The blair witch Project
The Blair Witch Project è il mockumentary per eccellenza. Questa pellicola del 1999, diede grandezza al sottogenere dei mockumentary e dei found footage, diventando ben presto il film pilastro del genere. All’inizio della proiezione si viene informati della scomparsa di tre ragazzi nell’ottobre 1994, inoltratisi nei boschi circostanti il villaggio di Burkittsville (anticamente chiamato Blair), nella contea di Frederick, nel Maryland, e del ritrovamento di alcune pellicole e nastri audiovisivi da essi realizzati nei giorni immediatamente precedenti la loro sparizione. Il film è presentato come un semplice montaggio in ordine cronologico di questo materiale rinvenuto, a ricostruzione dei fatti che hanno visto coinvolti i tre giovani. Si scopre così che i tre studenti universitari Heather, Mike e Josh hanno deciso di realizzare un documentario scolastico, con cui fare luce su una misteriosa leggenda locale, quella della fantomatica “Strega di Blair”, una vecchia di nome Elly Kedward vissuta alla fine del Settecento nel paese di Blair, a cui le cronache hanno attribuito atti di violenza a danno di bambini del paese, nonché la scomparsa di alcuni di loro. Una pellicola da vedere assolutamente se amate il genere, dove la tensione è un esasperante crescendo che vi terrà bloccati alla sedia fino alla fine.
Disponibile su Tim Vision.
Babadook
Uno degli horror tra i più particolari ed interessanti degli ultimi anni: Babadook racconta la storia di Amelia, vedova che vive con il figlio Samuel che ha dovuto crescere da sola. Il bambino, credendo che ci siano dei mostri che vogliono uccidere lui e sua madre, comincia a manifestare dei comportamenti alquanto problematici. Una sera la donna trova in casa un libro intitolato Mister Babadook, che non ricordava di aver comprato, e decide di leggerlo al piccolo. La creatura protagonista della fiaba, secondo Samuel, è proprio il mostro che li sta perseguitando. una creatura spaventosa che, dopo essersi introdotta nella casa delle sue vittime, le porta alla follia. Presto madre e figlio si accorgeranno però che ciò che è descritto nel libro comincia ad accadere anche nella realtà, ed Amelia sarà costretta a fare di tutto per salvare Samuel dal mostro. Babadook ricolloca un genere che stava deragliando verso demoni, vampiri, streghe e gli eccessi del mockumentary in una dimensione più nobile, fatta di opere in grado di penetrare nel profondo della psiche e portarci, di conseguenza, a fare i conti con i nostri limiti. Una pellicola dove la costruzione dei personaggi è il fondamento dell’ottima riuscita del film. Babadook non spaventa nell’immediato ma si insinua come una presenza nel lato più oscuro e sconosciuto della nostra anima.
The Void
The Void uno dei body horror più interessanti e meglio riusciti degli ultimi anni. Gillespie e Kostanski, i due registi della pellicola, riportano in auge un genere da diverso tempo caduto nel dimenticatoio, lo fanno con pochi fondi e con molta abilità. The Void è chiaramente un omaggio al genere, un omaggio al cinema anni ’80 con tanti rimandi a Carpenter (in particolare a Il signore del Male) e al maestro del body horror Cronenberg. Durante un giro di pattuglia, lo sceriffo Daniel Carter si imbatte in un ragazzo coperto di sangue con evidenti segni di psicosi post-traumatici e lo porta nell’ospedale in cui lavora la sua ex moglie Allison Fraser. Qui, l’infermiera Beverly perde la lucidità e uccide un paziente per poi sparare a Daniel. Lo sceriffo sviene e ha una terribile visione mentre i presenti sono costretti a sparare per fermare la sete di sangue dell’infermiera. Nel frattempo il ragazzo soccorso, James, diventa il sospettato numero uno dall’agente Mitchell che sta indagando su inquietanti macchie di sangue nel bosco. Il corpo esanime dell’infermiera prende improvvisamente vita trasformandosi in un mostro con viscidi tentacoli. Per salvarsi, gli ospiti dell’ospedale dovranno compiere una pericolosa discesa nelle viscere dell’edificio.
Disponibile su Amazon Prime Video.