Digimon Story: Cyber Sleuth Complete Edition – La Recensione

Pokémon fatevi da parte! I Digimon sbarcano su Nintendo Switch

In questi ultimi mesi Nintendo Switch si è dimostrata una “dream machine” per gli amanti dei giochi di ruolo. Bandai Namco è forse una delle più attive proponendo in questi mesi 3 titoli imperdibili che sulla portatile Nintendo trovano una seconda vita. Dopo Ni No Kuni e The Witcher 3 anche i mostri digitali di casa Bandai Namco arrivano sull’ibrida, con la collection di due dei capitoli di Digimon più riusciti ed apprezzati di sempre.

Disponibile dallo scorso 18 Ottobre su Nintendo Switch e Steam, Digimon Story: Cyber Sleuth Complete Edition contiene i due capitoli di Digimon Story: Cyber Sleuth, entrambi contenenti tutti i DLC usciti precedentemente su PS4 e PS Vita.

Versione testata: Nintendo Swith

Benvenuti nel cyberspazio

Spesso c’è la tendenza ad accomunare la serie di Digimon e Pokémon, relegandoli ingiustamente ad un genere ed un target fin troppo infantile. Sebbene chi conosca la serie (sia questa videoludica che animata) sa che non sempre è così, la parentesi Digimon Story rappresenta il lato maturo dei mostri digitali di Bandai Namco.

Saranno i valori di produzione che coinvolgono alcune ben note personalità del panorama videoludico giapponese, o le tematiche più mature, fatto sta che Cyber Sleuth e relativo seguito si discostano molto dalle atmosfere leggere che spesso aleggiano su questi titoli.

Ambientati in una Tokyo futuristica, la quotidianità ruota intorno ad Eden, un cyberspazio dove le persone possono vivere una seconda vita. Entrambi i titoli del pacchetto offrono una doppia visione di una storia che si sviluppa nell’arco dei due giochi, a seconda che decidiate di improvvisarvi come novelli detective in Cyber Sleuth, o scegliere la strada dell’hacking in Hacker’s Memory.

Due storie singole, ma in più di un occasione sovrapponibili, e solo se completate entrambe ci permetteranno di comprendere nella sua interezza tutti gli eventi, che vedono proprio i quartieri di Tokyo e le ambientazioni digitali di Eden protagoniste assolute di queste due avventure.

Infatti molte delle location e dei personaggi saranno comuni ai due giochi e non sempre la percezione che avrete di qualcuno in un gioco sarà la stessa nell’altro, rendendo i due titoli molto sfumati e complementari. Non c’è nemmeno un ordine corretto con il quale giocarli (sebbene vi consigliamo di seguire quello d’uscita), lasciandovi piena libertà su quale dei due affrontare per primo.

Two is megl che uan

Piuttosto che spendere parole sulla trama, snocciolando termini e nomi che da qui a fine recensione avrete già dimenticato, trattandosi di una collection ci teniamo più a rassicurarvi sulla qualità di questa Digimon Story: Cyber Sleuth Complete Edition.

Come abbiamo accennato sia Cyber Sleuth che il suo “seguito” affrontano temi molto maturi ed usano uno stile fresco e moderno per rappresentare il mondo di gioco. Una scelta stilistica che si avvicina molto a quella della serie di Persona con la quale ha più di un punto in comune, sia nelle ambientazioni, scegliendo come setting i quartieri più famosi di Tokyo come Akihabara o Shibuya, che nella rappresentazione estetica del mondo di gioco.

Ed è proprio la storia, qua riproposta nella sua interezza, a convincere risultando intrigante e ricca di misteri. Senza contare le numerose ore che vi terrà impegnati con una media di 40/50 ore a capitolo, che diventano esponenzialmente infinite se ci si sposta sul lato collezionistico dei Digimon.

 

A dare vita ai personaggi di Digimon Story troviamo Suzuhito Yasuda famoso per aver firmato il design di Durarara!! e Shin Megami Tensei: Devil Survivor (ed ecco qua un altro punto di contatto con le serie Atlus) e che in Digimon non si spreca nel creare un cast affascinante e dalla forte caratterizzazione. Lo stesso dicasi delle musiche di Masafumi Takada un’altra pietra miliare del settore che compone un viaggio sonoro squisito ed eclettico, con uno stile che si lega alle sue precedenti opere, quasi a trovare una continuità stilistica del tutto naturale e riconoscibile (il tema principale ricorda ad esempio molto da vicino quello della serie di Danganronpa).

