EA SPORTS College Football 25, La Recensione

EA SPORTS College Football 25

EA Orlando riporta finalmente dopo una decade il College Football su console

Dopo una lunga attesa durata ben 11 anni per via di accordi e diritti saltati tra EA e NCAA, il college football è finalmente ritornato in pompa magna in ambito videoludico con EA SPORTS College Football 25. Fin dal suo annuncio che mi fece saltare letteralmente dalla sedia, ammetto di aver contato i giorni fino alla sua uscita da quanto hype avevo su questo titolo, non solo perchè sono un appassionato di football americano da quasi 20 anni, ma soprattutto perchè sono letteralmente affascinato da come viene visto e vissuto lo sport nei college americani.

Ovviamente qualche dubbio lo avevo, perchè visti gli ultimi anni dove la saga di Madden NFL ha fatto poche yard in termini di novità, la mia paura più grande era quella di trovarmi davanti ad un titolo che cambiasse solo nome e squadre, senza differenziarsi dal titolo capostipite della serie. Tramite un codice gentilmente fornito da EA ho potuto quindi calcare i campi più famosi del football collegiale americano per diverse, anzi parecchie ore, togliendomi così ogni dubbio, che sono pronto a raccontarvi in questa recensione di EA SPORTS College Football 25. Ready…Set..Hut!

Prima di iniziare a parlarvi nel dettaglio del gioco è bene sapere, per chi non lo sapesse, che il football americano universitario non è un semplice sport con un paio di spettatori sugli spalti tra qualche parente, un paio di birre e amici dei giocatori, ma anzi per cultura è addirittura quasi una religione più importante del campionato della massima lega. Per la maggior parte dei fan dei vari atenei o studenti provenienti da uno dei più dei 700 college è difatti molto più sentita la passione per il team dalla città dell’università scelta in cui spendere gli anni degli studi o che ricopre il luogo in cui si vive, cosa che li lega molto di più ai team della NFL, che propone invece solo 32 squadre, quindi coprendo solo in parte alcune zone americane.

EA SPORTS College Football 25
Genere
Sportivo
Modalità
Single player, Multiplayer
Sviluppatore
EA Orlando
Editore
EA SPORTS
Piattaforme
PlayStation 5, Xbox Series X/S
Versione testata su
PlayStation 5
Il nostro Punteggio
8.5
Per farvi un esempio, i Michigan Wolverines hanno una media di spettatori che si attesta sui 110.000 a partita da diversi anni, oltre al fatto che il college football è trasmesso nelle reti televisivi ed è capace di fatturare introiti da miliardi di dollari alla NCAA ogni anno, quindi ecco, non è un semplice sport tra ragazzi. E difatti EA Orlando, team di sviluppo del gioco, non ha preso sottogamba il tutto, ma anzi è riuscita a catturare molto bene le atmosfere e la passione dello sport giovanile americano, offrendo un titolo che fin dalle sue prime ore di gioco mi ha sbalordito completamente. Si, la mia paura era proprio di trovarmi davanti ad un Madden NFL 24 2.0, ma devo dire che a parte qualche piccolo meccanismo nel gameplay, non ho mai sentito quella sensazione.

Iniziando il gioco e scegliendo il nostro ateneo preferito, che personalizzerà i menù di gioco, il titolo di EA offre tutte le modalità chieste a gran voce dai fan durante tutti questi anni, ergo il Play Now e Play a Friend, le modalità inerenti alla carriera Dynasty e Road to Glory, quelle riservate all’online con Ultimate Team e Road to the CFP, le modalità di Training con Mini Games e Open Practice e quelle riservate alle creazioni e condivisioni. Le prime due modalità sono esattamente come quelle viste in Madden, in cui giocare amichevoli contro la CPU, online o con un amico. Le modalità online invece come dicevamo propongono l’Ultimate Team in cui sbustare i classici pacchetti  di figurine con giocatori del passato e del presente per formare il nostro fanta team e affrontare prove online e offline, in cui troviamo le solite microtransazioni e la Road to the CFP.

