“Gli scacchi sono razzisti perché muovono prima i bianchi”. Le risposte dei campioni Karpov e Kasparov

La polemica che ha fatto il giro del web

Gli scacchi nel mirino del web

Nei giorni scorsi anche la comunità scacchistica è stata invasa da diverse critiche. John Adams, economista a portavoce della federazione australiana degli scacchi nel 2015 ha rivelato di essere stato contattato da ABC Sydney per alcuni commenti sul razzismo nel gioco degli scacchi.

“Ho appena ricevuto una telefonata da un produttore da ABC Sydney che voleva un commento sul gioco degli scacchi! ABC si è fatta l’idea che gli scacchi siano RAZZISTI, dato che il bianco muove sempre per primo.

Stanno cercando qualche membro della federazione scacchistica per alcuni commenti sulla necessità di modificare le regole degli scacchi!

Ormai anche mittente nazionale finanziata dai contribuenti viene sfruttata per applicare quadri ideologici marxisti a qualsiasi cosa in Australia!

Con tutto il dramma derivante da COVID-19, sono stupito che la ABC stia perdendo tempo su argomenti irrilevanti!”

 

La notizia ha fatto giustamente il giro del web causando l’indignazione di diversi campioni mondiali di scacchi che hanno commentato la vicenda.

Anatoly Karpov, scacchista russo di fama mondiale ha commentato:

“È iniziato un periodo di follia totale. Cosa c’entra (il razzismo) con questo gioco secolare?”

Dopo di lui è intervenuto anche il suo rivale Garry Kasparov, che su twitter ha commentato:

“Se siete preoccupate che gli scacchi siano razzisti, per favore giocate a Go dove muovono per primi i neri, invece di sprecare il denaro dei contribuenti”