Ma passiamo ora al cuore del gioco. Sia Cyber Sleuth che Hacker’s Memory sono due JRPG a turni, molto classici dal punto di vista del gameplay dove una squadra di 3 Digimon affronta altrettanti nemici. Se le similitudini con Pokémon possiamo trovarle nello stile dei combattimenti, o nella gestione della squadra e dei suoi equilibri, sfruttando le debolezze elementali dei nemici (con una sorta di triangle system espanso) Digimon Story ha una sua anima e un suo carattere che gli permette di prendere le distanze dalla serie Nintendo.

Dopo aver scelto uno degli starter proposti, aggirandoci per Eden potremo incontrare e scontrarci con altri Digimon, con la possibilità raggiunto un certo livello di affinità, di accoglierlo tra le nostre fila.

Gotta Digitalize ’em all

La raccolta e la collezione dei Digimon è un aspetto importante, che sfocia poi nella loro gestione. Combattendo e portandoci a casa l’incontro con i Digimon avversari guadagneremo punti esperienza che ci consentiranno di crescere di livello, e in alcuni casi di Digievolvere, ovvero cambiare forma. Contrariamente da quanto potremmo aspettarci però l’evoluzione del nostro Digimon non è il passo finale di un percorso di sviluppo ma solo una sua fase.

Infatti dovremo affidarci alla Digivoluzione e alla sua forma inversa, la De-digievoluzione, che permetterà di tornare indietro ad uno stadio precedente ma con statistiche ed abilità migliori. Giocando su questi due aspetti sarà possibile ottenere abilità esclusive, così come nuove forme, limitate inizialmente da una serie di requisiti ottenibili soltanto alternando i due processi. Un sistema che sulla carta può sembrare complesso ed articolato, ma che una volta entrati nell’ottica del gioco diventerà accessibile e facile da padroneggiare.

Il sistema di combattimento poi offre alcune opzioni che aiutano e snelliscono il processo di levelling, consentendo di automatizzare gli scontri più frequenti, spingendo il giocatore a tornare al comando nei punti più ostici della storia, come le boss fight, dove l’intervento “umano” ha la meglio sulle scelte della IA.

Fra Cyber Sleuth e Hacker’s Memory non troviamo grandi differenze a livello di gameplay se non sul numero e tipo di Digimon ripartiti fra i due giochi, e i fan della serie avranno sicuramente ampia scelta su chi impiegare in battaglia.

Meno riuscita la parte esplorativa. I dungeon di Eden soffrono infatti della poca varietà riposta nella realizzazione, con un tema di fondo ripetuto a più riprese in ogni location: sebbene sia presente qualche “rompicapo” da risolvere per proseguire nell’avventura, l’esplorazione resta molto lineare ed attaccata ad un modello fin troppo ancorato al passato. A giro per Tokyo invece la situazione migliora, almeno sul piano visivo, mentre a livello di extra troviamo quest secondarie e qualche attività che vi terrà incollati ulteriormente alla vostra console.

Portatile è bello

Arrivati fin qua è giusto concludere parlando dell’esperienza su Nintendo Switch. Pur avendo sperimentato la portabilità su PS Vita, sulla console Nintendo godiamo di un comparto tecnico più definito e curato. Sia Cyber Sleuth e Hacker’s Memory vengono riproposti nella loro interezza, e sebbene dal lato grafico i due titoli sentano il peso degli anni, in questo contesto influisce decisamente meno, specie se si decide di abbracciare la filosofia del gioco portatile.

Qualche ambientazione è fin troppo spoglia, mentre i dungeon come abbiamo detto sono molto simili fra loro peccando di varietà, ma nel complesso il risultato è più che godibile. Va segnalato qualche problemino legato alla fluidità, con qualche calo qua e là anche in situazioni non sospette, ma vista la natura abbastanza “statica” del titolo, si tratta di episodi tutto sommato non preoccupanti.

Chi non ha dimestichezza con l’inglese troverà nella lingua un grosso ostacolo, vista la verbosità delle due avventure, limitando la comprensione del racconto e dei suoi eventi. Presente invece il doppiaggio originale Giapponese, che già nelle release originali era riuscito a convincere per la buona qualità delle voci utilizzate.

Digimon Story: Cyber Sleuth Complete Edition è disponibile su Nintendo Switch e PC.