Sono pochi i videogiochi stealth investigativi in circolazione e Hitman 2 è uno di essi. Vediamo insieme come si comporta l’Agente 47 in questo nuovo capitolo.
Hitman 2 ci riporta nei panni dell’assassino più qualificato, moderno ed etichettato al mondo: l’Agente 47. Dopo poco più di due anni dall’uscita del primo capitolo della nuova storia, ci ritroviamo col secondo capitolo che ripercorre le avventure in solitaria dello spietato killer. Come al solito l’Agenzia ICA (Agenzia di Contratti Internazionale) ci offrirà numerosi e diversificati contratti che sono vere e proprie missioni di omicidio, ma questa volta come si comporta questo nuovo capitolo? Scopritelo in questa recensione.
Storia
La storia di questo secondo capitolo segue l’arco narrativo della serie Hitman. È possibile giocare anche i capitoli rimasterizzati del primo Hitman, ma solo per i possessori del Legacy Pack. Per tutti gli altri e per chi non conoscesse bene la storia dell’Agente 47 eccovi un breve riassunto di tutte le storie:
- Hitman: Pagato per Uccidere: l’Agente 47, privato della memoria, scopre di essere un clone frutto di un esperimento, che lo ha reso l’assassino perfetto. Sconfiggerà suoi pari e svestirà i panni del sicario. Qui gli vengono spiegati i primi rudimenti e come muoversi come una sorta di tutorial per noi e per l’Agente 47 stesso.
- Hitman 2: Silent Assassin: 47 torna in contatto con l’Agenzia ICA per salvare un amico in difficoltà. Una traccia di DNA lo porta alla decisione di un ritorno alla vita da assassino per scoprire di più sul suo passato.
- Hitman: Blood Money: l’Agente 47 è semplicemente il killer migliore al mondo. Un’agenzia rivale, la Coalizione, smantella l’Agenzia ICA. Agente 47 finge la sua morte per poter indagare senza pressioni ne incarichi e scopre qualcosa di molto più complesso e grande di lui.
- Hitman: Absolution: l’enigmatico protagonista salva Victoria, una giovane clone assassina come lui, dalla Coalizione e con una nuova Agenzia ICA dichiarano guerra al cliente Ombra che è dietro a tutti i contratti.
- Hitman: lo scopo del cliente Ombra è smantellare un’organizzazione chiamata Providence che controlla il mondo intero. La promessa di indizi sul passato di 47 fanno si che ICA e Providence si alleino.
Completato l’arco narrativo della prima stagione, adesso parte il gioco Hitman 2. Continuando a vestire i panni del misterioso Agente 47, gireremo il mondo affrontando complicate missioni dove l’obbiettivo è sempre il solito: eliminare il bersaglio senza essere scoperti. Sono presenti, ovviamente, tutte le figure di spicco dei capitoli precedenti, ma il comparto narrativo di Hitman 2 non è certamente la chiave centrale dell’intero gioco: la trama infatti non è particolarmente coinvolgente e a dire la verità non lo è mai stato particolarmente. Fin dalle prime battute, abbastanza scontate e ripetitive si capisce che la storia è solo un contorno che si abbina poco al piatto principale. Un esempio sono le scene d’intermezzo che scavano sì nel passato dell’Agente 47 ma non riescono a colpire nel segno e diventano solo dei riempitivi e degli allungamenti del gioco stesso.
Gameplay
Il gameplay rappresenta, invece, il vero elemento di spicco di questo Hitman 2 poiché si poggia su basi solide già intraviste in questi decenni, ma si amplia riuscendo a migliorare e ottimizzare alcuni aspetti. In questo modo si dona al videogiocatore un’avventura intrigante, originale, intelligente, creativa e rigiocabile quasi all’infinito. Hitman 2 è infatti uno stealth game ambientato in grandi mappe sandbox caratterizzate da planimetrie ben articolate e sviluppate su varie dimensioni dello spazio, composte a sua volta di passaggi e stanze segrete, innumerevoli strade alternative, nascondigli e vicoli ciechi più o meno utili. Questo non fa altro che spingere al videogiocatore, di qualsiasi livello, a cercare soluzioni sempre più differenti passando dal puro stealth fino al massacro più totale. Ovviamente la scelta determinerà non solo la riuscita della missione, ma anche il punteggio a fine missione, ma l’importante soprattutto nelle fasi iniziale è di raggiungere gli obbiettivi e prendere domestichezza con i comandi di gioco e i segreti.