La RTCFP praticamente è un campionato online in cui disputare 10 partite stagionali, scegliendo un qualsiasi team presente nei cinque Tier, in cui scalare un ranking che in base alle vittorie o le sconfitte ci farà salire una graduatoria che potrà garantire la promozione in sei divisioni: partendo da Recruit, fino a Freshman, Sophomore, Upperclassman, All-Conference, All-American ed Heisman. La modalità Road to Glory invece ci permette di creare il nostro giocatore, scegliendo l’High School e la città di provenienza, la conformazione fisica e il ruolo da ricoprire in campo, per poi scegliere quale archetipo di giocatore essere partendo da uno specifico rating, se un Elite player a 79 di ovr, quindi una promessa del football, per poi scalare in Blue Chip 75 ovr, Contributor 67 ovr o Underdog a 60 ovr.

EA SPORTS COLLEGE FOOTBALL 25

Scelte queste prime opzioni, poi andremo a selezionare per quale ateneo firmare, che in base al nostro ruolo e potenzialità saranno più o meno interessati a noi. La scelta sarà assolutamente importante, visto che ci saranno diversi parametri da tenere bene a mente, perchè ogni università offrirà diverse opportunità e svantaggi. Se i college di alto prestigio per esempio saranno in grado di offrire un opportunità maggiore nello sfruttamento della NIL rules in cui i giocatori possono guadagnare maggiormente dai diritti di immagine e sponsor, come anche un percorso di studi e dei coach di maggiore prestigio, sarà al contrario più difficile partire titolari e guadagnarsi il posto a differenza di un college poco famoso e con un programma scolastico e sportivo meno promettente.

Fatte le dovute scelte del caso, inizieremo il nostro percorso da Freshman, dove dovremo guadagnarci la fiducia del coach per ottenere un’opportunità in cui scalzare dal ruolo titolare il compagno nella nostra stessa posizione in campo. Tutto questo sarà gestito tramite una barra, che aumenterà in base alle nostre performance negli allenamenti e nell’impegno della nostra agenda settimanale. Difatti durante la settimana avremo determinati punti energia da spendere in vari campi come quelli Accademici in cui aumenteremo la nostra preparazione agli esami, quelli inerenti alla Leadership, alla Salute, agli Allenamenti e quelli legati alla fama di Influencer. Ogni aspetto ovviamente aggiungerà dei bonus da sfruttare in partita, ma si dovrà stare attenti a non trascurare troppo alcuni di questi campi.

Due aspetti da tenere sicuramente sott’occhio saranno per esempio quello della salute che potrebbe portare ad un rischio di infortunio elevato o quello legato agli studi, visto che se otterremo brutti voti potremo passare parecchio tempo lontano dai campi, compromettendo così la nostra carriera sportiva. Guadagnata la fiducia del coach però ci sarà da scendere in campo, dove dovremo dimostrare con i fatti di esserci guadagnati l’opportunità di essere titolari. A differenza delle altre modalità, in questa utilizzeremo solo il nostro giocatore, con il resto della partita simulata, dove se dopo la week 14 saremo tra i team migliori, potremo puntare ai Playoff, ai vari Bowl e al titolo nazionale. Vincere e fare ottime performance in campo e fuori equivale a ottenere più Skill Points, che poi potremo spendere per aumentare le statistiche e abilità del nostro giocatore.

EA SPORTS COLLEGE FOOTBALL 25

Nel complesso l’ho trovata un’ottima modalità che permette anche di cambiare ateneo alla fine dell’anno, offre dei menù con tutte le statistiche, premiazioni come l’Heisman e gli All-American, classifiche e soprattutto una gestione delle opzioni magistrale. Infatti, potremo modificare qualsiasi aspetto di questa modalità, dalla difficoltà, alle regole, agli sliders del nostro giocatore, del gameplay e persino simulare le partite (hai capito Madden?! Simulare!). Se proprio vogliamo trovarci il pelo nell’uovo, forse si poteva creare qualche storyline carina per la carriera, come nei vecchi Madden o nei titoli targati NBA 2K, in modo da rendere le stagioni meno noiose e ridondanti, dando una ventata d’aria fresca alla routine di questa modalità, ma ripeto nel complesso un’ottima modalità.

