Empire of the Ants – La Recensione

Empire of the Ants

Empire of the Ants è un titolo audace, stupendo da vedere e con meccaniche di gioco uniche e originali. Un mondo enorme nella sua piccolezza che va esplorato in ogni angolo, ma che nasconde anche tante insidie.

Empire of the Ants, in arrivo il 7 novembre, è la perfetta rappresentazione di come anche qualcosa di molto piccolo, può realizzare qualcosa di enorme se ci sono le giuste idee, la collaborazione e si uniscono efficacemente le forze. Sviluppato in Francia in soli tre anni da un piccolo team di sviluppatori appassionati, Tower Five Studio e Microïds, Empire of the Ants si propone come un titolo audace, sia come gameplay che come grafica, capace di dare una nuova e originale marcia al genere strategico.

Si tratta, in realtà, di un’avventura strategica RTS ambientata nel regno degli insetti in cui il giocatore è al comando di un esercito di formiche da usare per esplorare, espandere il territorio e raccogliere le risorse in un mondo tendente al fotorealismo. La sua vastità è data dalle nostre ridotte dimensioni, ma la sua realizzazione e funzionalità sembra essere un paragone perfetto con lo studio di sviluppo.

Un RTS di avventura con una storia divertente, ma con degli insetti

La storia è basata sui romanzi di Bernard Werber ed è la riproposizione in chiave rivisitata dell’omonimo titolo del 2000 sviluppato sempre da Microïds. Non immaginatevi, però, un Age of Empires o simili dove al posto di imperi storici avrete imperi di insetti, Empire of the Ants vi mette nei panni di una formica comune, esattamente la formica numero 103.683, alle prese con la gestione di una colonia nel cuore di un bosco e con il tentativo di comprendere il mondo al di sopra di quello degli insetti.

Nei panni della formica protagonista, diventerete uno degli elementi più importanti della colonia, grazie alla mobilità e alle abilità crescenti come comandante di un vero e proprio esercito. Aiutando la Regina Formica a espandere la popolazione, dovrete confrontarvi con colonie rivali pronte a reclamare le vostre risorse.

La trama principale della campagna non è particolarmente profonda e dura intorno alle 20-25 ore e si concentra sulle attività quotidiane tipiche delle formiche con qualche aggiunta “fantastica” come comandare coleotteri in battaglia. La narrazione è solo un modo per introdurre le caratteristiche principali del titolo creando un approccio più coinvolgente e procede in modo che abbia senso per divertire noi umani.

La bellezza di esplorare la natura

Rispetto al titolo del 2000 dallo stile strategico più classico, questo nuovo tentativo combina una narrazione d’avventura con azione strategica a terra dove con una visuale in terza persona anche molto ravvicinata e dettagliata, dovrete comandare un esercito, esplorare l’ambiente, costruire e migliorare il vostro “regno” ed espandere il vostro impero assaltando le fazioni nemiche o allacciando rapporti di collaborazione. Anche se giocare nei panni di una formica potrebbe sembrare monotono, il gioco inserisce questa caratteristica in modo accattivante, sfruttando l’enormità del mondo circostante.

L’esplorazione in Empire of the Ants sorprende anche con i suoi dialoghi, specialmente vicino ai nidi principali. Oltre ai comandi della regina, capita di sentire un’altra formica parlare delle sue esperienze o un coleottero tentare di comunicare, anche se con fatica. Inoltre potrete osservare altri insetti o animali che popolano l’enorme piccolo mondo e questi verranno inseriti in una sorta di bestiario per aumentare il potere dell’esplorazione.

Infatti, oltre a comandare altri insetti, potete esplorare liberamente la zona intorno alla colonia e interagire con le altre formiche, che sono identificate tramite numeri di matricola e dialoghi curiosamente simili a quelli umani.

Nei panni della formica, potete esplorare ogni angolo con non sempre in maniera agile, ma con grande facilità grazie a comandi intuitivi che vi permettono di muovervi e interagire liberamente. I programmatori di Tower Five hanno puntato a un realismo quasi assoluto, fino a curare movimenti come i piccoli salti delle formiche, che si avvicinano a come avviene nella realtà anche se leggermente esagerati e accentuati per motivi di gameplay e di level design.

Tra le chicche che confermano questa grande cura, vi è il movimento vicino a elementi di piccole dimensioni come un tronco o un sasso. Questo, infatti, non si limita unicamente alle superfici piane, ma si può camminare su qualsiasi superficie, proprio come un insetto vero. Questo tipo di movimento rende Empire of the Ants un’esperienza del tutto nuova, come una versione “naturalistica” di un qualsiasi gioco d’avventura.

Dal punto di vista della formica, il bosco sembra alieno, con alberi imponenti e vegetazione gigantesca, e oggetti abbandonati, come un pallone da calcio, che sembrano artefatti di un altro mondo. Questo focus sulla prospettiva della formica rende il gioco avvincente e crea uno sfondo intrigante per gli elementi strategici.

