Final Vendetta, La Recensione

Bitmap Bureau e Numskull Games riportano in vita uno storico beat 'em up di Konami

Final Vendetta

Final Vendetta: il “sequel” dello storico Vendetta di Konami torna dopo 30 anni in un classico beat ’em up

Quando si parla di beat ’em up, vengono subito in mente i cabinati e gli anni ’80/’90, ma nell’ultimo periodo grazie a diverse software house, questo genere di giochi si è rivitalizzato andando a rispolverare vecchie glorie che son tornate oggi alla ribalta. Tra quest’ultimi, troviamo anche Final Vendetta, sequel di “Vendetta”, uscito nel 1989 e targato Konami, che Bitmap Bureau ha deciso di riportare a distanza di 31 anni su console e PC.

Essendo appassionato di questo genere e cresciuto con il SEGA Mega Drive, la mia curiosità attorno a questo titolo era veramente tanta. Inoltre avendo giocato e amato non solo Vendetta, ma anche Crime Fighters (suo prequel), non vedevo l’ora di provare questo titolo, che grazie a Numskull Games ho giocato su PlayStation 4 Pro. Preparatevi a tornare indietro nel tempo, perchè qui di seguito, vi racconto la mia esperienza con Final Vendetta!

Una volta entrati nel menù, la prima cosa che consiglio di andare a visualizzare è sicuramente il Tutorial, dove delle rapide animazioni stile cabinato con tanto di joystick, vi insegnerà i semplici comandi di gioco. Per quanto riguarda proprio il gameplay, ogni personaggio potrà disporre di un attacco combo, di un calcio, un pugno speciale, di una presa e di una mossa super speciale. Inoltre, i tre combattenti saranno anche in grado di saltare, correre, schivare e per la prima volta anche di parare quasi tutti i colpi avversari. La mossa speciale, proprio come i classici picchiaduro a scorrimento, sarà la mossa ad ampio raggio, da utilizzare in extremis per salvarci da folti gruppi, visto che ad ogni utilizzo ci verranno levati una quantità di life points dalla barra vitale.

Ad ogni modo, se la vostra vita calerà per le troppe botte subite, non disperate, perché durante gli stage sarà possibile rigenerare i vostri life points grazie a del cibo che troveremo a terra o nelle casse. Tornando a parlare del menù principale, il secondo passo che consiglio invece è quello di entrare nel menù delle opzioni e scegliere una delle difficoltà tra Casuale (sarebbe la modalità più facile), Facile o Difficile, dove ognuna di esse ci darà modo di iniziare l’avventura con diverse vite e una quantità di nemici in base alla sfida scelta. Tra l’altro tra le varie opzioni disponibili, per i più “old school” ci sarà anche la scelta di utilizzare un filtro chiamato “Effetto catodico”, per avere proprio come ai bei vecchi tempi, un effetto simile alla tv che da piccoli ci accompagnava pomeriggi interi in questi giochi.

Versione testata su PlayStation 4 Pro

Genere
Beat em'up
Modalità
Single player, Co-op locale
Sviluppato da
Bitmap Bureau
Editore
Numskull Games
Piattaforme
Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows, Linux, Xbox Series X/S, PlayStation 5 e Classic Mac OS
Versione testata su
PlayStation 4 Pro
Il nostro Punteggio
5.5
Parlando delle modalità (tutte giocabili in singolo o co-op locale), sicuramente il titolo di Bitmap Bureau si esprime al meglio nell’Arcade Mode. Composto da sette rapidi livelli a scorrimento e tutti accompagnati da una Boss Stage finale, dopo aver scelto uno dei tre protagonisti (tutti con peculiarità e stili di lotta differenti), saremo finalmente pronti a fare a cazzotti. In Final Vendetta, troveremo la famigerata banda “Syndic8”, che sta lentamente prendendo il possesso totale della capitale e con i membri del clan criminale che arrivano anche a rapire la sorella minore di Claire Sparks, Juliette. Accompagnata dall’ex lottatore professionista Miller T. Williams e il combattente di strada Duke Sancho, i tre, dovranno farsi strada nei quarteri di Londra per salvare Juliette e sventare il diabolico piano dei Syndic8.

Il nostro compito sarà quello di terminare i sette stage prima di esaurire del tutto le nostre vite (che saranno distribuite in base alla difficoltà scelta), che in tal caso avvenisse ci porterà inesorabilmente al game over. Inoltre portando a termine l’Arcade Mode, in base al personaggio che avremo scelto, potremo sbloccare anche le altre modalità di gioco e la difficoltà Ultra Difficile. Una volta sbloccate, nel menù saranno disponibili sia la modalità Sopravvivenza, sia Corsa al Boss, dove nella prima ci toccherà sopravvivere a diverse orde di nemici per puntare al record migliore, mentre nella seconda ci troveremo di fronte ad una sfida sequenziale contro i vari boss del gioco, ma il tutto con una sola vita disponibile. Ad aggiungersi troviamo anche l’Allenamento, in cui testare le mosse dei nostri personaggi e la modalità Sfida, in cui potremo sfidarci in un 1vs1 contro i nostri amici.

