Blizzard Entertainment ci riporta a Sanctuarium, offrendoci una sublime danza sanguinaria negli inferi di Diablo IV
La prima volta che ho sentito parlare di Diablo fu nell’estate del 1997 da parte di un mio amico, che esaltato dal gioco di Blizzard Entertainment non volle più giocare a nessun altro videogames per diversi mesi e penso pure anni a venire. Me ne parlò con talmente tanta enfasi, che testuali sue parole “non vedo l’ora di tornare a casa per giocarci ancora” mi colpirono particolarmente. Bene, da quel giorno fino a pochi mesi fa, non ho mai avuto modo e anche voglia di provare il titolo infernale di Blizzard, vedendolo soprattutto parecchio lontano dai miei gusti videoludici. Ma come si sa, crescendo si cambia, così ho deciso alla veneranda età di 36 anni di giocare a Diablo IV. Grazie ad un codice gentilmente offerto da Blizzard Entertainment, ho così provato il titolo su PlayStation 5, quindi preparatevi a scendere negli inferi! Ecco la nostra recensione di Diablo IV.
Ovviamente essendo il quarto capitolo della saga, per non cogliermi completamente impreparato, tramite amici e un paio di ricerche su YouTube, ho appreso quanto più possibile sia sulla lore antecedente a questo titolo, sia sulla storia videoludica della saga, notando subito come prima cosa che questo quarto capitolo voleva essere fin dal suo principio un ritorno alle sue origini. La storia di Diablo IV gira intorno a sei Atti, in cui la figlia di Mefisto (il villain di Diablo II), Lilith, viene risvegliata dopo millenni di prigionia. Il suo ritorno a Sanctuarium ovviamente non è buona cosa, visto che la porterà a rinnovare il suo antico conflitto con Inarius, un ex Arcangelo con cui ha fondato questo mondo, e a bramare vendetta e potere grazie ai suoi poteri, in grado di soggiogare chiunque entri in suo contatto.
Con il resto dell’umanità coinvolta nella lotta tra il Paradiso Celeste e gli Inferi Fiammeggianti, gli ultimi esponenti di un gruppo segreto di maghi ed eruditi conosciuti come Horadrim vogliono portarti a combattere contro gli oscuri poteri di Lilith. Così inizia la nostra avventura, dove Diablo IV ci permetterà di scegliere tra cinque classi disponibili: Negromante, Barbaro, Druido, Tagliagole ed Incantatore. Una volta scelta la classe, potremo creare il nostro personaggio in un editor, scegliendo il nome, il sesso, la corporatura, capelli e la conformazione del viso, per poi buttarci dal livello 0 nel mondo di gioco. Avendo scelto il Tagliagole, questa build offre una classe molto versatile, visto che potrà attaccare sia dalla distanza con arco o balestre, sia a corto raggio utilizzando spade e pugnali.
Inoltre, il Tagliagole è una classe che sfrutta l’agilità, essendo molto veloce e rapido nei movimenti, vantando anche di abilità in grado di infondere nei suoi attacchi o trappole, dei danni elementali come veleno, ombra e ghiaccio. Di contro, questa classe risulta molto fragile e debole agli attacchi nemici, ma anche non semplicissima da padroneggiare se la tattica e la strategia non fa al caso vostro. Come detto precedentemente, partiremo dal livello 0 e guadagnando punti exp grazie a missioni, uccisioni ecc…potremo livellare il nostro personaggio, con ogni upgrade che garantirà un punto nella tabella dell’abilità. Lo Skill Tree sarà formato da diversi nuclei, che si diramano in altrettanti slot da sbloccare mano a mano, scegliendo di sbloccare alcune Abilità, Abilità Passive, Miglioramenti e Passive Chiave.
Ovviamente salendo di grado e sbloccando un quantitativo richiesto di abilità, si potrà passare al nuovo nucleo, così iniziando a formare la build del nostro personaggio e scegliendo i sei slot riservati al sistema di combattimento da utilizzare in battaglia. In base alla mia partita, avevo la possibilità di utilizzare dei colpi in rapida successione, colpire da lontano ad ampio raggio con l’arco, infondere le armi con il veleno e aggiungere diversi buff alle mie abilità. Inoltre, superata una certa soglia di livello, sbloccheremo anche tre Specializzazioni, che ci permetteranno di ottenere diversi notevoli vantaggi durante gli scontri, ma di cui potremo sceglierne soltanto una.
