Forgotten Waters – La Recensione

Siete pronti ad intraprende le avventure in alto mare?

Tanti elementi di gioco, ma pure un’applicazione per smartphone. Questo è l’innovativo concept di Forgotten Waters

Il mondo dei pirati ha sempre affascinato intere generazioni. Dai libri ai film, dai videogiochi alla musica, ogni medium ha cercato di mostrare pregi e difetti di un universo tanto misterioso quanto intrigante. Il mondo piratesco adesso giunge anche nei giochi da tavolo, ma in una veste del tutto nuova grazie ad un approccio a metà tra la tradizione e la modernità. Stiamo parlando di Forgotten Waters, gioco ideato da Isaac Vega, J. Arthur Ellis e Mr. Bistro e distribuito in Italia grazie ad Asmodee.

In Forgotten Waters i giocatori prendono parte ad un viaggio ricco di avventure a bordo di una ciurma di pirati. La modernità si ha attraverso l’applicazione web che funge da capitano digitale. Tutti i giocatori, da 3 a 7 di età superiore ai 14 anni, devono lavorare insieme per il bene della compagnia senza però dimenticare che sotto sotto sono tutti alla ricerca costante della personale gloria. Siete pronti ad intraprendere il rischioso viaggio? Ecco a voi la nostra recensione.

Forgotten Waters: unboxing e analisi degli elementi di gioco

Prima di iniziare a descrivere le meccaniche di gioco, dobbiamo aprire una parentesi riguardante la ricca e curata confezione di vendita. La scatola è realizzata in cartone spesso che dona una buona robustezza, ma le dimensioni sono tutt’altro che compatte dato che gli elementi di gioco sono molto numerosi. La stampa è accattivante, molto curata e colorata con effetti lucidi che risaltano il titolo e i personaggi, ma purtroppo non presenta una telatura e quindi non garantisce l’impermeabilità e una forte resistenza contro gli urti.

Una volta aperta la scatola, saltano subito agli occhi tutti gli elementi di gioco. Questi sono: 1 tabellone di gioco, 1 libro delle storie con rilegatura ad anelli, 7 dadi a 12 facce, 1 plancia nostromo, 1 plancia primo ufficiale, 1 plancia bottaio, 1 plancia cannoniere, 1 plancia quartiermastro, 1 plancia vedetta, 1 blocchetto degli appunti dello scriba, 1 blocchetto di schede giocatore, 89 carte tesoro, 10 carte obiettivo, 96 carte storia, 7 carte forziere del tesoro, 5 indicatori di luogo, 2 carte regole speciali, 8 segnalini cannone, 25 segnalini ritiro, 20 segnalini disgrazia, 9 segnalini lucchetto, 15 segnalini evento delle stelle, 20 segnalini luogo speciale, 30 segnalini navigazione, 5 segnalini minaccia, 1 segnalino scafo, 1 segnalino provviste, 1 segnalino equipaggio, 1 segnalino malcontento, 7 segnalini giocatore, 7 standees giocatore, 1 standee nave, 8 piedistalli e il Regolamento del Gioco.

Tutti gli elementi di gioco, ad eccezione degli standees, dei dadi e delle carte, sono realizzati in cartoncino spesso di grande qualità, robustezza e ottimo intaglio. Gli standees e i dadi sono di plastica e le carte sono realizzate in cartoncino doppio per una maggiore robustezza anche durante il mescolamento. Bella l’idea di realizzare il libro delle storie con una rilegatura ad anelli, un po’ meno il fatto la decisione di inserire solo tre sacchettini di plastica richiudibili limitati alla protezione delle carte e degli elementi in plastica. Tutti i segnalini, quindi, a meno che non si acquistino separatamente dei sacchettini, saranno costretti a girovagare per la scatola di gioco.

Meccaniche di gioco a metà tra analogico e digitale

Analizzato il contenuto di Forgotten Waters, possiamo passare adesso alle meccaniche di gioco. Innanzitutto bisogna scaricare e accedere alla web-app del gioco e scegliere uno scenario da giocare. Il gioco non prevede una campagna quindi si consiglia di partire dal primo per poi scegliere liberamente e casualmente nelle successive partite. A questo punto bisogna posizionare il quaderno dei luoghi al centro del tavolo in modo che possa restare aperto e alla portata di tutti i giocatori, sarà poi l’applicazione ad indicare in quale pagina bisognerà andare.

All’interno di questo libro sono riportate, tra i vari dettagli, anche le azioni a disposizione dei singoli giocatori. Accanto ad esso va posizionato il tabellone, con le navi e i segnalini inerenti ai luoghi posti sopra. Fatto questo, vanno mescolate le carte tesoro per formare l’apposito mazzo e bisogna posizionare tutti i vari segnalini a disposizione e dare ad ogni giocatore una penna (o meglio una matita) e il relativo foglio del personaggio, dove scriverà il nome che vuole avere nel corso della partita e il ruolo a scelta tra i setti a disposizione (se si gioca in meno di sette giocatori, qualcuno avrà più ruoli). Questi sono: scrivano, timoniere, primo ufficiale, nostromo, bottaio, cannoniere e vedetta. La disposizione dei materiali specifici per compiere l’applicazione saranno indicati dall’applicazione proprio in base alla storia scelta.

