Sono passati circa vent’anni dalla prima incarnazione di Gran Turismo sulla storica Playstation, i tempi sono cambiati e quello che, a detta di molti, è uno dei migliori racing game di sempre, ha cambiato pelle, proponendo un concept completamente nuovo per la serie. Ci siamo presi del tempo per testare appieno Gran Turismo Sport, l’ultima opera, in esclusiva per Playstation 4, del maestro Kazunori Yamauchi. Il perché è presto spiegato: l’anima del gioco risiede nella componente multiplayer online. Nessuna modalità Carriera composta da gare e trofei, il cambio di rotta è deciso e ve lo raccontiamo nella nostra recensione.
CAMBIO DI ROTTA
Entrati a far parte nel mondo di Gran Turismo Sport, la prima cosa che attirerà la nostra attenzione sarà la modalità Campagna. Bene, in cosa consiste? In questa modalità guideremo per imparare e conoscere al meglio le dinamiche simulative del gioco e per prepararci alla componente online del titolo. Partiremo con le classiche patenti nell’Accademia di Guida, proseguiremo con la Sfida Missioni e concluderemo con l’Esperienza sul Circuito. L’Accademia di Guida ci metterà davanti numerose mini sfide di difficoltà crescente, selezionabili, però, a nostro piacimento. Il tutto ci riporterà alla mente, come già accennato, le vecchie patenti con cui abbiamo avuto a che fare nei precedenti capitoli. Nella modalità Sfida Missioni, come ci anticipa il nome stesso, dovremo portare a termine diverse sfide ad obiettivi. Qui impareremo a gestire al meglio il nostro bolide con la pratica su manovre avanzate e portare, così, a termine le otto fasi di cui si compone la modalità. Nell’Esperienza su Circuito testeremo i circuiti disponibili nel gioco, facendoci pratica ed imparando a padroneggiare al meglio la nostra auto nelle sezioni più delicate della pista. Con queste tre modalità, all’interno della Campagna, si conclude la modalità singolo giocatore di Gran Turismo Sport.
L’ANIMA DI GT SPORT
La modalità più importante di GT Sport è senza dubbio quella dona il nome al titolo del gioco: Sport. In questa modalità troviamo il fulcro del gioco ed il centro di tutte quelle che sono le idee di Kazunori Yamauchi, Una nuova filosofia che potenzialmente può tenere occupati più delle modalità single-player affrontate negli scorsi capitoli. Le sfide giornaliere e i campionati a tema, per chi ama la competizione con altri giocatori, risultano essere estremamente validi e impegnativi. Ogni utente partirà dal livello E fino a raggiungere quello S. La scalata al level cap della Classificazione Pilota, questo il nome, tiene conto di tutte quelle componenti che possono influenzare una gara nel mero senso tecnico. Per quanto riguarda il comportamento dell’utente durante una competizione, dovremo far fede alla Classificazione Sportività. Tamponare vetture, tagliare le curve o più in generale, comportarsi scorrettamente, non farà altro che inficiare negativamente sulla nostra valutazione. Una valutazione alta nelle due Classificazioni ci permetterà di mettere più punti in cascina durante i campionati. Ogni campionato, o più nello specifico, ogni gara, avrà delle caratteristiche e delle regole ben precise e queste non potranno essere limate o modificate. Nota importante: per poter prendere parte alle competizioni più importanti proposte da Polyphony Digital, è essenziale tener conto della data e orario in cui queste particolari gare sono disponibili durante la giornata. Una scelta che si avvicina senza alcun dubbio alla realtà e che dona al titolo una frizzante veridicità.
FEELING RITROVATO
Il modello di guida proposto da Gran Turismo Sport è leggermente migliorato rispetto alle scorse edizioni. Il gioco, come da tradizione, si pone tra un’esperienza simulativa ed una arcade, riuscendo a raggiungere il giusto compromesso. L’utente sentirà il peso della vettura, cercando, attraverso una crescente esperienza, di dominare i tracciati più ostici. GT Sport non perde quello che è, nella guida, il marchio di fabbrica della serie, restando fedele ad un concept perfezionato ma mai snaturato. Una nota dolente riguarda l’IA delle altre vetture, mai realmente pericolose e battagliere. Ostinate nel concludere la propria corsa senza mai provare ad assumere un atteggiamento aggressivo in fase di sorpasso o approfittare di un nostro errore.
LUCI ED OMBRE
Dal punto di vista tecnico Gran Turismo Sport si mostra in tutta la sua bellezza. Ogni vettura è riprodotta fedelmente e sarà un vero piacere per gli occhi vederle tutte insieme durante una gara o ammirarle nel nostro garage. Anche la realizzazione delle piste è piuttosto buona, qualche svista, invece, per quanto riguarda la componentistica e gli oggetti presenti nell’ambiente di gioco. Buona ma non ottima la personalizzazione delle auto, ideale per chi vuole mettere a punto il proprio gioiello prima di una gara. Pessimo, invece, ancora una volta, il calcolo in tempo reale dei danni, irrisori anche dopo uno scontro piuttosto energico, con l’auto che però può subire danni meccanici. Abbiamo trovato questa scelta da parte degli sviluppatori, piuttosto opinabile, considerata la grande conoscenza ed esperienza del gruppo al lavoro per questo titolo. Un’altra nota dolente è la scarsità di contenuti, troppo pochi per un gioco di guida venduto a prezzo pieno.