Essendo neofita del gioco, avevo preventivato che “sbagliare” una build era molto probabile. E difatti è stato proprio così all’inizio. A venirci in soccorso però c’è la possibilità di resettare tutto lo skill tree o anche solo diversi nuclei grazie alla moneta accumulata nel gioco, in modo da correggere alcuni aspetti o cambiare completamente approccio, non richiedendo poi neanche tanto denaro. Altro aspetto importante è l’equipaggiamento del nostro personaggio, che permetterà di aumentare sempre di più la potenza offensiva, l’armatura, la vita, la forza, intelligenza, volontà e destrezza.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, ci saranno cinque slot disponibili a dispozione: testa, busto, braccia, gambe e piedi, mentre per le armi e amuleti ne avremo sei, tre per le armi e tre per gli accessori. Nel corso della campagna, troveremo tantissimi equipaggiamenti grazie a ricompense e tesori sparsi nella mappa, e questo ci porterà a cambiare accessori tantissime volte, visto che troveremo continuamente oggetti comuni, magici, rari, leggendari e unici, riconoscibili anche grazie a determinati colori, in modo da non riempirci l’inventario con oggetti pressochè inutili.
Ad ogni modo, gli oggetti non saranno mai del tutto inutili, visto che potremo anche vendere, riciclare e potenziare l’equipaggiamento tramite un venditore o fabbro della zona, per aumentare le statistiche, riforgiare un oggetto con buff utili alla classe del nostro personaggio o cambiare aspetto all’arma/armatura. Inoltre riciclando un qualsiasi oggetto, sbloccherà la skin nell’armadio, dove in base alle nostre preferenze, potremo mantenere un aspetto che più ci aggrada anche su equipaggiamenti più potenti, ma magari meno belli esteticamente per i nostri gusti. Sempre al riguardo delle skin, nel menù troveremo anche lo shop online che grazie alle microtransazioni, avremo modo di comprare particolari outfit per la nostra classe.
Hai mai danzato con il diavolo nel pallido plenilunio?
Parlando del gameplay del gioco, ho trovato il combat system molto semplice e cristallino, dove una volta scelti i nostri attacchi da inserire nei sei slot che vedremo nell’hub sottostante allo schermo, ci basterà premere triangolo, quadrato, croce, R2, L2 ed R1 per scatenare i nostri attacchi. In base alla nostra scelta, potremo avere sia attacchi a tempo, che richiederanno una ricarica prima di essere riutilizzati, sia attacchi continui, magie e abilità ultra da scatenare sui nostri nemici. Nell’hub, oltre alla classica sfera ricolma di sangue che ci permetterà di controllare la nostra quantità di vita, troveremo anche il timer per la schivata da eseguire con cerchio, il quantitativo di pozioni da poter utilizzare e il menù rapido a tendina selezionabile con i tasti direzionali, che ci darà modo di eseguire un emote, comunicare o utilizzare altri oggetti.
Una volta padroneggiato il combat system saremo pronti ad addentrarci seriamente a Sanctuarium! La campagna di Diablo IV offre due difficoltà, il Livello di mondo I che sarà più accessibile alle nuove leve e il livello di mondo II, per i giocatori più abili e con ricompense maggiori in termini di equipaggiamento e punti exp. Ognuno dei sei Atti saranno composti da diverse missioni disponibili, che si alterneranno dalle missioni pricipali a quelle secondarie, con tutte le quest che saranno giocabili come meglio crede il giocatore, anche senza uno schema ben preciso, visto che il livello richiesto per ognuna di esse, crescerà gradualmente con il livello del nostro personaggio.
La mappa di gioco, a dir poco enorme, è suddivisa in cinque regioni inizialmente nascoste, che si sveleranno preceduralmente quando il nostro personaggio percorrerà le lande di Sanctuarium. Le regioni in questione, ergo Steppe Aride, Vette Fratturate, Scosglen, Hawezar e Kehjistan offrono tanti punti di interesse, tutti facilmente raggiungibili grazie a segnalini, la montatura a cavallo e il viaggio rapido, rendendo così la navigazione prettamente semplice e molto godibile. Le missioni potranno andare da semplici richieste di uccisioni, incarichi per recuperare merce, fino quelle legate alla storia, con ognuna che offrirà generose ricompense, punti exp che ci permetteranno di livellare e tantissimi forzieri che ci porteranno a migliorare la nostra build.
