Frostpunk 2 – La Recensione

Frostpunk 2

Frostpunk 2 è il successore del titolo di 11 Bit Studios vincitore di numerosi premi, che ha venduto ben oltre 1,4 milioni di copie in un anno e che ha avuto talmente tanto successo da vedere una trasposizione in gioco da tavolo. Sarà riuscito a mantenere alte le aspettative?

Il mondo come lo avete sempre conosciuto non esiste più perché, adesso, tutto ciò che rimane è il freddo intenso e mortale. Come dopo ogni catastrofe, l’unica cosa che non è scomparsa del tutto è la perseveranza umana nel sopravvivere. Questo è lo scenario di Frostpunk 2 che, come già avvenuto con il suo predecessore, rivoluziona il genere dei city-builder, trasformandolo in un mezzo per raccontare una storia cruda e toccante di conflitti umani e dilemmi morali.

Ogni capitolo della storia porta i giocatori a tracciare un limite da non oltrepassare, per poi costringerli ad andare oltre. Non si tratta più di guidare un gruppo di sopravvissuti accampati intorno a un generatore, perché adesso si deve anche costruire un futuro. A differenza del primo gioco, la vostra parola non è più assoluta: a ostacolare la vostra visione ci sono fazioni e comunità, ognuna con le proprie ambizioni per il futuro.

Cercherete di accontentare tutti anche al costo di accettare compromessi rischiosi o perseguiterete chiunque si opporrò a voi? Chi è sotto il vostro comando è anche disposto a morire per voi, ma tutto richiede una gestione minuziosa e oculata: combustibile per combattere il freddo, cibo per non morire di fame, libertà per vivere in armonia e servizi per far funzionare tutta la catena. Dovrete espandere il vostro controllo nelle gelide lande, stabilendo linee di rifornimento e colonie in punti strategici, sempre convogliando risorse per far sopravvivere la vostra città principale. Il compito è quasi impossibile, e il fato sono contro di voi. Tempeste inarrestabili possono spazzare via la vostra città se non siete preparati. Fame e malattie possono devastare la vostra gente. I dissidenti possono ribellarsi e trascinare l’enclave in una guerra civile. Avete un solo obiettivo semplice: la città non deve cadere. Questo è Frostpunk 2.

Una gestione senza pianificazione significa soccombere

Mantenere in funzione la città non è semplice e richiede parecchio tempo. Come già detto poco sopra, servono principalmente cibo e beni per gli abitanti, materiali e prefabbricati per espandere il territorio e carburante per alimentare la riserva di calore. Tuttavia non gestirete direttamente le risorse perché tutto funzionerà attraverso un articolato sistema di domanda e offerta, che rappresenta un miglioramento rispetto al metodo del primo capitolo. Non assegnerete i lavoratori uno a uno, ma bilancerete la forza lavoro in modo più efficiente a seconda delle necessità. Questo è importante quando costruite città per decine di migliaia di persone e non è possibile allocare le risorse manualmente.

Ci sono alcuni distretti chiave con funzioni diverse, che potete espandere e in cui potete costruire edifici specializzati. Ogni struttura che piazzate ha un effetto a catena, sia positivo che negativo. Ad esempio, un aumento della produzione potrebbe comportare più inquinamento. Dovrete mantenere un equilibrio perfetto tra produzione e inquinamento per garantire la salute della città e dei suoi abitanti.

Inizialmente, il sistema di suddivisione a distretti potrebbe sembrare poco libero, ma una volta che si familiarizza lo apprezzerete di sicuro. Man mano che vi espandete, la città si estenderà su tutta la mappa, generando automaticamente un ambiente molto organico, sebbene piuttosto distopico.

La pianificazione è fondamentale. Non potete costruire direttamente sul ghiaccio: dovete necessariamente inviare squadre per preparare le aree adatte. Ci sono anche i bonus di adiacenza: i distretti possono condividere il calore, e gli edifici speciali possono ridurre la manodopera necessaria o aumentare la produttività delle aree circostanti. Tutto ciò mentre incombe una minaccia costante. Periodicamente, una potente tempesta si abbatterà sulla tua città, causando un “whiteout“. Anche se sarete meglio equipaggiati rispetto al primo capitolo, dovrete comunque assicurarvi di avere abbastanza scorte di cibo e carburante, perché se queste finiranno, ci saranno gravi conseguenze. Potrete rifornirvi con le risorse locali, ma queste prima o poi termineranno e non saranno sufficienti a lungo termine. Prima o poi dovrete avventurarvi nei territori ghiacciati per ottenere i materiali necessari.

