Doom VFR: Recensione PS4

copertina doom vfr

Doom VFR è un titolo Bethesda uscito il 1 Dicembre 2017 per Playstation VR e HTC vive. La saga non ha bisogno di presentazioni: chiunque ami gli FPS, ha provato almeno un titolo Doom. Vediamo insieme le caratteristiche di questo nuovo titolo, provato per Playstation 4.

DOOM VFR: C’ERA UNA VOLTA… UN CADAVERE

La saga Doom non è certo famosa per la sua storia, quanto per la capacità di dare adrenalina, ansia e agitazione al giocatore. Non stupisce, quindi, che il nuovo titolo della saga non faccia eccezione: una narrazione di base c’è, ma può tranquillamente essere ignorata.

Indossando il casco VR, entriamo nei panni di un protagonista… che muore ancora prima del tutorial. Ma niente paura: è prontamente disponibile un network artificiale in cui la mente del personaggio si calerà.

doom vfr: entrando nel network artificiale

Col nostro improvvisato corpo artificiale, è possibile muoversi nello spazio: ma solo scattando e teletrasportandosi. Non manca naturalmente la capacità di portare con sè un degno arsenale: pistole, fucili, granate e uno scudo energetico per sbalzare lontano i nemici.

Doom VFR: la scelta dell'arsenale

DOOM VFR: TELETRASPORTO E MOTION SICKNESS

Se la realtà virtuale permette una grande immedesimazione, e un coinvolgimento emotivo ancora maggiore, ha però di contro la possibilità di generare malesseri (più o meno forti) nei giocatori: dal semplice giramento di testa, alla sensazione di vomito, a seconda della sensibilità del singolo.

La causa è da imputare alla ormai nota motion sickness e quindi amplificata dal movimento all’interno dei videogiochi. Doom VFR in realtà riesce abbastanza bene ad arginare questa problematica, attraverso l’uso del teletrasporto.

Il personaggio infatti, non si muoverà mai normalmente, tramite analogico. Inoltre, per integrare al meglio questo movimento, è stato trasformato in una meccanica di gameplay: storditi i nemici, se ci si trasporta sopra… li si fa simpaticamente esplodere.

Doom VFR: teletrasporto ed esplosioni

DOOM VFR: ATMOSFERA E GIOCABILITA’

Il vero punto di forza di ogni titolo Doom è proprio l‘atmosfera, ed è ciò che non deve mancare mai. Doom VFR in effetti non delude le aspettative: ci ritroviamo in una stazione claustrofobica, scura e tinta di sangue, costretti ad affrontare orribili e aggressivi mostri per guadagnarci l’uscita.

Doom VFR: i mostri

Ciò che spezza la frenesia del combattimento, l’adrenalina dello scontro, sono i controlli spesso macchinosi. Il gioco infatti, risulta inizialmente complicato tanto col classico Dualshock, quanto ancora di più con i Playstation Move. Se infatti, utilizzando l’analogico sinistro, col Dualshock possiamo girarci a nostro piacimento (anche senza farci venire il torcicollo) mentre con i Playstation Move occorre guardare esattamente nella direzione in cui ci si vuole muovere, e non è possibile centrarsi nuovamente.

DOOM VFR: CONCLUSIONI

Per concludere, Doom VFR ha tutti gli elementi che può desiderare un amante della saga: frenesia, mostri orribili, atmosfera dark e ansiogena. Tuttavia, non presenta grosse innovazioni, pur presentandosi molto immersivo.

Non è, inoltre, esente da difetti: oltre alla già citata macchinosità dei controlli, occorre segnalare anche la fastidiosa altezza delle mani (più o meno come averle in bocca) che si muovono in maniera innaturale.

Il titolo è breve (più o meno 3/4 ore di gioco, senza contare la ricerca dei collezionabili) ed il prezzo (30 euro) è tutto sommato onesto. Consigliato, quindi, a tutti gli amanti degli FPS e di Doom.

Doom VFR (PS 4)
Pros
Atmosfera scura e adrenalitica
Immersione riuscita e frenetica
Cons
Controlli macchinosi
Titolo breve e con poca originalità
7
Voto