Elden Ring: Nightreign – Anteprima

ELDEN RING NIGHTREIGN

Ecco le prime impressioni sul nuovo titolo cooperativo di FromSoftware ambientato nel mondo di Elden Ring!

Presentato un po’ a sorpresa lo scorso Dicembre durante i The Game Awards 2024 spiazzando i fan di FromSoftware, Elden Ring Nightreign è un nuovo capitolo stand alone di Elden Ring pensato principalmente per il gioco in cooperativo. Una svolta inaspettata che ha sollevato più di un dubbio soprattutto per il suo gameplay, che partendo appunto dalla base di Elden Ring ne rielabora in chiave sfacciatamente arcade le sue dinamiche soulslike, puntando ad una formula più immediata per il tipo di esperienza di gruppo a cui ambisce.

In occasione del Network Test che si è tenuto nel fine settimana abbiamo avuto modo di prendere parte ad alcune delle sessioni online programmate e provare con mano Elden Ring Nightreign e farci un’idea più chiara di questa nuova visione di FromSoftware.

Nel voler rendere il gioco immediato ed accessibile a tutti, anche a chi è estraneo al mondo dei souls, FromSoftware ha scelto un approccio che va in direzione del più classico dei rogue-lite, creando delle build preconfezionate (4 quelle presenti in questa beta) lasciando al giocatore il compito di livellare e far crescere il proprio personaggio, in vista degli scontri con i vari boss.

Ci si interfaccia a Nightreign partendo proprio dalla scelta del personaggio, quello che più si confà al nostro stile di gioco e ai gusti personali. In questa versione dimostrativa era possibile provare metà di quello che sarà il cast finale scegliendo uno fra il Selvaggio, il classico personaggio bilanciato e tuttofare, il Guardiano più dedito alla difesa del gruppo, la Duchessa, veloce e letale nell’attaccare i nemici e la Reclusa, figura incentrata sull’uso degli incantesimi e incentrata sul supporto della squadra. Se bene o male i primi tre riescono ad equivalersi in termini di resa sul campo di battaglia, è proprio la Reclusa a mostrare uno sviluppo più tardivo e un gameplay ben più ostico rispetto agli altri membri del gruppo, vuoi per l’assenza di fiaschette curative o per l’uso spasmodico di “mana” per utilizzare le stregonerie, ripristinabile solo in alcuni punti precisi della mappa o alle grazie.

Ogni personaggio possiede inoltre un’abilità passiva unica, una mossa caratteristica che si ricarica nel tempo e un’arte suprema, anch’essa disponibile non appena l’apposito indicatore sarà attivo e che può essere usata in maniera strategica e a supporto del gruppo, ad esempio per curarlo, aumentarne momentaneamente la difesa o renderlo invisibile agli attacchi nemici.

Prima di partire per un nuovo viaggio è possibile impostare i Riti delle Reliquie, che ci permettono di impostare appunto alcune reliquie guadagnate nelle partite precedenti per migliorare aspetti e statistiche base del personaggio in maniera permanente.

Una volta effettuati i preparativi è possibile partire per l’unica mappa presente all’interno di questa versione dimostrativa, Limveld, una sorta di Limgrave rivisitata, scegliendo dove atterrare durante la fase di volo iniziale. Qua iniziano subito le prime novità “rivoluzionarie” nell’ecosistema di Elden Ring. Essendo appunto un’esperienza più frenetica ed arcade, in Nightreign non esistono danni da caduta e potremo muoverci per la mappa con una velocità mai vista prima (alla pari di quella di Torrente) saltando e scalando pareti senza intaccare minimamente la barra della stamina. Questo ci permette di muoverci con rapidità verso i vari obiettivi sulla mappa e di sfuggire alla Marea Notturna, una letale pioggia che consuma lentamente i nostri punti vita che, similarmente all’anello di Fortnite, si restringerà nel corso della partita andando non solo a scandire i ritmi del gioco ma a prepararci per lo scontro con il boss di turno.

Ogni sortita dura all’incirca 30/45 minuti a seconda di quanto tempo impiegheremo a livellare e a sconfiggere i vari nemici, e ogni gameplay è suddiviso in 3 giornate, dove nella conclusiva ci troveremo ad affrontare quello che è il Night Lord, ovvero il boss finale della mappa.