A questo punto può iniziare la partita a Forgotten Waters che ha una durata media compresa tra le 2 e le 4 ore. Sì, avete letto bene, non stiamo parlando di un gioco veloce, ma è possibile salvare la partita e riprenderla successivamente. Infatti Forgotten Waters dura un numero imprecisato di round ognuno dei quali, comunque, si divide in tre fasi ben precise:

  • Pianificazione: durante questa fase i giocatori devono scegliere le azioni da seguire in un limitato arco di tempo. All’inizio della fase il timoniere, infatti, avvia il timer nell’applicazione e in ordine di infamia (indicato dai relativi segnalini personaggio) ogni pirata deve scegliere un’azione mettendo la propria figura in uno spazio azione disponibile. Se il tempo dovesse finire prime che tutti abbiano scelto la propria azione, si avanza di una posizione il segnalino del giocatore privo di azione e si fa terminare la scelta a chi è rimasto indietro e si aumenta il malcontento all’interno della nave.
  • Azioni: le scelte fatte in precedenza, vengono risolte seguendo l’ordine scritto nel libro e variano in base al tipo di scenario scelto. Gli effetti possono essere molto diversi: si può chiedere di effettuare una prova di abilità come esplorazione, pesca, navigazione e quant’altro tirando un dato e verificandone le conseguenze, si può muovere la nave in punti predefiniti, compiere attacchi, guadagnare tesori e tanto altro ancora. In base alla buona riuscita delle azioni, i personaggi aumenteranno il loro “livello”, gestito con una sorta di albero a forma di costellazione (ogni pirata ne avrà una) e potenziando le sue abilità.
  • Fine round: in questa fase si devono seguire le azioni da compiere per lo specifico scenario dove si trovano i giocatori. Può anche succedere che si debba voltare pagina e viaggiare verso una nuova destinazione.

La partita può terminare in quattro modi:

  • Affogare se il livello della nave raggiunge lo zero e quindi tutti muoiono e perdono la partita
  • Ammutinamento se il malcontento supera il livello di coesione e quindi tutti perdono la partita
  • Si verifica anche l’ultimo evento incluso nelle minacce e allora si perde anche in questo caso
  • L’unico modo per vincere è raggiungere gli obiettivi indicati, concludere lo scenario con successo e i pirati che hanno almeno completato quattro eventi costellazione potranno aggiudicarsi la vittoria. A questo punto si può girare la scheda e leggere l’esito della partita per il singolo pirata: triste (fino a tre obiettivi), allegro (quattro), leggendario (cinque obiettivi).

In conclusione…

Forgotten Waters è quindi un gioco davvero ben costruito. L’accoppiata tradizione e modernità con l’applicazione è stata una trovata molto intelligente e innovativa. L’innovazione è presente anche nell’anima del gioco che nasce come un party game e si sviluppa in un gioco molto più ramificato e strategico. Il downtime è molto limitato anche grazie alla grande interazione tra i giocatori, ma la durata compresa tra le due e le quattro ore potrebbe allontanare i neofiti dei giochi da tavolo (anche se è presente la possibilità di salvare la partita e riprenderla successivamente). Il gioco, infatti, è un semi-cooperativo che rispetto ad un gioco completamente cooperativo pone un senso di sfida che garantisce un certo ragionamento logico e attenzione alle varie azioni e quindi non permette mai di annoiarsi.

L’ambientazione è, infine, meravigliosa e incredibilmente immersiva anche grazie alla presenza dell’applicazione e del libro degli scenari. Insomma, un gioco veramente completo e incredibile che garantisce anche una certa rigiocabilità e aleatorietà. Non è difficile da imparare, ma consigliamo di rispettare l’età indicata per comprendere meglio tutte le meccaniche di gioco. Se non fosse per alcune piccole mancanze tra i comunque numerosi elementi di gioco, sarebbe a tutti gli effetti un gioco assolutamente perfetto.

Forgotten Waters
Forgotten Waters è un gioco molto interessante sotto ogni punto di vista. Dalla natura di party game, si trasforma in un semi-collaborativo dove l'interazione e la giusta strategia possono portare alla vittoria. La libertà di azione è tanta così come l'immersività e la combinazione analogico e digitale è stata un'idea davvero geniale. Le uniche pecche, tra cui una molto soggettiva, sono la mancanza di sacchettini protettivi e la durata del gioco forse troppo elevata.
Pro
Grande immersività e interazione tra i giocatori
Tanti elementi di gioco ben realizzati
L'accoppiata analogico e digitale è una chicca davvero interessante
Contro
Durata del gioco forse troppo alta (ma c'è la possibilità di salvataggio)
Mancanza di sacchettini protettivi per i segnalini di cartone
9.5
Voto
Acquistalo ora