FRONT MISSION 3 Remake – La Recensione

FRONT MISSION 3 Remake

Torna dopo 25 anni di attesa FRONT MISSION 3, con un ramake disponibile su Nintendo Switch.

Annunciato anni fa, il progetto di riportare in vita la serie di FRONT MISSION con dei remake dedicati arriva finalmente al terzo capitolo, il più amato e atteso tra quelli firmati da (all’epoca) SquareSoft e uno dei capisaldi del genere strategico a turni. Gran parte del suo successo si deve al fatto che FRONT MISSION 3 fu il primo episodio della saga a giungere in Occidente, in un periodo particolarmente fortunato per i JRPG in tutte le sue declinazioni.

Dopo due riedizioni ben confezionate dei primi capitoli ad opera di Forever Entertainment e MegaPixel Studio (già autori dei remake di Panzer Dragoon e The House of the Dead), tocca ora a FRONT MISSION 3 Remake, che torna in chiave moderna sbarcando su Nintendo Switch.

Come se la sarà cavata questa nuova versione targata 2025? Scopritelo nella nostra recensione.

Quello che all’epoca fu uno dei punti di forza di FRONT MISSION 3 era senza dubbio la sua doppia storia, che partendo dalla stessa premessa si ramificava in due diversi corsi narrativi paralleli, che permettevano di vivere il racconto del gioco da due prospettive diametralmente opposte, convergendo in alcuni punti e incrociandosi più volte. E a distanza di anni c’è da dire che nella semplicità della sua struttura è tuttora funzionante.

In uno scenario fantapolitico ed estremamente precario dove le varie fazioni in gioco tentano di sopraffarsi l’una con l’altra, le tensioni non mancano e la pace sembra ben lontana dalla sua realizzazione.

Siamo nel sud-est asiatico e gli eventi di FRONT MISSION 3 prendono il via quando due collaudatori di Wanzer, Kazuki e Ryogo, si ritrovano coinvolti in un’esplosione all’interno di una base della Japanese Defense Force. A seconda alla scelta compiuta dopo la missione tutorial, il gioco proseguirà lungo uno due percorsi narrativi possibili, dando inizio a un conflitto che ruota attorno ad una pericolosa arma biologica, il MIDAS, capace di trasformarsi in una minaccia globale se dovesse finire nelle mani sbagliate.

FRONT MISSION 3 Remake

Pur seguendo un impianto narrativo comune, alcuni eventi cambieranno a seconda dello scenario scelto coinvolgendo Alisa, sorella di Kazuki e di istanza nella base della JDF, o Emma, una scienziata dell’USN che ha contribuito alla creazione dell’ordigno. Due prospettive diametralmente opposte della stessa vicenda, che, se affrontate entrambe, permettono di avere una visione più chiara del complesso intreccio politico del gioco.

In entrambi i casi, il nostro coinvolgimento ci porterà a salire a bordo del Wanzer e a collaborare con una delle due fazioni per recuperare il MIDAS prima che sia troppo tardi.

Rispetto ai capitoli che lo hanno preceduto FRONT MISSION 3 rivede diversi elementi del suo gameplay, optando per una formula più pulita ed alleggerita dai troppi orpelli strategici accumulati episodio dopo episodio, restando più vicino nella formula ad un JRPG a turni classica che non ad uno strategico puro. Questa scelta però non influisce troppo sulle dinamiche tattiche che il gioco offre, risultando ottimo anche per chi non mastica il genere e cerca qualcosa che non sia estremamente “pesante” e difficile da padroneggiare.

FRONT MISSION 3 Remake

Ogni Wanzer è completamente personalizzabile e potenziabile in ogni singola parte, dando al giocatore piena libertà di customizzazione prima di affrontare le varie missioni, così da essere pronti a rispondere a qualsiasi minaccia. Così come sono modificabili, ogni sezione del mech è anche distruttibile, e lo stesso vale per i nostri nemici. Nello scontro, distruggere una parte non significa necessariamente mettere fuori uso il nostro avversario, ma ad esempio limitarne i movimenti o la potenza di fuoco nel caso ad essere messe fuori gioco siano le gambe del Wanzer o le sue braccia.