Ogni regione, diversificata l’una dall’altra, porterà a scontrarci ovviamente con diversi nemici del bestiario di Diablo, dai demoni, a lupi mannari, briganti, spettri, creature mitologiche e molto altro, spalmati molto bene nelle varie aree di gioco. Inoltre, durante l’esplorazione della mappa potremo anche imbatterci in diverse aree che presentano molteplici Spedizioni (i classici dungeon), Roccaforti, le Cantine ed eventi casuali con sfide annesse. Le Spedizioni saranno zone piene zeppe di nemici e con tantissime ricompense, che finiranno con un boss da eliminare e dei premi riservati ad una classe specifica, molto utili anche per livellare maggiormente. Le Roccaforti invece, sono luoghi da liberare da un presidio nemico, con un tasso di livello di difficoltà più alto e con boss annesso da affrontare, mentre sia le Cantine, che gli eventi casuali in game, sono invece mini-zone in cui dovremo combattere un’orda di nemici in sfide generate casualmente.
Tutto ciò, si potrà giocare sia in solitaria sia in compagnia di amici e talvolta trovando casualmente giocatori nella stessa partita pronti ad aiutarci nella stessa zona. Inoltre formando o unendosi ad un clan, potremo seguire grazie ad un menù dedicato i progressi dei nostri compagni, vedere chi è online, comunicare o richiedere una mano agli amici presenti nel clan in qualsiasi momento. Snocciolata la campagna principale, si arriva all’engame e qui mi rieccheggia nella orecchie una frase che ho sempre sentito ogni volta che si parla di questo titolo: “Il bello di Diablo arriva solo in endgame”. Quindi cosa possiamo fare a fine gioco? Tante, tantissime cose! Innanzitutto, potremo portare a termine ogni quest secondaria lasciata aperta, ricercare tutti gli effigi di Lilith e avventurarci sempre in dungeon e cantine.
Inoltre sbloccheremo anche un nuovo livello di difficoltà, che porterà nemici più forti, ma anche ricompense migliori. Superata la soglia del livello 50, avremo modo di sbloccare anche le Eccellenze nel nostro skill tree, dandoci modo di usufruire di bonus e glifi che miglioreranno maggiormente la nostra build apportando nuove caratteristiche e variabili alle nostre abilità. Una volta sbloccati i Sigilli dell’Incubo, troveremo in game anche dungeon più difficili, con orde di nemici di rango elite e bottini ancora più preziosi e utili per la nostra build.
Ovviamente non finisce qui, perchè Blizzard ha anche inserito l’Albero dei Sussurri che potrà garantire bottini speciali in base a determinati obiettivi portati a termine grazie ai Tetri Favori, ed i Campi dell’Odio e le Maree Infernali, eventi a tempo che ci permetteranno di raccogliere delle valute per aprire forzieri speciali. In conclusione troviamo i Boss Mondiali e Uber Lilith, il contenuto post game più difficile del gioco, con questi nemici che compariranno in zone specifiche di Sanctuarium e che dovranno essere affrontati con diversi alleati al vostro fianco per tirarli giù. Inoltre essendo questi i nemici più forti del gioco, doneranno alla loro sconfitta anche i migliori bottini.
L’Inferno non è mai stato così bello
Arrivando al comparto tecnico, ho trovato il lavoro svolto dalla software house americana veramente ottimo sotto tanti punti di vista. Graficamente Diablo IV offre un titolo action RPG veramente meraviglioso, con una cura minuziosa nei dettagli e un design magnifico dalle atmosfere dark, realistiche e crude. Cura minuziosa anche per le stupende location delle cinque regioni, differenziate l’una dall’altra e caratterizzate ottimamente dal design del luogo e dai suoi abitanti. L’open world è vero, non apporta nulla di originale a livello videoludico, ma prosegue su una strada ben tracciata e duttile a questo tipo di gioco, dove la quantità è talvolta più importante della qualità. Vero che sono presenti tante fetch quest, ma durante l’esperienza sarà possibile trovare anche molte missioni ben articolate e ben narrate.
