Don Mancini torna per la terza volta a dirigere un lungometraggio sulla sua creatura più celebre: Chucky la bambola assassina. Lungi da me fingere una conoscenza approfondita della lunga saga dedicata al pupazzo killer, ma l’essenziale conoscenza delle origini del personaggio, sommata ad una veloce rinfrescata di memoria tramite il web sono più che necessarie alla fruizione di quest’ultimo capitolo: “Il Culto di Chucky”. Tra gli horror di più o meno grande produzione, sicuramente questo non si distingue per la sua originalità o capacità di tendere i nervi dello spettatore, ma nemmeno va a collocarsi all’ultimo posto.
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La pellicola è, francamente, dimenticabile ma utile ad una reintroduzione del personaggio della bambola, unico vero elemento vincente, a qualsiasi spettatore sia totalmente all’orscuro riguardo questo piccolo grande personaggio cult. Forse più famoso di Pin-Head, ma di certo molto meno conosciuto di altri come Krueger o Voorhees; la bambola paffutella chiamata Chucky presta le fattezze ad uno dei personaggi più popolari della storia de cinema slasher. Come spesso accade, però, e salvo alcune eccezioni, i primi titoli di queste (col senno di poi) saghe sembrano rimanere gli unici di vero valore, seguìti da una pletora di sèguiti (pardòn) uno più debole e raffazzonato dell’altro. La ripetitività si fa fil rouge di ogni nuovo capitolo, la violenza perde significato, la trama è quasi difficile definirla tale. Tutto ciò che può restare è il personaggio più celebre, nel nostro caso proprio Chucky, che dovrà mantenere i suoi stilemi più canonici, tutto per non tradire i rimanenti affezionati che andranno in sala o compreranno l’home video solo per poter godere ancora delle specifiche deviazioni del loro maniaco del caso preferito.
L’ultimo capitolo di questa serie di pellicole è proprio questo: una ripetizione del più banale degli slasher, priva di creatività o capacità di intrigare con trama o personaggi. Ciò di cui però si può davvero ancora godere resta la bambola: meschina, violenta, folle e sadicamente ironica.
Per quanto riguarda l’aspetto tecnico del disco sono presenti l’audio Italiano (Dolby Digital 5.1), Tedesco (Dolby Digital 5.1), Inglese (Dolby Digital 5.1), Francese (Dolby Digital 5.1), Spagnolo (Dolby Digital 5.1) ed i sottotitoli Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Olandese, Danese, Portoghese, Finlandese, Norvegese, Svedese e Islandese.
All’interno del packaging troviamo solamente il disco con il film al cui interno troviamo anche diversi contenuti speciali:
- Le scene tagliate del film con commento del regista
- Dentro la follia del culto di Chucky
- Le incarnazioni di Chucky
- La casa delle Bambole