette con cui sfamarli, guadagnando sempre più soldi per comprare nuovo equipaggiamento. Questo le permetterà di scendere più in profondità nei dungeon, dove si trovano gli ingredienti più rari. E utilizzando gli ingredienti leggendari potrà farsi notare dai cittadini più altolocati, guadagnando fama ed esperienza, in un loop continuo.
Una vita all’avventura
Il loop del gameplay è indovinato e funzionale, sebbene nelle prime ore sia più lento di quanto sembra. Una volta effettuati i primi ingrandimenti di inventario e ristorante , il flow del gioco inizia a prendere piede. Cuisineer vi richiederà soprattutto di fare attenzione nelle esplorazioni. Il lato rogue lite di Cuisineer è infatti anche la sua parte più divertente. I dungeon sono creati proceduralmente e ospitano una serie di mostri di varia potenza , che una volta sconfitti daranno gli ingredienti da cucinare al ristorante. I mostri sono tutti molto divertenti, e hanno un design che mischia spesso l’aspetto tenero alla cattiveria con cui vi assaliranno.
Ma sono le armi di Pom il vero fiore all’occhiello di Cuisineer. Si passa per esempio da un pesce spada che fa da lancia a due guantoni a forma di saliera e pepiera, un’anguilla frusta, o un enorme martello batticarne. Tutte le armi si basano sul mondo della cucina, e hanno abilità secondarie che permettono di salare i nemici, abbrustolirli, raffreddarli o perfino intingerli nell’olio. Sta al giocatore potenziare Pom per resistere agli assalti e per sconfiggere i boss più grandi che popolano i dungeon. Se si viene sconfitti, la pena è perdere gran parte del bottino e perfino la giornata di caccia.
La difficoltà dei dungeon richiede al giocatore di potenziare fin da subito Pom, comprando o migliorando le armi in nostro possesso al villaggio. Per far ciò però, la nostra gattina dovrà servire dei deliziosi manicaretti nel ristorante, guadagnando abbastanza denaro da spendere nei numerosi negozi del gioco.
Cuisineer Mobile
Il ristorante di Pom è la facciata più grande del lato gestionale di Cuisineer. Potremo aprire e chiudere il locale quando ci pare, servendo i clienti che entreranno affamati e si siederanno alle nostre tavole, sempre che ovviamente ci sia posto disponibile. Il turno di servizio può movimentarsi con tre diversi rush, in cui i clienti accorreranno numerosi, oppure potrebbero esserci persone intenzionate a non pagare. Starà al giocatore, muovere Pom nella sala in modo da soddisfare ogni evenienza, prima di chiudere il ristorante e dedicarsi ad altro.
Se la meccanica del ristorante è decisamente riuscita e interessante, il resto della vita cittadina di Pom è molto sottotono. A partire dal dover ripagare i debiti della propria famiglia, fino a qualsiasi dei negozi presenti, la vita nella città di Cuisineer è moscia, e sembra uscita da uno dei tanti gestionali per dispositivi mobile che hanno invaso il mercato nelle ultime generazioni. Man mano che i giorni passano ci saranno degli eventi specifici e delle feste di paese (nuova aggiunta di questa versione console) in cui verranno regalati o venduti ingredienti rari o speciali per accellerare alcune delle ricette più importanti. Non ottimale invece la gestione delle missioni secondarie, che saranno tutte delle fetch quest in cui radunare un determinato numero di piatti o ingredienti per ottenere nuove ricette o materiali.
Come già anticipato, c’è bisogno di parecchio farming per mettere in moto il loop di gioco, tempo che molti giocatori potrebbero non avere. Se a tutto questo aggiungiamo una gestione delle missioni secondarie vetusta, difficilmente Cuisineer potrebbe trovare spazio tra i migliori esponenti del genere.
Chiudiamo purtroppo con un altro paio di note negative. Se ho apprezzato la composizione procedurale dei dungeon, che nella loro semplicità riescono comunque a convincere, e la possibilità di personalizzare il ristorante di Pom, lo stesso non posso invece dire del character design generale di Cuisineer. Sorvolando sul gusto personale, ci troviamo di fronte a caratterizzazioni non troppo originali e che difficilmente risultano memorabili, con alcuni personaggi che sono semplicemente dei recolor di altri, e con ben pochi guizzi creativi. Buona invece la colonna sonora, che diventerà anche personalizzabile una volta posizionato il grammofono nel ristorante.
Nonostante Cuisineer sia piacevole da giocare, mostra il fianco su fin troppi elementi, investendo il giocatore con fin troppe meccaniche ereditate dai titoli mobile. Non aiuta un character design non troppo originale, e che non riesce quasi mai a lasciare il segno, se non con alcuni mostri e nei disegni delle ricette. Si tratta comunque di un buon titolo da alternare a qualcosa di più grosso, e che potreste trovare perfino appagante nel caso siate curiosi sul mix inusuale di generi scelto da BattleBrew Productions.