GAME FREAK lascia momentaneamente da parte i teneri Pokémon per proporre un platform che metterà a dura prova la vostra intelligenza (e i nervi)
Quando si nomina GAME FREAK il pensiero cade subito sui Pokémon. La software house giapponese, famosa proprio per i mostri tascabili, negli anni è uscita fuori dalla sua “zona sicura” proponendo titoli originali non legati a Pikachu e compagni. E Giga Wrecker Alt. è uno di quelli.
Uscito su PC un paio di anni fa, Giga Wrecker Alt. è disponibile su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch dal 26 Aprile, al prezzo di 24.99€.
Versione Testata: PlayStation 4 Pro
Rise of the machines
Ambientato in un futuro prossimo, Giga Wrecker Alt. si apre sulla nostra protagonista, Reika Rekkeiji. Imprigionata in un mondo dove delle terribili macchine assassine hanno sterminato la razza umana, Reika sta per essere salvata da una misteriosa ragazza. O così crede lei. L’amichevole volto umano, in realtà è li per ucciderla, per impedire a Reika di compiere il proprio destino. Il caso vuole però che non sia ancora giunta l’ora per Reika, che verrà prontamente soccorsa dal Professor Kozuki. Per salvarle la vita però, lo scienziato installerà nella ragazza dei componenti meccanici, evitandole così la morte e conferendole al tempo stesso delle abilità sovrumane.
Reika coglierà al balzo questa occasione: sfruttare i suoi nuovi super poteri per vendicare la sua famiglia (e la razza umana) così da porre fine all’avanzata dei Ajeet.
Ma in cosa consistono questi nuovi poteri di Reika? La ragazza si troverà con un nuovo braccio cibernetico, a sostituzione di quello perso ad inizio gioco. La protesi le permette di attaccare gli Ajeet e distruggerli. Ovviamente questo vale per i nemici più piccoli, ma non disperate. Facendo fuori i robot presenti nel livello, accumuleremo detriti che potranno essere usati per far fuori quelli più grandi, che si illumineranno di una luce blu quando le dimensioni saranno adeguate.
La ragazza cibernetica
Le abilità di Reika non si fermano qui. Giga Wrekecr Alt. è un platform dall’impronta metroidvania, anche se nel complesso tutto risulta abbastanza lineare, in controtendenza al genere al quale si ispira. La formula però adotta un approccio al puzzle ambientale. Ogni stage propone un enigma da risolvere usando il cervello, applicando una soluzione che spesso e volentieri si basa sulla fisica.
Sfruttando le potenzialità della nostra protagonista, dovremo innescare effetti domino per attivare interruttori, o far fuori nemici posizionati dall’altro capo del livello. Pur essendoci una soluzione a tutto, non ne esisterà mai solamente una. E con l’ingegno, e spesso una botta di fortuna, si riesce a superare tutto. Nel caso vi blocchiate in qualche punto specifico è sempre possibile ricorrere ad un aiuto, che vi suggerirà a seconda dei casi, quale potere utilizzare o come disporre gli elementi ambientali.
Un sistema trial & error che, tentativo dopo tentativo, vi vedrà arrivare alla soluzione, o almeno così si spera.
Ci vuole una fisica bestiale
Reika potrà trarre vantaggio dalla palla di detriti ottenuta dai nemici. Nel corso dell’avventura espanderà i propri poteri così da trasformare i resti ottenuti in blocchi, da usare come scala, una tagliente lama per affettare gli ostacoli senza distruggerli, creare piattaforme o una sorta di trivella, che frantuma tutto quello che trova di fronte a lei. La combinazione di queste abilità troverà uso proprio nella risoluzione dei vari enigmi. E’ presente anche un sistema di sviluppo del personaggio, con alcune abilità da imparare che non influiranno direttamente sul gameplay, ma agiranno più che altro sulla salute di Reika e il recupero dei punti vita.
Come abbiamo detto la fisica svolge un ruolo centrale nel gameplay di Giga Wrecker Alt. Però non è tutto oro quel che riluce in giallo. Spesso e volentieri il motore che gestisce la fisica degli oggetti non reagisce come ci si aspetterebbe, vanificando i nostri sforzi. Capiterà quindi di sbagliare ma non per colpa nostra.
Anche la gestione del personaggio, purtroppo, non sempre è reattiva. I controlli sono “gommosi” ed è come se ci fosse un leggero input lag che rende impossibile muovere Reika dove vogliamo o calibrare un salto millimetrico. Nonostante poi ci si abitui dopo qualche ora, resta una certa frustrazione di fondo, specie durante alcuni passaggi o i boss, dove precisione e controllo sono la prerogativa.
Ed è un peccato che GAME FREAK sia scivolata proprio su questo aspetto. La storia di Giga Wrecker Alt scorre in maniera piacevole. Seppur limitato, il cast dei personaggi riesce ad intrattenere, mostrando al giocatore una scrittura dei dialoghi semplice ed efficace. Il più del lavoro è stato fatto sui nemici, o meglio i boss, che ci troveremo ad affrontare in più di un’occasione nel corso dell’avventura scoprendone il loro lato più intimo.
La storia si snoda poi nell’arco di una decina di ore, tempo che tenderà ad aumentare in base a quanto ci metterete a risolvere i vari enigmi che vi separano dal nemico finale. Il tutto poi viene reso a video con uno stile anime caratterizzato da un tratto pastelloso. Un progetto sicuramente low-budget, messo su fra un Pokémon e l’altro, ma che nonostante tutto riesce a farsi valere anche sul fronte tecnico.
Qualche animazione forse sarebbe da rivedere, ma il character design dei protagonisti e dei nemici è decisamente azzeccato, mentre a farla da padrone è un level design studiato nei minimi particolari. Anche le musiche trovano un piccolo spazio tutto loro, con alcune tracce che sapranno deliziarvi nel corso dell’avventura, specie durante le agguerrite boss fight.
Insomma un ottimo titolo che scivola però su una gestione dei controlli e della fisica troppo sporca che non sembra essere migliorata rispetto alla prima uscita avvenuta su PC un paio di anni fa, che si differenzia dall’originale per una revisione della mappa e una manciata di contenuti in più.