Disney+: Arriva l’avviso sui classici con contenuti razzisti

Da Dumbo a Peter Pan

Disney+ razzisti

Aggiornamenti in arrivo sulla piattaforma di streaming di Topolino. Su Disney+ comparirà un avviso prima di alcuni vecchi film di animazione che al loro interno contengono contenuti considerati razzisti. Gli Aristogatti, Lilli e il Vagabondo, Dumbo, Peter Pan e il Libro della giungla avranno quindi un riquadro su uno sfondo nero che avverte:

“Questo programma include rappresentazioni negative e/o trattamenti errati nei confronti di persone o culture. “Questi stereotipi erano sbagliati allora e sono sbagliati adesso. Piuttosto che rimuovere questo contenuto, vogliamo riconoscere il suo impatto dannoso, imparare da esso e stimolare la conversazione per creare un futuro più inclusivo insieme.Disney si impegna a creare storie con temi ispiratori e ambiziosi che riflettano la ricca diversità dell’esperienza umana in tutto il mondo”.

Disney sul suo sito Disneymatter ha inoltre spiegato le motivazioni di questo avviso.

Ad esempio negli Aristogatti (1970) troviamo il gatto siamese Shun Gon che secondo l’azienda:

“Il gatto è raffigurato come una caricatura razzista dei popoli dell’Asia orientale con tratti stereotipati esagerati come occhi obliqui e denti da coniglio. Canta in un inglese poco accentato, doppiato da un attore bianco e suona il piano con le bacchette. Questa rappresentazione rafforza lo stereotipo dello straniero perenne

Stessa motivazione anche per Lili ed il Vagabondo dove sono presenti i due gatti siamesi Si e Am:

 

O su Dumbo il gruppo di corvi canterini che:

 “Rendono omaggio agli spettacoli di menestrelli razzisti, dove artisti bianchi con facce annerite e abiti laceri imitavano e ridicolizzavano gli africani schiavi nelle piantagioni meridionali. Il leader del gruppo è Jim Crow, che condivide il nome con le leggi che imponevano la segregazione razziale negli Stati Uniti meridionali”

Ne Il Libro della Giungla il personaggio di King Louie, doppiato dal cantante jazz Louis Prima, è considerato una caricatura offensiva che utilizza stereotipi razziali per identificare la cultura degli afroamericani.

Ed ancora per Peter Pan:

 “Il film ritrae i nativi in un modo stereotipato senza riflettere né la diversità dei popoli nativi né le loro autentiche tradizioni culturali. Parlano in una lingua incomprensibile e vengono ripetutamente definiti come “pellerossa”, un termine offensivo”.