Il feeling è quello classico di Elden Ring, così come lo stile di combattimento o il feedback delle armi con tutte le loro abilità annesse, ma il tutto si svolge in maniera molto più immediata, quasi alla stregua di un hack’n’slash. Il fatto di trovarsi poi a collaborare con altre 2 persone obbliga necessariamente ad un minimo di comunicazione, anche solo attraverso gli strumenti offerti dal gioco (come la possibilità di segnalare un punto sulla mappa e confermare al gruppo l’intenzione di recarsi lì) per coordinarsi su determinate azioni. Rispetto alla formula cooperativa dei classici souls, qua in caso di morte non si verrà cacciati dalla partita ma avremo l’opportunità di poter essere rianimati (a suon di colpi) dai propri compagni così da scongiurare la morte. In caso contrario perderemo tutte le nostre rune e rinasceremo all’ultima Grazia visitata, con la possibilità di ritornare nel punto in cui siamo caduti e recuperare il bottino. In caso di una seconda morte improvvisa prima di aver recuperato i nostri averi, come da tradizione soulsiana, perderemo tutto rallentando lo sviluppo del nostro personaggio e riducendo così le possibilità di arrivare in fondo alla terza giornata ed affrontare il Night Lord.

Trattandosi di build preconfezionate il farming e la crescita sono gli aspetti focali di tutta l’esperienza. Ottenendo le rune necessarie sarà possibile salire di livello in maniera automatica, senza preoccuparsi di quale statistica migliorare. L’unica libertà che ci viene concessa è relativa a quale tipo di equip usare o quale aspetto migliorare (come ad esempio un incremento della resistenza o dei punti vita), con la possibilità di accedere anche alla forgia per aumentare la qualità dell’arma. Le armi disponibili abbracciano la quasi totalità di quelle disponibili in Elden Ring con i loot più rari e devastanti che richiederanno un determinato livello per poter essere equipaggiate ed usate, così come gli scudi e amuleti, gli altri dell’equipaggiamento su cui il giocatore ha piena libertà decisionale.

Una volta concluse le tre giornate si aprirà la strada verso il boss, nel nostro caso il Tricefalo, un gigantesco cerbero lupesco pronto a fare di noi brandelli di carne. Il combattimento di per sé è abbastanza divertente e strategico, e ancora una volta emerge la necessità di poter comunicare con i propri compagni, in particolar modo nell’uso delle Arti Supreme, evitando di lanciarle a vuoto o sprecarle. Purtroppo a causa di qualche problema di natura tecnica da parte di FromSoftware non è stato possibile sfruttare l’opzione delle password per creare partite privare con i propri amici, dovendoci affidare al matchmaking del gioco per trovare qualche compagno d’avventura. Già da ora sappiamo però che la versione finale di Elden Ring Nightreign non includerà il cross play, il che limiterà molto la possibilità di giocare con i propri amici, una mancanza che ad oggi appare abbastanza penalizzante.

Per quanto riguarda invece la componente grafica non ci sentiamo di valutare troppo nello specifico quanto offerto da questo closed test perché lo scopo era testarne gli aspetti legati al net code. Nonostante questo ci siamo fatti una prima idea di quello che sarà il gioco e data la sua natura che affonda le sue radici in Elden Ring, il riciclo di tanti elementi ed asset di Elden Ring (e non solo) appare come qualcosa di fisiologico e necessario. Quello che invece solleva più di un dubbio riguarda il livello di contenuti al lancio.

Al momento sappiamo che i Night Lord presenti saranno almeno 8, ognuno dei quali proporrà 2 varianti di mappa. Dato che Nightreign si propone come una deriva roguelite di Elden Ring ci aspettiamo una grande varietà di elementi randomici che possano rendere le varie partite sempre diverse e variegate. Un altro aspetto importante, del quale non conosciamo assolutamente nulla riguarda la roadmap dei futuri aggiornamenti e di come FromSoftware intende evolvere e supportare nel tempo Elden Ring Nightreign in modo da tenere sempre vivo l’interesse dei giocatori nel lungo periodo.

Nonostante la prova frugale, Elden Ring Nightreign ci ha convinto e incuriosito, e speriamo di poterlo riprovare con mano almeno un’altra volta prima del suo lancio, previsto per il 30 Maggio, perché siamo convinti che con questa nuova formula rogue-lite cooperativa FromSoftware abbia centrato il bersaglio, proponendo una visione alternativa e rinnovata di quello che è il loro cavallo di battaglia.

Elden Ring Nightreign sarà disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC dal prossimo 30 Maggio.