Comparto grafico e sonoro

Ahimè, qui arriviamo ai veri problemi di questo titolo, perché il gioco sviluppato da Bitmap Bureau soffre inesorabilmente di tanti problemi. Il primo è che il gioco non presenta alcun miglioramento grafico dal titolo uscito nel 1989, presentando animazioni poco curate e una grafica in pixel art veramente troppo datata per un titolo “sequel” uscito nel 2022. Per fare un esempio, basterebbe citare titoli dello stesso genere, riproposti da DotEmu, come Street of Rage 4, Windjammers 2 o il recentissimo Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge. In questi casi, la software house non solo ha celebrato questi iconici titoli del passato riproponendoli con dei sequel che seguissero le orme dei suoi predecessori, ma ne è andata anche a migliorare il gameplay, grafica e art design delle cutscene in maniera minuziosa.

In Final Vendetta, sfortunatamente non troviamo nulla di tutto questo, ma invece troviamo un titolo che sembra essere uscito nel 1990 e copiato e incollato su console di quest’epoca. Difatti gli asset e gli sprites sono gli stessi medesimi di Vendetta e Violent Storm, con i personaggi principali che cambiano solo nomi, ma con le medesime abilità e tecniche di combattimento. Poco ispirati, anche i cattivi del gioco, dove in questo caso sono stati cambiati leggermente, ma che ho trovato nettamente più interessanti e cool sia in Crime of Fighters che in Vendetta, dove offrivano più varietà e soprattutto “personalità”.

Ad aggiungersi alle note stonate del gioco, c’è anche la difficoltà proposta da Bitmap Bureau, che al day one era veramente troppo hardcore e poco accessibile (ma qui ci torneremo a breve), ed un gameplay poco reattivo e talvota troppo statico e ripetitivo. Sulla difficoltà però voglio spezzare una lancia a favore del team inglese, che dopo le varie critiche si è messa subito al lavoro per sistemare soprattutto i diversi “problemi” inerenti alla sua accessibilità. Difatti la software house, con la nuova patch ha aggiunto una modalità più semplice con i continue, armi più resistenti, migliorato varie combo e aggiunto il Level Select, per scegliere fin dall’inizio da che stage partire. Ovviamente tutte queste migliorie, non sono cose che possono cambiare drasticamente questo titolo, ma posso garantire che con questi fix, almeno hanno migliorato qualcosina rendendo il gioco molto più accessibile ai giocatori.

Parlando invece della lore, incappiamo nuovamente nello stesso problema nevralgico di quest’opera, perchè nonostante sia alquanto inesistente, rimane praticamente la stessa di Vendetta, con il rapimento della sorella di uno degli eroi e gli eroi che vanno a salvarla. Un copia e incolla, che a mio avviso lascia ben poco al giocatore e dove Bitmap Bureau poteva sforzarsi un pochino di più, soprattutto per un finale che a mio avviso lascia veramente l’amaro in bocca. In chiusura per il lato tecnico, parlando del comparto sonoro, sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’ottima colonna sonora del gioco, punto forte di questo titolo. Una soundtrack che grazie ai brani esclusivi degli Utah Saints, Featurecast e Krafty Kuts ho trovato molto coinvolgente, ben ritmata e completamente adatta ad un titolo beat ’em up.

A mio avviso il più grande problema di Final Vendetta è aver presentato questo gioco come un sequel del suo predecessore, quando alla fine invece si è rivelato più un remake 1:1 dei vecchi titoli di Konami, ma senza offrire nulla di più che un titolo del genere già non offrisse in passato. Inoltre a causa della scarsa durata di 30 minuti/1 ora dell’Arcade Mode, e con le altre quattro modalità che offrono relativamente ben poco, questo titolo soffre troppo della sua ripetitività, che possono portare il giocatore a stufarsi ben presto. A non aiutare troviamo anche il prezzo (rivisto) a 24,99 euro, che a mio avviso sono un pochino troppi per il prodotto finale offerto.

A conti fatti questa volta l’amarcord sfortunatamente non ha funzionato, ed è un peccato, perchè da amante di Crime Fighters, Vendetta e generalmente di quasi tutti i beat ’em up, mi aspettavo molto di più da questo titolo. Sicuramente l’uscita, praticamente in concomitanza con TMNT: Shredder’s Revenge, non ha aiutato il titolo edito da Numskull Games, che ha accusato molto il paragone tecnico con il gioco di Tribute Games. Il mio consiglio, se siete amanti dei beat ’em up old school dai tratti rudi e molto grezzi, allora è quello di dare un’opportunità a questo gioco. Se invece cercate novità ed un’qualcosa di più simile ai beat ’em up di nuova generazione, questo titolo allora non farà proprio al caso vostro. In sostanza, un vero grande peccato, perché osando un pochino di più e senza fossilizzarsi troppo con il passato, questo titolo poteva regalare molto, ma molto di più.

Vi ricordiamo che Final Vendetta è disponibile su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows, Linux, Xbox Series X/S, PlayStation 5 e Classic Mac OS.

Final Vendetta
Final Vendetta
Pro
La nuova patch aggiunge qualcosina in più
Ottima Sountrack
Più accessibile in confronto al day one
Contro
Comparto grafico e gameplay poco curato
Ancorato troppo al passato
Soffre di tanta ripetitività
5.5
Voto