Una narrazione che ho trovato ottima soprattutto nella main quest, nonostante alcuni cali verso la metà del gioco, salvo poi subire un’impennata goduriosa fino alla fine. Elogi anche per le skin, animazioni e moveset delle varie classi, tutte differenziate tra loro e che ho trovato veramente appaganti a livello visivo. Anche il lavoro svolto sui boss nemici e le loro animazioni è stato veramente notevole, con scontri interessanti che mi hanno portato più volte a ragionare e organizzare una tattica sia in attacco che in difesa, visto il loro moveset articolato e un IA da non prendere sottogamba. Fare “button smashing” non vi sarà di aiuto in questi casi, anche nella difficoltà più semplice, quindi prepararsi al meglio e studiare gli attacchi nemici, sono la miglior tattica da utilizzare in questi casi.
Fiore all’occhiello di Blizzard, non poteva che essere la cgi, dove Diablo IV offre una delizia per gli occhi ogni volta qualvolta mostra un filmato, anche se devo dire che non sono tanti. A rubare la scena ovviamente sono soprattutto quelli con la presenza di Lilith, dove ho trovato una cinematica su tutte alquanto meravigliosa. Il comparto online, devo dire che mi ha sorpreso, salvo alcuni freeze, non ho trovato bug gravi o difetti durante la mia prova su PlayStation 5. Il multiplayer online offerto da Blizzard, inoltre trova un sistema molto dinamico, dove tutti potranno giocare con tutti a prescindere dal livello, visto che la partita scalerà in base ai parametri di chi ospita la partita. In questo caso consiglio di far ospitare la partita al giocatore con livello più basso, in modo che riesca ad ottenere punti esperienza, cosa che chi sta avanti invece non potrà ottenere.
Anche l’interfaccia di gioco l’ho trovata ben curata, chiara e soprattutto funzionale, come del resto anche la mappa di gioco, che come dicevamo precedentemente è stata ottimamente gestita da Blizzard, semplificando la sua navigazione e duttile soprattutto anche ai neofiti. Andando a parlare del comparto sonoro anche qui mi ritrovo a fare i miei elogi al team di sviluppo, che offre ottime canzoni, incastonandole perfettamente nel contesto di gioco e negli eventi che andremo a svolgere. Se con il doppiaggio inglese tocchiamo l’apoteosi con una Lilith magistralmente doppiata da Caroline Faber, anche il doppiaggio italiano non è da meno, dove ho trovato tutti e dico tutti, dal più importante all’npc meno importante una recitazione e performance ottima.
Blizzard, hai acceso un diavolo in me!
Quindi, dopo essermi convinto di provarlo, spinto da amici, ma anche grazie allo spot di Megan Fox e alla fantastica Halsey che ha scritto e cantanto la canzone ufficiale di Diablo IV “Lilith”, cosa penso di questo gioco? Devo dire che la mia prima esperienza videoludica in un titolo di questa saga è stata veramente incredibile, facendomi giocare tantissime ore e volendone giocare ad oggi ancora di più. Ho trovato il titolo di Blizzard Entertainment un gioco veramente reattivo e immediato, facilissimo da imparare e soprattutto da padroneggiare, anche per un neofita come me. Anche a livello narrativo l’ho trovato ben gestito e con un’ottima storia interessante, anche se la campagna non si chiude prettamente con un finale vero e proprio, ma rimandando al futuro la chiusura dell’avventura e di alcune vicende lasciate ancora aperte, il tutto tramite aggiornamenti già annunciati da Blizzard.
Se siete fan della saga, soprattutto dei primi capitoli, il mio consiglio è quello di lanciarsi a capofitto in questa avventura, ma rinnovo il consiglio anche ai neofiti, perchè potreste divertirvi ed appassionarvi in maniera viscerale a questo gioco come ho fatto io. Ovviamente Diablo IV è un titolo a cui bisogna dedicare tanto tempo e impegno per sfruttare al meglio tutte le sue potenzialità, quindi tenete bene a mente che sarà un gioco che vi porterà via parecchie ore. Ad oggi non ci resta da vedere come Blizzard porterà avanti il gioco nei mesi e anni a venire, con stagioni che apporteranno nuove sfide e novità continue, a partire da domani, con il debutto della Stagione 1. E di sicuro, io sarò in prima fila a godermi questa prima stagione, perchè da oggi, Blizzard potrà contare tra le sue file un nuovo adpeto nel suo diabolico mondo.
Diablo IV è disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e Microsoft Windows.