Altra modalità succulenta è la Dynasty, in cui saremo il coach o il coordinator di un ateneo e potremo guidare il nostro team per ben 30 anni di carriera. Anche qui potremo scegliere l’archetipo che vorremmo tra: Talent Developer, Recruiter, Strategist, Tactician, Architect e Motivator, per entrare poi difatti nel mondo del college universitario a 360°. I menù si presentano verosimilmente come quelli visti nella Road to Glory, solamente che in questo caso potremo migliorare le abilità del nostro coach e dello staff, studiare i giocatori, allenare e migliorare le abilità dei propri ragazzi, gestire lo staff e i rapporti con i media.

EA SPORTS COLLEGE FOOTBALL 25

Molto interessante è l’aspetto di reclutamento dei giocatori provenienti dalle High School in cui si potranno spendere diversi punti denominati Hours, che equivalgono al tempo che potremo spendere per offrire una borsa di studio, una visita al nostro college, contattare i genitori e amici del giocatore, andare a casa del giocatore o mandare un messaggio diretto all’interessato per convincerlo a entrare nella nostra squadra. Anche in questo caso potremo sia giocare che simulare la partita, con la differenza che qui potremo giocare con tutta la squadra sia l’intera partita, sia solo i momenti salienti, d’attacco o solo di difesa. Durante la nostra carriera ovviamente avremo degli obiettivi da raggiungere che permetteranno al nostro coach di non venire licenziato mantenendo il posto di lavoro o addirittura proporci per un ateneo con più prestigio per puntare a diventare il nuovo Nick Saban.

Come per la Road to Glory, anche qui ho trovato un’ottima modalità, se non addirittura superiore, in cui spenderci tantissime ore, ben curata e soprattutto divertente. A chiudere troviamo le due modalità di training, in cui potersi allenare e imparare i comandi di gioco e quelle inerenti alle creazioni, in cui potremo creare o scaricare roster, nuove università, loghi e tanto altro, in modo da personalizzare la nostra lega a nostro piacimento. Parlando del gameplay, se a primo acchito il gioco può sembrare molto simile a Madden NFL 24, una volta scesi in campo la sensazione sarà ben diversa. Per esempio in attacco il tempismo è molto più fondamentale del gioco inerente alla massima lega, visto che molti giocatori non sono così bravi non essendo professionisti e bisogna sfruttare al meglio le abilità che i 134 playbook offrono in base al team scelto.

Lanciare la palla in aria o correre attraverso i blocchi in College Football 25 è assolutamente più divertente, soprattutto per la cura e la spettacolarità nei contrasti, addirittura migliorata nei confronti di Madden NFL 24. Inoltre ho trovato stupende le due novità inserite dal team di sviluppo: Stadium Pulse e la Wear and Tear, in cui la prima incrementerà il caos sugli spalti durante le partite tra università rivali rendendo impossibile sentire gli audible sulla linea di scrimmage e portando lo schermo a tremare, con il QB che si troverà in difficoltà nel leggere la difesa e a lanciare la palla. Il Wear and Tear invece offre una cura sulla simulazione dei danni subiti dai giocatori in partita, da tenere bene a mente visto che se trascuriamo un giocatore, quest’ultimo non solo rischierà l’infortunio, ma abbasserà la propria performance in campo.

EA SPORTS COLLEGE FOOTBALL 25

Cambiamenti anche per quanto riguarda sia la fase di kick iniziale, sia per i field goal, con una nuova barra, ma che può anche essere sostituita con quella presente in Madden per i meno avvezzi ai cambiamenti. Sul lato difensivo invece ho trovato molta più difficoltà, soprattutto utilizzando schemi come i blitz, a differenza della copertura a zona che garantisce una maggiore sicurezza, soprattutto perchè se si utilizzano team con rating molto distanti tra loro, si sente parecchio il distacco tra i vari giocatori, dove il team più forte potrebbe andare facilmente a segno anche con un solo lancio.