Oltre la vostra comfort zone per scoprire un mondo nascosto

Le distese ghiacciate oltre la vostra comfort zone cittadina sono vaste, ma non deserte. Intorno alla città ci sono diverse regioni che potete esplorare inviando spedizioni. In questi luoghi troverete risorse, sopravvissuti e nuclei a vapore, essenziali per migliorare le infrastrutture vitali. In alcuni casi, potrete incaricare le spedizioni di stabilire un insediamento minore, convogliando risorse verso la vostra città. Nei punti particolarmente ricchi di risorse, potrete persino costruire una colonia.

Questo è un elemento nuovo e interessante e che complica leggermente le cose, visto che già costruire una città è una sfida enorme. Tuttavia, queste colonie hanno un’unica grande funzione principale. Ad esempio, potrebbero estrarre petrolio e anche se avranno bisogno di cibo e manodopera, non devono essere completamente autosufficienti. Convogliando carburante verso la vostra capitale, potrete stabilire linee di rifornimento per fornire loro i materiali di base necessari per funzionare. Non dovrete gestirle costantemente: una volta impostate, continueranno a operare con pochi interventi per eventuali aggiornamenti o espansioni.

Le Frostlands sono immense e ricche di risorse preziose. Anche se questa meccanica potrebbe scoraggiare alcuni, qui è stata bilanciata molto bene. Le colonie sono abbastanza importanti da richiedere attenzione, ma una volta avviate, non necessitano di una gestione continua. Man mano che vi espandete nelle terre ghiacciate, traccerete una rete di sentieri e passaggi aerei, riportando risorse alla vostra città e alle colonie per rifornirle e prepararle al prossimo whiteout. Il compito è monumentale: esplorare e domare il deserto ghiacciato, stabilire colonie e mantenere la vostra capitale in crescita, alimentata e funzionante.

Ma c’è un ulteriore ostacolo. Il vostro potere decisionale non è più assoluto.

All’interno della vostra comunità, sorgono fazioni che cercano di imporre la loro visione. Nel gioco originale, la tempesta era il vostro peggior nemico, ma qui lo saranno le divisioni tra la vostra stessa gente.

I problemi sono anche interni alla comunità

Il gioco è tutto incentrato sulle decisioni, molte delle quali decisamente complesse. Quando farete i primi passi, emergerà una fazione che sosterrà il vostro approccio. Tuttavia, non tutti saranno d’accordo con voi, e a contrastare quel gruppo di fedeli ci sarà un’altra fazione, contraria a tutto ciò che proponi. Queste fazioni lotteranno per ottenere il sostegno all’interno della vostra città, e la loro influenza varierà in base alle vostre azioni.

Potreste cercare di accontentare tutti, ma è probabile che, quando scegliete di assecondare una parte, l’altra si arrabbierà. Se vi spingete troppo in una direzione, rischiate di radicalizzare l’opposizione. Da una parte potreste essere celebrati come un eroe, mentre dall’altra si scateneranno rivolte. Potete scegliere di negoziare in situazioni difficili o affrontare con forza i vostri oppositori, sfruttando il sostegno dei vostri fedeli. Se la situazione peggiora troppo, la tensione potrebbe raggiungere un punto critico e scatenare una guerra civile, una prospettiva decisamente poco auspicabile.

In questi momenti, saranno necessarie misure disperate, portandovi a compiere scelte davvero scomode. Questa è la meccanica centrale di Frostpunk 2, ed è ciò che rende la dinamica del gioco così intensa e interessante. Ci sono, infatti, momenti in cui una fazione tendenzialmente opposta e avversa alle vostre decisioni, con alcune contrattazioni diverse e mirate, potrebbero diventare i vostri più ferventi sostenitori. Potreste avere una città nel caos a causa di un gruppo, solo per poi trovarvi a contare sul loro appoggio in una successiva partita. È una meccanica davvero impattante, poiché vi fa vedere le fazioni sotto una nuova luce a ogni decisione: in un momento le opprimete, e quello dopo siete comprensivi verso di loro e il loro importante aiuto.

