Gears of War: Reloaded – La Recensione

Gears of War: Reloaded

Gears of War: Reloaded debutta su PS5, PC e Xbox: grafica 4K, 120FPS e crossplay. Un ritorno nostalgico fedele all’originale, ma poco innovativo sul piano del gameplay.

Oggi, 26 agosto 2025, è una giornata da annoverare nella storia soprattutto per i videogiocatori PlayStation. Infatti, dopo quasi 20 anni, il primo capitolo di una delle saghe videoludiche più amate di sempre e caposaldo delle esclusive Microsoft e Xbox giunge finalmente a solcare il territorio di casa Sony. Stiamo parlando di Gears of War che con la nuova veste intitolata Gears of War: Reloaded arriva su Xbox Series X e S, PC e, appunto, PlayStation 5.

Si tratta di una rimasterizzazione della Ultimate Edition uscita nel 2015, nonché a sua volta una rielaborazione grafica del primo capitolo uscito nel 2006. Proprio per questa ragione, se sul piano tecnico il pacchetto include diversi miglioramenti come risoluzione nativa 4K, frame-rate fino a 120 FPS in multiplayer (e 60 FPS nella modalità campagna), texture più definite e opzioni grafiche avanzate, l’esperienza di gioco appare ancora troppo ancorata al passato con tutti i relativi pro e contro. Scopriamoli insieme in questa recensione.

Versione testata: PlayStation 5

Un ritorno fedele, forse troppo

Con Gears of War che approda finalmente su PlayStation e con il supporto al crossplay, Microsoft apre le porte a un pubblico più ampio, abbattendo le barriere storiche tra console e segnando la fine di un’epoca di “guerre tra fan”. Indubbiamente c’è una punta di malinconia per chi ha vissuto la nascita di tutto questo nel lontano 2006, ma non si può negare come questo sia un passo positivo.

Resta comunque intatto il fascino e la magia del primo Gears: coperture serrate, meccaniche di combattimento ravvicinato epiche e rivoluzionarie per l’epoca, armi pesanti e quell’atmosfera cupa che nel 2006 cambiò il genere degli sparatutto in terza persona, ispirando saghe come Uncharted e Mass Effect. La narrazione, pur non essendo ai livelli dei titoli contemporanei più complessi, rimane interessante e coerente con l’universo di gioco. La grafica aggiornata e i 60fps stabili nella campagna consentono di rivivere l’esperienza originale con una qualità visiva più moderna, senza alterarne l’essenza.

La storia si svolge esattamente come la ricordiamo. L’E-Day ha inizio e, prima che ce ne accorgiamo, Dominic Santiago libera Marcus Fenix dalla sua cella. Da lì parte un viaggio spettacolare fatto di gameplay sopra le righe e violenza brutale. Nonostante ciò, resta evidente che si tratta di un gioco quasi ventennale. La narrazione risulta un po’ frammentata, in parte anche a causa dei tempi di caricamento praticamente inesistenti, che rendono il ritmo più scattoso.

Degno di nota l’uso che la versione PlayStation 5 fa del DualSense: l’altoparlante del controller riproduce effetti sonori, la motosega si percepisce grazie al feedback aptico e il peso delle armi viene restituito tramite i grilletti adattivi. Anche l’audio 3D è impeccabile e se giocato con le cuffie, soprattutto online, fa davvero la differenza. Piccoli dettagli che, nel complesso, funzionano molto bene.

Gears of War: Reloaded

Alcune componenti, come la varietà delle missioni e la linearità della struttura, potrebbero risultare meno stimolanti per chi è abituato agli standard odierni. Tuttavia, giocare a Gears of War Reloaded offre ancora momenti memorabili, in particolare per gli amanti del genere tattico e dei cover-based shooter.

Ma la vera questione non riguarda la parte tecnica (sebbene anch’essa non sia perfetta a causa di qualche bug che gli sviluppatori hanno promesso di correggere con la patch del Day One) o la parte narrativa, quanto il design ludico: Reloaded si presenta quasi identico alla Ultimate Edition. Modalità, meccaniche e ritmo restano gli stessi, e le uniche vere novità sono l’apertura al cross-play con PlayStation 5 e il già citato aggiornamento grafico. Un pacchetto dunque curato, ma che trasmette la sensazione di un déjà-vu piuttosto marcato.