In FRONT MISSION 3 il pilota assume un ruolo di maggior rilievo. Usando armi dedicate, ad esempio, è possibile eliminarlo mantenendo intatto il suo robot, che potrà poi essere requisito a fine missione per essere utilizzato o smontato e recuperarne i pezzi. In altre situazioni, i piloti possono essere sbalzati fuori dalla cabina di pilotaggio, diventando bersagli molto più facili da eliminare.

Può anche capitare che, dopo aver subito danni quasi irreparabili, decidano di arrendersi. Attenzione però dato la resa può dipendere dal morale del momento e venire revocata se l’esito della battaglia dovesse improvvisamente volgere a nostro sfavore.

Anche noi saremo soggetti alle stesse regole e come i nemici, potremo scegliere di scendere volontariamente dal nostro Wanzer per compiere azioni sul campo o sabotare i mezzi avversari, una possibilità da valutare con cautela vista l’estrema vulnerabilità del pilota a piedi.

Come in passato l’NRG relativo alle parti colpite e i colpi andati a segno è alla base di ogni singolo attacco, anche se qua viene addolcito evitando quelle situazioni drammatiche del primo remake dove solo 1 attacco su 10 andava a segno.

Abbiamo accennato all’importanza della personalizzazione, e questo è un aspetto da non sottovalutare. Nelle fasi pre-battaglia potremo decidere quali componenti equipaggiare fra parti del corpo del Wanzer ed armi, con la possibilità di potenziare la resa dei singoli pezzi e rendere il nostro mezzo più resistente e performante in battaglia. Nuovi pezzi possono essere comprati nell’apposito shop dedicato, così da permetterci di creare unità specializzate in determinati tipi di attacco (ad esempio un cecchino) o di armarci di tutto punto diventando veri e propri “tank”.

Anche il numero di unità sul campo è stata rivista, portando a 4 i Wanzer sotto il nostro controllo, almeno inizialmente. Questo semplifica un po’ le cose in termini di gestione, mentre dovremo sempre valutare attentamente come e chi attaccare, anche tenendo di conto dello stato del mezzo e della scorta di colpi che abbiamo a nostra disposizione. In questo terzo capitolo abbiamo poi delle abilità sbloccabili, che si ottengono in maniera del tutto casuale e contestuale a quello che avviene sul campo di battaglia e alle parti montate sul mech, ed una volta in nostro possesso, potranno essere equipaggiate negli scontri futuri, come ad esempio alcune tipologie di attacchi stordenti, la possibilità di colpire il nemico con precisione o raddoppiare i punti esperienza sconfiggendo un Wanzer.

FRONT MISSION 3 Remake

Sempre nelle fasi più avanzate otterremo anche la possibilità di effettuare attacchi combinati, creando sinergie fra i membri del party e sconfiggere le unità nemiche con più facilità.

In FRONT MISSION 3 sarà possibile anche accedere ad una versione simulata di internet, un network navigabile nel quale scoprire numerosi dettagli sulla storia del gioco e di tutte le forze impiegate in questo conflitto globale. Durante le fasi di riposo, interagendo con altri personaggi sarà possibile ottenere anche di tanto in tanto link da visitare, od ottenere password per accedere a sezioni private, il cui sblocco vi farà ottenere informazioni importanti.
Sempre attraverso il computer in nostro possesso potremo sfruttare il simulatore di battaglia per testare le varie configurazioni dei Wanzer, per poi applicare i risultati direttamente in campo. A livello di missioni ci troveremo nella maggior parte dei casi a dover eliminare tutti i nemici o spingerli alla ritirata. Nel corso del gioco poi assisteremo a varianti di diversi tipi, come raggiungere una determinata zona per agevolare la nostra fuga o resistere ad un certo numero di nemici per un certo numero di turni.