I bersagli da eliminare saranno diversi e spesso anche numerosi e ciò porterà all’Agente 47 a viaggiare per il mondo passando dalla Nuova Zelanda a Miami, arrivando in Colombia e India per un totale di sei mappe diverse. In ogni ambientazione dovremo quindi prendere conoscenza non solo dei bersagli, ma anche del luogo che li e ci circonda cercando di scoprire segreti, elementi importanti per la missione e non farci beccare da scorte armati e amici. Per questo motivo dovremo anche reperire oggetti utili, tenere d’occhio le vie di fuga, mimetizzarci travestendoci, creare diversivi e studiare i comportamenti dei bersagli inclusi quelli di guardie e scorte armate. Su questo punto di vista, però, è stato possibile notare che il pattern di alcuni bersagli è parecchio monotono e scontato ed è possibile impararlo già ad un primo sguardo veloce. Tenderà a cambiare solo in caso di pericolo.
In ogni caso potremo tramortire o uccidere personaggi per rubare chiavi o schede d’accesso o semplicemente i loro abiti. Tutto questo andrà fatto in assoluto silenzio senza mai dimenticarsi di nascondere il corpo della vittima. In questo modo potremo eludere la sorveglianza, ma non totalmente perché alcuni personaggi potrebbero scoprirci perché consci che noi non facciamo parte di quel determinato gruppo. Ad esempio un poliziotto potrebbe insospettirci se siamo travestiti da poliziotto perché consapevole che la nostra faccia non l’ha mai vista tra i poliziotti di quell’evento. Questi NPC saranno indicati con un puntino bianco sulla testa e sarà di vitale importante camuffarsi dalla loro vista. Spesso i bersagli, invece, sono ben scortati e allora dovremo attivare sistemi anti-incendio, interagire con i condizionatori d’aria, impianti elettrici, allagare bagni, avvelenare qualche innocente e molto altro ancora. Tutto questo pone innumerevoli soluzioni, soprattutto se si tiene conto anche degli NPC speciali e dei gadget a nostra disposizione. I primi sono personaggi talmente importanti che se si riesce a travestirsi da loro ci permetteranno di raggiungere efficacemente alcuni obiettivi importanti con molta facilità, i secondi sono i classici di Hitman con qualche aggiunta particolare come la penna bomba o la paperella di gomma stordente.
Per raggiungere gli obiettivi principali, arrivano in nostro aiuto alcune sotto-trame che si sbloccheranno esplorando l’ambientazione. Seguendo questi obiettivi potremo non solo scoprire alcuni retroscena della storia e dei vari personaggi, ma si potranno uccidere i bersagli senza troppa difficoltà anche con metodi fortemente bizzarri e spettacolari anche con l’uso dei sopracitati NPC speciali. Ogni giocatore potrà scegliere la propria strada anche in base alla difficoltà di gioco scelta che differisce tra Normale, Professionista e Maestro. Il sistema di salvataggio è molto d’aiuto e permette di riprendere la missione dal punto più importante fino a quel momento raggiunto, oppure si può salvare manualmente in qualsiasi momento. Al termine di ogni missione, in base al completamento di alcune sfide e alla nostra bravura, sbloccheremo una serie di elementi e di opzioni extra per poter rifare la missione o per poterli usare nelle missioni successive.
