Dall’11 settembre a Barack Obama è un’opera di altissimo livello che unisce storia e fumetti in maniera talmente completa e minuziosa da renderla unica.
11 settembre 2001, molti di noi ancora ricordano quel caldo martedì in cui le nostre vite sono cambiate per sempre nonostante avessimo vissuto quel terribile evento in maniera totalmente indiretta. Una serie di attentati terroristici, che hanno avuto il loro culmine con l’abbattimento delle Torri Gemelle, causarono la morte di centinaia di persone e rappresentarono un capovolgimento di fronte dal punto di vista militare (con la campagna militare in Afghanistan e Iraq e la caccia al terrorista Osama Bin Laden) e dal punto di vista della sicurezza internazionale. Tanti errori sono stati commessi in nome di quel terribile giorno, tanti crimini egualmente atroci sono accaduti sotto i nostri occhi, ma non è compito mio analizzare e discutere della storia contemporanea e quindi vi parlo subito di un testo che racconta questo giorno e non solo in un’ottica inusuale e molto particolare: i fumetti e la reazione delle case editrici e dei fumettisti all’attentato terroristico.
Fin dai suoi esordi il mondo del fumetto ha sempre rappresentato la realtà, a volte in chiave ironica, altre volte in maniera allegorica e altre ancora nel modo più realistico possibile. L’attentato dell’11 settembre è stato emblematico perché è avvenuto in una città simbolo della modernità, della civiltà americana e della ricchezza, nonché anche città dove hanno sede case editrici di altissimo livello come DC Comics e Marvel Comics e non solo. Come ha reagito il mondo fumettistico (quindi non solo quello americano) ad un evento così importante? Ce lo spiega Luigi Siviero nel saggio “Dall’11 settembre a Barack Obama – La storia contemporanea a fumetti” edito da Nicola Pesce Editore.
Partendo dalla copertina, che rappresenta il biglietto da visita di ogni opera letteraria, essa si mostra molto minimale e curata andando dritta al punto verso il nocciolo della questione. Troviamo infatti le due torri gemelle in primo piano decorate con i colori e i simboli della bandiera degli Stati Uniti e subito dietro una serie di simboli riconducibili ai fumetti. Dopotutto Siviero è un esperto di fumetti tanto che, tra le altre opere, nel 2012 ha pubblicato un volume su Dylan Dog e Sherlock Holmes, interviene regolarmente su alcuni dei principali portali a tema italiani e gestisce il blog House of Mistery, quindi conosce perfettamente l’importanza del detto “anche l’occhio vuole la sua parte” e ciò lo mette in mostra in tutta l’opera con l’inserimento di meravigliose tavole e strisce iconiche per ogni ambito trattato dall’autore.
Grazie a Siviero veniamo a conoscenza di tante curiosità molto interessanti come ad esempio che la prima casa editrice a dedicare un’opera a se stante all’11 settembre fu la Marvel con Heroes dedicato ai pompieri che prendevano il cambio dei classici supereroi e scopriamo che i fumetti vennero usati come mezzo di propaganda politica per dimostrare l’utilità di alcuni interventi militari, come la famosa operazione Enduring Freedom ovvero l’intervento militare in Afghanistan per catturare Bin Laden e sconfiggere i talebani suoi alleati. L’autore descrive ogni avvenimento seguendo due binari principali: il primo segue gli eventi storici da un punto di vista prettamente storico e temporale, partendo dall’amministrazione Bush e le avvisaglie di un possibile attentato terroristico e arrivando agli albori della crisi economica avvenuta sotto il governo Obama. Il secondo binario si concentra prettamente su come i fumetti rappresentavano tali eventi ponendo su di essi una maniacale cura che denota una straordinaria ricerca e conoscenza da parte dell’autore. Trattare certi argomenti non è mai semplice, ma Siviero è riuscito anche nel difficile intento di non prendere mai posizioni nette tramite giudizi o pareri soggettivi. Egli, infatti, racconta ogni evento nella sua oggettività analizzandone anche gli aspetti più problematici e pragmatici come il fatidico e inutile assassinio di Saddam Hussein, accusato di colpe che non aveva. In questo modo, però, la lettura non risulta tediosa come leggere un libro di storia scolastico, bensì, tramite questa contrapposizione tra storia e fumetti, si riescono a comprendere alcuni argomenti complessi nella maniera più semplice e divertente possibile.
Proprio per questo motivo, Siviero si trova a dover analizzare nei minimi particolari numerosi titoli sia americani che europei e, data la mole di contenuti, spesso cita semplicemente alcune opere e autori nel testo e poi inserisce le informazioni più importanti a piè di pagina e si limita ad inserire qualche importante vignetta quando c’è da puntualizzare un argomento importante. Dopotutto i fumetti hanno insegnato che una parola e un’immagine inserita in un determinato contesto e ripetuta nella maniera più consona, possono influenzare in modo preponderate il pensiero delle persone e le vignette satiriche ne sono un esempio. Questo è stato il principale compito di Saviero, spiegare come opere di Warren Ellis, Alan Moore, Frank Miller, Garth Ennis e tanti altri abbiano rappresentato la storia e come siano stati vissuti alcuni eventi da fumettisti, soprattutto europei, lontani da quei luoghi. Senza ombra di dubbio si tratta di una tra le più ricche bibliografie a tema presenti in Italia, chiusa in maniera magistrale con l’intervista a Matteo Casali, un italiano trasferitosi negli Stati Uniti che meglio può aiutarci a comprendere le sensazioni di una società che, nel bene e nel male, non riusciremo mai a delineare pienamente e che non ritroveremo mai più perché mutata ormai per sempre fin dalle radici più profonde.