Pensando alle novità di questo remake, a livello di contenuti si presenta pressoché identico alla sua controparte per PlayStation. Qualche modifica la ritroviamo in alcune opzioni che velocizzano gli esiti delle battaglie, eliminando e riducendo le varie animazioni che accompagnano gli scontri, ma per il resto tutto resta uguale come in passato.

FRONT MISSION 3 Remake

Dove invece le modifiche ci sono state e sono abbastanza tangibili è nel comparto grafico. Come nei precedenti capitoli remake di FRONT MISSION anche qua la grafica è stata rinnovata totalmente, con un massiccio intervento sui modelli 3D dei Wanzer e delle ambientazioni, delle animazioni delle battaglie, così come le grafiche sono state rese più definite e ridisegnate per adattarsi a standard più moderni. Sotto il profilo puramente tecnico FRONT MISSION 3 Remake è un buon rimaneggiamento del materiale originale e da questo punto di vista è inattaccabile. Su Nintendo Switch 2, dove abbiamo avuto modo di provarlo gira senza alcun problema per quanto concerne fluidità o risoluzione.

Dove nasce il problema però? Velo spieghiamo subito.

FRONT MISSION 3 è un titolo che ha una sua identità grafica piuttosto incisiva e marcata. È vero che si tratta di un titolo dell’era PlayStation, ma il suo stile originale è inconfondibile, non solo nel design dei “robottoni”, ma anche nelle sue texture tutte pixellose e tremolanti, o nelle pallette cromatiche.
Nel rimodernizzare e ridefinire la grafica secondo canoni estetici più moderni qualcosa si è perso in questo suo stile identitario, che diventa giocoforza più anonimo. Anche le illustrazioni, passate attraverso qualche software di upscaling appaiono in qualche modo fuori posto, forse per la troppa pulizia e un effetto che le rende quasi patinate. E andando ad analizzare gli altri elementi grafici, come le schermate prerenderizzate o in bassa risoluzione presenti come sfondo durante le fasi di dialogo o per arricchire il browser internet, si scende in una zona grigia con immagini alterate rispetto alle originali dove il dubbio che sia stata usata qualche processo di generazione tramite IA per modificarle diventa più che legittimo, per l’incoerenza di alcuni elementi fuori posto nelle nuove immagini, Insomma se non un completo disastro, poco ci manca.

FRONT MISSION 3 Remake

Va meglio con la colonna sonora, che offre la possibilità di selezionare i brani del gioco originale o scegliere se ascoltare una OST interamente arrangiata per l’occasione, cosa che ben si sposa con il tipo di remake. Anche in questo capitolo ritroviamo un adattamento completo in italiano, che ci ha convinto per metà a causa di diversi errori grammaticali, parole mancanti e refusi, necessitando di una revisione per correggere tutte le varie imperfezioni trovate.

Avevamo aspettative molto alte per questo remake di FRONT MISSION 3 ma sono state rispettate solo in parte. Se storia e gameplay arrivano intatte e senza modifica alcuna, a pesare sul piatto della valutazione abbiamo un comparto tecnico sì buono, ma che di base snatura l’identità estetica del gioco originale con scelte di design che mal rappresentano FRONT MISSION 3, instillando nei giocatori il dubbio su un uso sconsiderato della IA nella realizzazione di alcune componenti grafiche presenti nel gioco. Data l’importanza di questo terzo capitolo avremmo gradito una maggior cura nel confezionare questo remake, con qualche nuova opzione di gioco o qualche contenuto inedito rispetto all’originale, dato che rappresenta l’unico modo (legale) per giocare a FRONT MISSION 3 nel 2025.

FRONT MISSION 3 è disponibile su Nintendo Switch.

FRONT MISSION 3 Remake
FRONT MISSION 3 Remake – La Recensione
Pro
Tecnicamente il remake è buono...
Un classico degli strategici a torni che torna giocabile grazie al remake.
A livello di gameplay si dimostra ancora oggi estremamente valido.
Contro
...ma perde tutta la sua identità stilistica dell'estetica PS1.
Alcuni elementi grafici ritoccati in maniera ambigua e sospetta.
Nessun nuovo contenuto rispetto al passato.
7.8
Voto