Parlando del comparto tecnico di EA SPORTS College Football 25, ho trovato il lavoro svolto da EA Orlando assolutamente ottimo, capace di migliorare le animazioni dei contrasti, blocchi, nei cambi di direzione dei giocatori e anche sulla percezione della forza/peso o fluidità di un giocatore in base al proprio fisico. Anche graficamente il titolo fa ottimamente il suo, con un pubblico migliorato sull’aspetto grafico (non più anonimo) e giocatori in cui si possono notare le gocce di sudore, i riflessi sui caschi e visori o allenatori, sideline e giocatori che gesticolano ed esultano diversamente ad ogni giocata e nel mini-schermo durante la selezione degli schemi. Su quest’aspetto il team di sviluppo ha sicuramente curato ottimamente ogni aspetto, come anche le entrate in campo dei vari team, sempre spettacolari e di cui molti identici alle storiche entrate dei vari atenei più famosi.

Certo, per via dei diritti mancano alcune entrate come quella meravigliosa di Virginia Tech sulle note di Enter the Sandman dei Metallica, ma ovviamente non si poteva pretendere di più a mio avviso. Il comparto sonoro invece l’ho trovato un po’ la croce e delizia di questo titolo, dove a livello di soundtrack risulta troppo ripetitiva con sole tracce strumentali prevalentemente fatta di tamburi ispirate alle varie bande scolastiche. Magari qualche traccia famosa non sarebbe guastata insomma. Invece finalmente varietà nella telecronaca, in cui svolgono bene il loro lavoro in cabina di commento e sul campo il team di ESPN formato da Chris Fowler, Kirk Herbstreit, Jesse Palmer, Rece Davis, Desmond Howard e Kevin Connors.

Infine parlando di bug, glitch et simili, devo dire che a parte qualcosina come qualche giocatore che trapassava le transenne tra il campo e gli spalti durante un’esultanza o che sprofondava nel terreno in qualche cutscene, il gioco non soffre particolarmente di problemi durante  la mia esperienza di gioco su PS5.

Una ventata d’aria fresca che mancava da troppo tempo

A conti fatti EA SPORT College Football 25 è un titolo che finalmente porta una boccata d’aria fresca al football videoludico, grazie ad un titolo capace di fare divertire i fan grazie alle sue ricche modalità e un parco creazioni immenso da fare sbizzarrire i fan più accaniti. Fin dai primi minuti pad alla mano, ho sentito subito l’impegno, la profusione e la passione messa in questo progetto da EA Orlando, che merita assolutamente ogni elogio per la cura nei dettagli e nel gameplay offerto.

Se siete fan di football e soprattutto affascinati dalle atmosfere sportive collegiali made in USA, vi consiglio assolutamente questo titolo, perché vi garantisco che sarà ben difficile staccarvi dalla tv. Con ben oltre le 4,5 milioni di copie vendute ed un prezzo praticamente da Tripla A, EA SPORTS College Football 25 è assolutamente un successo incredibile, ma il rischio è che a pagarne, vista l’uscita ravvicinata di Madden NFL 25 (sempre a cura del team di Orlando) avvenuta giorni fa, sia proprio il titolo main di EA SPORTS, che potrebbe doversi guardare le spalle dai suoi underdog se non riuscirà ad offrire qualcosa che non risulti la solita solfa.

EA SPORTS College Football 25 è disponibile su PlayStation 5 e Xbox Series X/S.

EA SPORTS College Football 25
EA SPORTS College Football 25
Pro
La modalità Dynasty è veramente superba
Comparto tecnico ottimo
Gameplay divertente e fluido
Contro
La modalità Road to Glory un po' troppo ripetitiva
Colonna sonora scarna
8.5
Voto