Un trampolino per il futuro

Il primo Gears of War rimane un titolo leggendario, ma il peso degli anni si fa sentire. La lentezza dei movimenti, gli scontri ravvicinati poco rifiniti e l’assenza delle numerose migliorie introdotte nei capitoli successivi consentono ai neofiti di godere dell’essenza, ma potrebbe far storcere il naso ai fan che hanno sperimentato la fluidità di Gears 5. Certo, quest’ultimo capitolo uscito nel 2019 è stato criticato da molti proprio per aver abbandonato alcune caratteristiche peculiari dei suoi predecessori. Tuttavia ha anche portato con sé miglioramenti sostanziali come animazioni più dinamiche, shooting più preciso, introduzione di modalità come Escape e Arcade, oltre a un ventaglio più ampio di mappe, personaggi e armi.

Gears of War: Reloaded

Si tratta quindi di un’operazione nostalgia per tutti i nuovi giocatori PlayStation (e non solo) per i quali questo titolo rappresenta una vera e propria opportunità: la grafica e la qualità visiva è stata upscalata a 4K, tutto a 60fps fino a 120fps per il multiplayer e un’illuminazione rivisitata, oltre a texture potenziate e riflessi migliorati. Non si tratta di ray tracing avanzato, ma l’esperienza complessiva risulta più elegante e moderna.

Inoltre questa trovata commerciale permette ai giocatori PlayStation di vivere per la prima volta le origini della saga, preparandoli all’uscita di Gears of War: E-Day, prevista per il 2026. L’eventuale successo di questo capitolo potrebbe anche consentire remake o remastered di capitoli come Gears of War 2 e 3, amatissimi e più ricchi dal punto di vista delle innovazioni. L’aspetto più interessante di questa remastered resta comunque la completezza del pacchetto: niente DLC, microtransazioni o negozi in-game. Tutto si sblocca semplicemente giocando: cosmetici, mappe e personaggi.

Il multiplayer vecchio stampo

Infine, uno degli aspetti più importanti di questa edizione è il ritorno del multiplayer completo, comprensivo di split-screen (peccato per le incomprensibili barre nere verticali ai lati che riducono la visuale e limitano l’esperienza di gioco). Questa scelta restituisce al gioco l’atmosfera delle sessioni cooperative in salotto, tipica dei tempi d’oro di Xbox 360. Non manca poi il crossplay online che rende Gears of War Reloaded accessibile a tutti e permette di rivivere quelle esperienze di gioco condiviso su tutte le console. Sono presenti anche i cross-save così da trasferire i progressi di gioco da una piattaforma all’altra.

Gears of War: Reloaded

Anche l’esperienza multiplayer, per i nuovi arrivati, potrebbe risultare goffa, soprattutto in un panorama dominato da sparatutto in cui si corre, si scivola e si rimbalza sui muri come in un video di parkour. Nonostante ciò, resta ancora molto solido e incredibilmente divertente. Inoltre include ben diciannove mappe interamente rimasterizzate provenienti da ogni versione del gioco e otto modalità, tra cui Team Deathmatch, King of the Hill, Execution, Warzone, 2v2 Gnasher Execution, Assassination e Annex. Anche qui si percepisce l’età del gioco: mancano le innovazioni dei capitoli successivi, il che da un lato garantisce autenticità, dall’altro può sembrare un po’ superato. Nonostante ciò, Gears of War: Reloaded conserva il fascino originale ed è proprio quello che molti fan stavano aspettando.

Conclusioni

In conclusione, Gears of War: Reloaded è un titolo che cammina sul filo della nostalgia: da un lato offre ai nuovi giocatori la possibilità di scoprire un classico nella sua veste migliore, con una veste tecnica aggiornata e il debutto su PlayStation 5; dall’altro, rischia di deludere chi sperava in una revisione più profonda del gameplay.

Non si tratta di un cattivo gioco, ma di un’esperienza che mostra chiaramente i segni del tempo. Per i fan storici potrà essere un tuffo nel passato, per i neofiti un’occasione di avvicinarsi alla saga; ma per la community più attiva, abituata ai passi avanti di Gears 5 e alle sue evoluzioni, Reloaded appare come un passo indietro mascherato da celebrazione. Se poi si fa il confronto con Gears of War: Ultimate Edition, le novità sono solo estetiche e grafiche. Insomma, la vera speranza resta legata a Gears of War: E-Day, il prossimo capitolo principale, che avrà il compito di riportare la serie verso l’innovazione e non soltanto verso il ricordo.

Gears of War: Reloaded è disponibile dal 26 agosto su Xbox Series X e S, PlayStation 5 e PC

Gears of War: Reloaded
Gears of War: Reloaded
Pro
La vera essenza di Gears of War
Miglioramenti tecnici solidi
Un ottimo regalo per i fan PlayStation...
Contro
...ma troppo legato al passato
Nessuna novità di sostanza rispetto anche alla Ultimate Edition
Qualche bug nella campagna e qualche problema nella Beta Online
7.5
Voto