In un periodo storico dove sono più le notizie false che quelle vere, Fake News è un toccasana per svegliare le menti meno attente.
Si parla di notizie false da anni se non addirittura da secoli. Fin dall’antichità, infatti, si pubblicavano false notizie per screditare nemici politici o oratori influenti. In passato, però, era molto più complesso diffondere false informazioni sia per limitati mezzi che per elevati costi. Con l’avvento del Web tutto ciò è diventato facilissimo con una risonanza mai vista prima. Tutti adesso possono accedere a qualunque mezzo di informazione e i meno avvezzi a questo mondo faticano a distinguere la verità dalle fake news.
Il sociologo Gérald Bronner è però ottimista e con l’aiuto del disegnatore Krassinsky ci spiega come possiamo smontare facilmente i meccanismi della manipolazione e non lasciarci ingannare dalle scorrette interpretazione della realtà. Sto infatti parlando del graphic novel Fake News che oggi vi recensirò.
Fake News fa parte di una collana, al momento composta solo da due volumi (Fake News e Tatuaggi), dal nome di Pensare a fumetti. Questa non è altro che una funzionale fusione tra braccio e mente: quest’ultima è di un esperto, il braccio è di un illustratore che si uniscono per raccontare attraverso il fumetto temi di attualità permettendo a chi legge sia di godere di una storia intrigante sia di informarlo e attenzionarlo sulla realtà dei fatti, così da aiutarlo a farsi un’opinione personale seria e forte.
Sia Fake News che Tatuaggi rappresentano l’eccellenza fumettistica francese che è arrivata a noi grazie ad Edizioni Sonda, una relativamente giovane casa editrice milanese che ha deciso di iniziare questo progetto ponendo come obbiettivo un pubblico giovanile. Dopotutto il fumetto rappresenta un veloce e semplice modo per insegnare ai più giovani (e non solo) a filtrare la valanga di informazioni da cui sono bombardati ogni giorno (Tatuaggi invece ripercorre la storia di questa pratica e ne sottolinea il suo significato).
In Fake News si racconta come le notizie false, col tempo, siano diventate un meccanismo elaborato e contorto di menzogne che plasma la realtà dandole la forma che più preferisce affondando i suoi artigli nelle paure più forti dell’essere umano. Oggi queste fake news, come spiegano anche Massimo Polidoro e Paolo Attivissimo nelle loro introduzioni, vengono diffuse talmente velocemente e facilmente da provocare conseguenze gravissime e irreversibili poiché trasformano il panico e le paure recondite in armi in grado di sottomettere la ragione e la razionalità.
È proprio in questo aspetto che Fake News mostra la parte più sconvolgente grazie al protagonista Achille e il suo amico “credulone”. Grazie ai loro dialoghi si mette sotto i riflettori il modo in cui agiscono le notizie false, sfaldando qualche leggenda metropolitana e allo stesso tempo mostrando l’effetto che la loro influenza ha avuto su di noi creando una sorta di scudo che alla lunga è diventato il modo di vedere la realtà. Questo scudo, però, col tempo è destinato a diventare un filtro a causa di contraddizione e desiderio di conferme che provoca. In questo Bronner è molto abile perché fornisce anche gli strumenti utili a rafforzare il nostro filtro e permettono di aprire l’occhio della ragione così da impedire alla paura di prendere il sopravvento.
L’argomento, inutile negarlo, è complesso ma nonostante questo il duo Bronner – Krassinsky è riuscito ad alleggerirlo e a renderlo alla portata di mano di chiunque. Lo ha reso concreto e funzionale grazie ad esempi tanto banali quanto utili e ad ogni pagina il lettore si troverà a ragionare e a far suoi dei concetti utili a coloro i quali ancora non hanno ben assimilato la macchina fabbrica menzogne. Ovviamente questo fumetto non risolve il problema, ma fa fronte comune insieme a coloro i quali lo combattono giornalmente e se in voi ci sarà anche un piccolo tentennamento nel momento della lettura, vorrà dire che Fake News ha svolto efficacemente il suo lavoro.
Questa opera ha, però, un punto di forza che altre non hanno: i disegni. Trattandosi di un fumetto, infatti, gli argomenti vengono trattati con più immediatezza e gli esempi hanno dei disegni che provano quanto scritto nelle nuvolette. Le tavole sono taglienti e caratterizzate dalla presenza di disegni dalle linee decise, marcate e affilate che non nascondono nulla, ma anzi accentuano ancora di più l’importanza dei messaggi che questo fumetto vuole divulgare. Fake News fa un ampio uso della sintesi visiva con un sapiente uso della tavola dei colori con alcuni un po’ acidi grazie ai quali ci sembra di vedere tutto filtrato attraverso la ragione. Il disegno, quindi, riesce a rendere il più semplice possibile un discorso tanto impegnativo e grazie ad un linguaggio immediato rende tutto evidente come se stessimo puntando i riflettori proprio sull’argomento di cui si vuole discutere.
Fake News, così come l’intera collana Pensare a fumetti, è un progetto molto interessante che spinge il lettore a cercare la verità più a fondo della superficie e a fare molte ricerche prima di sbandierare in giro di aver scoperto quella che di fatto è l’ennesima sciocchezza letta sul Web. Aiuta quindi a diventare lettori più attenti e consapevoli del fatto che non tutto quello che si trova su internet è oro colato, ma spesso non è altro che un mezzo per raggiungere un oscuro scopo. La semplicità con cui tutto ciò è spiegato lo rende un fumetto davvero gradevole. Ringrazio Edizioni Sonda per avermi dato la possibilità di leggere questo graphic novel e vi lascio il link di acquisto.