Chiunque abbia tirato un calcio ad un pallone nella sua vita conosce Holly e Benji. Con loro abbiamo imparato che il pallone è nostro amico, che le partite si giocano su campi da 50 chilometri (in collina), che il Giappone può vincere il Mondiale e che in terra nipponica ci sono le telecronache anche per le gare delle elementari (sempre sia lodato Sergio Matteucci e il suo “Ed è GOOL!”).
Per questo riprendere in mano l’edizione di “Holly e Benji Forever” targata Yamato Video e Koch Media è una goduria per tutti i fan. Premessa, magari banale ma doverosa: “Forever” non è l’anime classico andato in onda in Italia nel 1986, ma una sorta di reboot della serie classica e dell’OAV “Sfida al mondo” (più una terza parte inedita). In occasione del Mondiale di Calcio in Corea e Giappone del 2002 fu prodotto questo nuovo adattamento del manga di Yoichi Takahashi, per un totale di 52 episodi (tutti disponibili ovviamente in questa edizione).
Un refresh della serie che nei primi 31 episodi condensa tutta la prima serie dell’anime storico, dalla primissima sfida per il campo tra Newppy e Saint Francis fino alla mitica finale con la Toho di Lenders, con un upgrade grafico e sopratutto una velocità nella narrazione che “svecchia” notevolmente il prodotto e vi farà divorare facilmente una puntata dietro l’altra. Presente ovviamente anche il torneo di Parigi (o Mondiale U-16) con un Giappone tirato a lucido e targato Adidas (brand che sponsorizza l’intera serie).
La seconda metà contiene i 21 episodi della “Road to 2002”, ovvero la parte dedicata al proseguimento della carriera di Hutton e compagni, sparsi tra Spagna, Italia e Germania. Per i preventivabili problemi di diritti i nomi ricordano quelli dei primi PES, ma vedere Lenders con la maglia bianconera del “Piemonte” è pur sempre da brividi!
I due cofanetti del box, per un totale di 20 dischi, contengono anche due interessanti booklet da 25 pagine ognuno, che fungono sia da artbook che da guida alla serie, con i riassunti degli episodi. Tra gli extra possiamo trovare una bella galleria fotografica che riprende le immagini contenute negli artbook e le originali sigle di apertura e chiusura giapponesi: purtroppo assente la sigla italiana, in tutto il suo splendore dance anni 2000, cantata dalla combo Vanni-D’Avena. La serie è in formato 4:3, ma la qualità dell’animazione sopperisce a questa “scomodità”.
Cofanetto consigliatissimo, sopratutto per i nostalgici che vogliono rivivere le emozioni di quei match tanto assurdi quanto esaltanti, ma con un notevole svecchiamento grafico e un ritmo nettamente più veloce.