Leggi e idee, tra bene e male

Ogni scelta nel gioco ha una conseguenza indesiderata. Rendere tutti felici non è possibile e, come avviene nella realtà, la meccanica delle fazioni rappresenta il tumulto della natura umana in modo molto efficace. È stata implementata eccellentemente perché stimola a riflettere e si integra perfettamente nel mondo di gioco. Nonostante il conflitto, le liti interne e l’ostilità, il vostro obiettivo principale è quello di progredire. Le idee e le leggi rappresentano i due sistemi di avanzamento nel gioco, entrambi strettamente legati al sistema delle fazioni.

Le leggi sono il modo in cui viene plasmata la vita nella città, anche se appunto le decisioni non sono definitive e immutabili. Ogni proposta che viene presentata deve essere votata e, chiaramente, le diverse fazioni non riescono a mettersi d’accordo su nulla. Gruppi differenti cercheranno di convincervi ad approvare un determinato provvedimento rispetto a un altro e, per farlo, dovrete ottenere il supporto dell’opposizione, solitamente promettendo loro qualcosa in cambio. C’è un continuo tira e molla, con le persone che chiedono sempre di abrogare leggi con cui non sono d’accordo, il che genera ulteriori conflitti. Ma i problemi non finiscono qui.

Ogni individuo ha idee diverse su come procedere. Alcuni potrebbero desiderare una miniera di carbone efficiente che non inquini la città né metta a rischio i lavoratori. Altri, invece, vogliono rompere il ghiaccio e raccogliere i benefici, indipendentemente dalle conseguenze. Ogni progresso porta con sé una decisione, e ogni decisione ha un impatto su una fazione.

Ogni nodo di ricerca che potete esplorare ha molteplici esiti. Scegliete la variazione che funziona meglio per voi o quella che vi fa apparire buoni agli occhi della maggior parte delle persone? Inoltre, ognuna di queste scelte influisce sull’atmosfera della tua città.

Volete avere un luogo di tradizione, uguaglianza e ordine? Volete adattarvi al nuovo mondo o volete soggiogarlo e conquistarlo? Più seguite un determinato percorso, più dividete il vostro popolo. Man mano che vi spingete verso una determinata direzione, si aprono idee radicali, molte delle quali hanno un impatto significativo, sebbene polarizzante. Magari alcune di esse andranno troppo oltre portando a delle conseguenze eccessive.

La nuova articolata e complessa modalità campagna

La nuova campagna di Frostpunk 2 fa un ottimo lavoro nell’introdurvi a tutte queste nuove e classiche dinamiche. La storia riprende dopo il primo capitolo, e avrete l’opportunità di scegliere se la New London originale ha seguito il cammino della fede o dell’ordine. Questa scelta influenzerà l’intera campagna, dando vita a nuove fazioni che porteranno avanti il loro lascito.

Durante la campagna, dovrete bilanciare tutti gli aspetti finora descritte, ma le meccaniche verranno introdotte gradualmente per non sopraffarvi e con un tutorial minimale ma funzionale. Incontrerete luoghi familiari per i fan e dovrete prendere decisioni molto difficili, alcune delle quali potrebbero deviare la campagna in direzioni inaspettate.

Non esiste una decisione giusta. Non ci sono percorsi “buoni” e “cattivi”. Tutto ruota attorno al “minore dei due mali”, in una zona grigia morale che le fazioni interpreteranno come giusta o sbagliata. Le vostre decisioni avranno un impatto significativo e vi costringeranno a fermarvi a riflettere: “Sto esagerando? Posso cambiare direzione o sono già troppo coinvolto?” Rispetto al primo capitolo, tutto sembra molto meno lineare. Dovrete istituire colonie, esplorare il deserto ghiacciato, e gestire o reprimere proteste e rivoluzioni. La campagna presenta una narrativa generale arricchita da microstorie. Alla fine, riceverete un riepilogo delle azioni che avete intrapreso, lasciandovi con quella sensazione di vuoto mentre realizzate le terribili conseguenze delle tue vostre scelte radicali.

La campagna è davvero valida, anche se non ci vorrà molto per terminarla date le 6-8 ore di durata complessiva. Naturalmente, potete sempre tornare indietro e provare un approccio diverso o affrontare una difficoltà maggiore aumentando la rigiocabilità. Quando avrete soddisfatto ogni vostro desiderio, sarà il momento di rivolgere l’attenzione alla modalità Utopia.

La modalità Utopia

La modalità alternativa di Frostpunk 2 è quella che garantisce una maggiore longevità al gioco. Avete la possibilità di scegliere tra diverse mappe, ognuna delle quali offre le stesse opportunità della campagna, ma su una tela bianca.

