Horizon Zero Dawn Remastered migliora il più possibile l’aspetto grafico del gioco di sette anni fa.
A seguito di numerosi rumor che si sono susseguiti per tutta la prima metà di questo 2024, Horizon Zero Dawn Remastered è stato annunciato durante l’ultimo State of Play. Accolto non proprio tra scroscianti applausi, questa nuova versione della prima avventura di Aloy è disponibile su PlayStation 5 a partire dallo scorso 31 ottobre. L’ideale per chi non ha mai messo piede nell’universo creato da Guerrilla Games, il gioco diretto da Hermen Hust è stato migliorato graficamente da Nixxes.
Il team è stato incaricato di rendere Zero Dawn allo stesso livello grafico di Forbidden West, tanto che i due giochi sembrano essere usciti entrambi sull’ultima piattaforma di casa Sony. Ho messo piede nella Culla della Madre e sono pronto a darvi qualche informazione extra su Horizon Zero Dawn Remastered, tra una sentinella e un culto di troppo.
Una “nuova” Aloy?
Il mondo di Horizon racconta una realtà futuristica in cui la terra è dominata da Macchine colossali, nelle quali poche sacche di umanità sopravvivono in tribù sparse tra le rovine dimenticate e invase da una fitta vegetazione della nostra civiltà. Aloy non sa nulla delle sue origini, e dovrà affrontare una pericolosa prova per poterle scoprire. Si tratta solo dell’inizio dell’avventura più avvincente della sua vita.
Ovviamente, trattandosi di una versione Remastered, la trama messa a punto da John Gonzalez e Ben McCaw sette anni fa non è cambiata. Si poggia ancora su presupposti solidi e affascinanti, con argomenti crudi come l’estinzione e la sopravvivenza della specie. Vien da se, che oltre i pregi della trama, questa nuova versione si porta anche i difetti. Quindi ci sono momenti in cui il racconto perde di vista il tempo della narrazione che, a conti fatti, allungano troppo il brodo, perdendo di efficacia sul lungo periodo. Questa edizione comprende anche tutti i DLC del capitolo del 2017, divenendo la miglior versione del primo Horizon su mercato, con oltre 60 ore di contenuti.
Un lavoro di fino
Nixxes ha aggiunto circa dieci ore di nuove animazioni in motion capture per rendere le sequenze dei dialoghi più credibili, uno dei difetti più grandi del gioco originale. Il team ha sostituito i personaggi con le loro versioni aggiornate dal sequel, inclusa l’illuminazione avanzata (che li fa davvero spiccare sui già bellissimi sfondi), i movimenti del viso e gli effetti sulla pelle, peluria inclusa.
Il team ha poi rivisto tutto l’ambiente, modificando la varietà della vegetazione, migliorando la resa dell’acqua, sostituendo un gran numero di texture (soprattutto sulle rocce) e facendo riferimento alle concept art originali concretizzando l’idea visiva che Guerrilla Games aveva in mente sette anni fa. Questa versione remastered non ha più quindi nulla da invidiare al suo sequel, dandogli anche un effetto di continuità nel caso voleste affrontarli di seguito.
E se lo avessi già giocato?
Horizon Zero Dawn Remastered è nato proprio al fine di rilanciare e aggiornare l’esperienza originale a uso e consumo di un’utenza potenzialmente nuova quindi, se avete già affrontato l’avventura di Aloy e non volete rigiocarci, non c’è nulla di nuovo in questa versione. Se invece volete rituffarvi nelle lande mozzafiato o volete affrontare il gioco in NG+, questa versione Remastered legge i vostri salvataggi, e l’update è disponibile a 9,99€.
Come detto più volte in questa recensione, Horizon Zero Dawn Remastered è pensato per coloro che non hanno mai affrontato la prima avventura di Aloy e che, con poco meno di cinquanta euro, si portano a casa un titolo reso graficamente moderno dagli sforzi di Nixxes. In caso contrario, la prima avventura di Aloy non aggiunge nulla di nuovo lato trama, se non una nuova versione registica dei tanto criticati dialoghi. A voi la scelta se rigiocare le origini della serie o se aspettare qualcosa di nuovo.