L’esperienza sarebbe perfetta se non fosse per alcuni problemi di ritmo narrativo e il fatto che spostarsi può diventare davvero fastidioso se, come avviene in natura, il paesaggio è disseminato di ostacoli. Come detto prima, infatti, camminerete su tutto, ma proprio su ogni cosa vi capiti davanti. Capite bene come raggiungere un punto B da un punto A non sia assolutamente semplice anche se il tratto di strada potrebbe sembrare breve e lineare.

Vivere le battaglie dall’interno

L’aspetto più intrigante di Empire of the Ants è quello di guidare un vero e proprio esercito di formiche e la gestione del formicaio. Le sezioni strategiche del gioco permettono di stare al fianco delle formiche, guidandole per raccogliere risorse o sconfiggere i nemici. Con unità diverse, come guerrieri, tiratori e lavoratori, dovrete bilanciare i ruoli e le posizioni per superare le sfide. Come avviene nei più famosi RTS, avrete la possibilità di gestire ogni singolo aspetto della lotta come per esempio posizionare le unità tiratrici per l’attacco a distanza, mentre i guerrieri si gettavano nella mischia. Vedere gli sciami di formiche andare in guerra è davvero incredibile, come una sorta di documentario del National Geographic. Stringere “alleanze” con altri insetti per rafforzare l’esercito consente di variare le strategie a proprio piacimento e in un modo totalmente inaspettato per un titolo del genere.

Ci sono quattro tipi di unità generali: guerrieri, tiratori, lavoratori e afidi, con unità speciali come i coleotteri che occupano ruoli più specializzati. I primi tre tipi seguono una relazione “sasso-carta-forbici”: i lavoratori battono i tiratori, i tiratori battono i guerrieri e i guerrieri battono i lavoratori. Le unità possono anche essere potenziate per livelli più forti usando risorse e strutture tecnologiche. Questi vantaggi sono utili in situazioni difficili, soprattutto quando si è a corto di difensori, ma dove il gioco brilla maggiormente è durante le battaglie per catturare basi nemiche.

Difendere le basi periferiche mentre legioni di formiche attaccano i nidi nemici è estremamente soddisfacente, anche grazie alle animazioni di combattimento aggiunte dai creatori, che includono scene esilaranti in cui le formiche guerriere lanciano i nemici in aria. Tuttavia, arrivare a questi scontri richiede pazienza.

Ogni legione impiega alcuni secondi per generarsi, ma ci vuole comunque tempo perché cresca in numero sufficiente per essere utile. All’inizio di ogni missione è probabile che voi non abbiate abbastanza risorse per generare una legione attiva, quindi finirete per aspettare qualche secondo di troppo prima di mobilitarvi.

A differenza, però, degli RTS puri, potete esercitare un controllo preciso solo se le unità sono a una certa distanza da voi. Anche la gestione delle basi deve essere fatta da vicino, a breve distanza fisica dai nidi. Poi, a differenza di altri RTS in cui gli edifici di produzione possono creare unità continuamente se avete abbastanza risorse, Empire of the Ants combina basi e strutture di produzione in uno solo, permettendo a ciascuno di supportare una sola legione o unità di formiche alla volta.

Per esempio, se avete due nidi, potete controllare fino a due legioni contemporaneamente. Questo significa che non potete accumulare unità e mandarle magari in attacchi suicidi ogni volta che avete risorse sufficienti. Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare è la stagionalità. Vi capiterà di avviare battaglie in estate e in primavera, ma anche in inverno e autunno con piogge e nevicate che, come ben sapete, non aiutano la sopravvivenza delle povere formiche perché le indeboliscono e le portano alla morte, oltre a diminuire la disponibilità di risorse.

Conclusioni

Empire of the Ants è un RTS che colpisce per il suo focus sull’esplorazione di un mondo piccolo e strano e sulla comunità delle formiche che lo popola. L’esperienza di comandare un esercito di formiche contro forze nemiche è stata coinvolgente e divertente, anche perché va fatto necessariamente da vicino e quindi si partecipa attivamente agli scontri e agli sviluppi. Questa combinazione di elementi d’avventura e strategia garantisce un’esperienza davvero particolare, che ci fa vedere il mondo da un punto di vista inaspettato e affascinante. Essere così piccoli comporta alcuni problemi di navigazione e qualche scelta di level design poco attenta (per esempio correre o saltare potrebbe portarvi fuori traiettoria sulle superfici irregolari). Nonostante ciò consigliamo a tutti di vivere questa fantastica avventura.

Empire of the Ants sarà disponibile dal 7 novembre su console e PC.

Empire of the Ants
Empire of the Ants
Pro
Storia semplice, ma coinvolgente e divertente
Battaglie epiche
Graficamente maestoso
Contro
I movimenti non sono sempre perfetti e precisi
Alcune azioni richiedono parecchio tempo
8.5
Voto