DriveClub VR – Recensione

[ads]Già dall’uscita dei primi visori VR come Oculus Rift molti giocatori hanno alzato il collo e puntato il loro sguardo verso i titoli di genere automobilistico. (Assetto Corsa ne fu il pioniere su Oculus) Così Sony, per accontentare anche i fan delle quattroruote, ha inserito al lancio nella sua line-up DriveClub VR, uscito il 13 Ottobre su Playstation VR al prezzo consigliato di 39,99€.

NOVITA’: LE GRANDI ASSENTI

DriveClub VR vi metterà alla guida di circa 80 veicoli in gare di velocità, corse a tempo, gare di drift e mini gran premi su ben 114 tracciati differenti. Il problema però, è che il 98% di questi contenuti arriverà direttamente dalla versione principale del gioco, non inserendo nessuna vera novità ad eccezione dell’amara aggiunta di un pesantissimo downgrade grafico, necessario per permettere al titolo di girare su 60 Fps. L’immersività nell’abitacolo data dal VR è notevole ma ci basterà portare lo sguardo fuori dal finestrino per renderci conto della bassa qualità dei modelli poligonali, che erano stati un vanto nella versione non VR del titolo, e dalla quasi totale assenza di dettagli fuori dall’abitacolo. C’è comunque da dire che il titolo è acquistabile a metà prezzo per chiunque possegga il Season Pass di DriveClub.

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INGRANA LA MARCIA

Come già anticipato, l’immersività all’interno dell’abitacolo è magnifica e si ha fin da subito la sensazione di essere letteralmente all’interno dell’abitacolo di guida soprattutto facendo uso di un set composto da volante e pedali. Purtroppo il già parecchio discusso downgrade grafico renderà quasi inservibili gli specchietti nel quale nel migliore dei casi vedremo solamente qualche macchia informe al posto dei veicoli dei nostri avversari, ammazzando un po’ l’esperienza che risulta in ogni caso notevole. DriveClub VR eredita inoltre dall’edizione originale il comparto social,  la modalità tour, la personalizzazione seppur minima dei veicoli e un buon numero di sfide, arricchite da mini obiettivi come il completare il circuito al di sotto di un certo tempo o mantenere una certa velocità in curva. Per quanto riguarda il comparto online multiplayer abbiamo invece riscontrato parecchi problemi (anche troppi) nella fase di matchmaking, con tempi di attesa parecchio frustranti.

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CONCLUSIONE

Va intoltre aggiunto che, basandosi anche su pareri di terzi, DriveClub VR è uno dei titoli che soffre maggiormente di Motion Sickness  soprattutto a causa dell’elevata velocità delle corse(ma personalmente anche in questo caso non ho avuto particolari problemi). DriveClub VR tutto sommato è un titolo da cui forse ci si aspettava una maggior cura dei dettagli, vista anche la pesante eredità che si porta dietro, ma che non è assolutamente da buttar via. L’immersività nell’abitacolo e la giocabilità sono eccelse e sicuramente se vi siete lasciati scappare il titolo principale e volete approfittarne per far uso del vostro nuovo Playstation VR vi troverete di fronte a parecchi veicoli tra i più disparati e altrettanti tracciati su cui sfrecciare ad alta velocità.

Drive Club VR
Pros
Ottima immersività nell'abitacolo
Tante Sfide nel Singleplayer
Cons
Downgrade grafico
Motion Sickness
Dettagli assenti