Oltre alla campagna principale, in Hitman 2 sono presenti la modalità Sniper Assassin la modalità Ghost Mode. La prima si può effettuare in singolo o in modalità cooperativa online e consiste nell’impugnare un fucile di precisione ed eliminare bersagli e guardie del corpo nel modo più silenzioso e spettacolare possibile evitando la loro fuga e che il tempo scada. La seconda modalità è solo in multiplayer competitivo in cui due giocatori si confrontano nello stesso scenario contemporaneamente con l’obiettivo di uccidere i bersagli designati nel minor tempo possibile. Al momento è possibile farlo in un unico scenario ed è in modalità beta, ma le potenzialità ci sono. Ho, però, notato due difetti: il primo è per la modalità Sniper Assassin, poco coinvolgente nonostante sia ben realizzata e piacevole, il secondo è nella Ghost Mode che diviene una sorta di sfida a tempo con un avversario e fa cadere, quindi, il concetto di studio e calma di Hitman. Infine vi è un’altra modalità, ma a tempo limitato e con forti limitazioni anche nel gioco. Prende il nome di Missione Speciale: Bersaglio Elusivo numero 1 con Sean Bean, L’Immortale. È uscito il 20 novembre e sarà disponibile per 14 giorni. I Bersagli elusivi sono contratti eccezionali ed estremamente rischiosi che rimangono disponibili solo per poco tempo. Hanno una difficoltà molto alta e permettono di ricevere dei premi speciali. La cosa più interessante è che tutto questo e molti DLC futuri saranno gratuiti per tutti, quindi si spera in un forte interessamento da parte di Square Enix e soprattutto di IO Interactive.
Comparto tecnico
Le ambientazioni di Hitman 2 sono meravigliose, ma già con Hitman ci eravamo abituati. Alcune mappe sono più ispirate di altre, ma nel complesso sono tutte ben curate e variegate. I dettagli sono numerosi e il nuovo motore grafico, il Glacier Engine, ha dato dimostrazione di riuscire a gestire numerosi NPC su schermo che reagiscono anche in base alle azioni del giocatore. Qui, però, si notano alcune particolarità perché se a difficoltà normale alcuni NPC sembrano compiere movimenti davvero idioti e senza senso, a difficoltà elevate si nota una IA matura e senza grosse problematiche, seppur con qualche piccolo difetto. Quindi adesso anche i passanti e la gente comune potranno insospettirsi in caso di pericolo o scappare e chiedere aiuto in giro e qualora trovassero un corpo, ci verrà notificato attraverso un riquadro in alto a sinistra.
I personaggi sono realizzati ottimamente grazie anche ad un sistema di illuminazione a dir poco perfetto. Peccato per alcune azioni sciptate come l’apertura delle porte o le impronte sul terreno che rendono il tutto poco realistico e artisticamente fastidioso. In ogni caso tecnicamente è ottimo anche dal punto di vista del frame rate con 60 fps stabili in FullHD o in 2K, mentre a 30 fps in 4K con qualche piccola incertezza nei momenti più concitati. Prima di passare al comparto sonoro è importante segnalare un poco godibile sistema di combattimento che rende gli scontri corpo a corpo o con armi da fuoco un po’ bruttini e in alcuni casi veramente imprecisi. Questo spesso renderà gli scontri un vero inferno non tanto per la difficoltà quanto proprio per l’imprecisione.
Il comparto sonoro è ottimo dal punto di vista musicale, un po’ meno dal punto di vista del doppiaggio e del parlato. Nel primo caso avremo musiche coinvolgenti e perfettamente in linea con le azioni di gioco. Nel secondo caso avremo volumi del parlato non in linea né col l’azione né tantomeno con il luogo dove ci troveremo. Per fare un esempio potremo essere a decine di metri di distanza da una persona che stiamo scortando e l’Agente 47 parlerà come se lo avesse accanto. Inoltre manca il doppiaggio in lingua italiana, ma sono presenti i sottotitoli.
Commento conclusivo
Hitman 2 non delude le aspettative dei fan dell’Agente 47, anzi le novità presenti rispetto al capitolo precedenti sono sì poche, ma ben visibili e funzionali e ne arriveranno di altre con il tempo. Il gameplay è solido, divertente e intrigante, mentre il comparto tecnico è altalenante. Peccato che il comparto narrativo sia praticamente un riempitivo anonimo e poco coinvolgente. Nel complesso, però, è assolutamente consigliato anche perché ormai Hitman rappresenta uno dei pochi capisaldi per gli appassionati del genere stealth.