Alcune mappe presentano un ambiente ghiacciato generato casualmente, aggiungendo così un ulteriore livello di rigiocabilità. Potete selezionare le vostre comunità iniziali o lasciare che vengano scelte casualmente, e da queste si formeranno fazioni in base alle decisioni che prenderete. Sebbene voi dobbiate affrontare le stesse minacce e preoccupazioni della campagna, in questa modalità avete la libertà di sperimentare con tutti gli strumenti del gioco.

Il gioco gestisce bene le conseguenze delle decisioni, anche se a volte vi sentirete un po’ smarriti a causa di un contesto più ampio. Per compensare, causalmente vengono introdotti dei personaggi con un breve estratto narrativo su come le vostre scelte abbiano influito su di loro, in meglio o in peggio. Questi piccoli frammenti, in mancanza di veri e propri obiettivi minori, aiutano a creare una narrativa per la città, anche se meno drammatica rispetto alla campagna. Non pensate che questa modalità sandbox sia più rilassante, perché le minacce rimangono tutte e una città impreparata può comunque essere spazzata via dalla tempesta e la vostra comunità può scivolare in una guerra civile in un attimo.

Artisticamente stupendo, ma che fatica…

Visivamente, il gioco è straordinario. Lo sviluppo della città e la creazione dei distretti danno vita a un’ambientazione accattivante e organica. C’è una grandissima attenzione ai dettagli: dalla mappa del mondo potete scorgere i vostri insediamenti da lontano e, quando le tensioni nella vostra città raggiungono il culmine, i rappresentanti del popolo iniziano a litigare invece di approvare leggi. Le piccole descrizioni che compaiono su schermo aiutano a definire l’atmosfera della città, illuminando il contesto e permettendo al giocatore di immergersi profondamente in questo mondo unico.

E poi c’è la musica. La colonna sonora orchestrale era una forza trainante nel primo gioco, e qui è stata non solo mantenuta, ma addirittura aumentata. La musica carica di emozione si sovrappone ai suoni meccanici della città e all’ululato del vento della tempesta, creando un paesaggio sonoro profondamente atmosferico.

Come spesso accade, però, neanche in questo caso è tutto oro quel che luccica, perché ci sono alcuni fattori che purtroppo minano l’intera esperienza ludica. L’interfaccia utente, sebbene molto elegante e tematica, a volte risulta un po’ imprecisa. Talvolta si verifica un vero problema di comprensibilità: non si riesce a distinguere a colpo d’occhio quali aree avete liberato per costruire, poiché il tutto è coperto di neve. Bianco su bianco. Bisogna per forza cliccare sulla struttura che si vuole costruire e se in una determinata area dà la possibilità di farlo, vuol dire che è stata sgomberata dalla neve.

Dal punto di vista delle prestazioni, Frostpunk 2 è un gioco esigente. Sebbene non abbia riscontrato problemi evidenti, il gioco utilizzava tutte le risorse che la mia povera scheda grafica poteva offrire. Questo è inaspettato vista la tipologia di gioco, ma dovete fare i conti con fps non altissimi e qualche microlag dovuto, sicuramente, a una ottimizzazione non perfetta.

Conclusioni

In conclusione Frostpunk 2 è un titolo fantastico e una continuazione molto degna. È visivamente straordinario, e il suo design sonoro e artistico crea un’ambientazione stimolante. Questo nuovo capitolo amplia il primo in ogni aspetto. Le città sono più imponenti e articolate. Le leggi e le tecnologie sono più interessanti e hanno conseguenze maggiori. Il sistema di costruzione di base è più flessibile e coinvolgente. Insomma, questo non è Frostpunk con un semplice restyling e qualche leggera miglioria, è proprio un altro titolo e non è detto che possa piacere ai fan più conservatori. Non è esente da difetti, ma nulla in confronto alla sua magnificenza.

Frostpunk 2 è disponibile su PC, mentre le versioni console arriveranno nel corso del 2025.

Frostpunk 2
Frostpunk 2 – La Recensione
Pro
Modalità campagna articolata, intrigante e di grande impatto
Meccaniche delle decisioni e delle fazioni
Modalità Utopia che rende il gioco pressoché infinito
Comparto artistico e sonoro sublimi...
Contro
...ma tecnicamente il titolo richiede, inaspettatamente, tanta potenza
L'interfaccia utente non è sempre precisa
9.5
Voto