I Puffi ritornano su console e PC in una nuova avventura targata OSome Studio e Microids
Con l’acquisto dei diritti sui Puffi per quattro titoli videoludici tra IMPS e Microids, dopo il più recente Puffi Kart, la software house transalpina è tornata al lavoro con OSome Studio, pubblicando I Puffi 2: Il Prigioniero della Pietra Verde, sequel diretto del titolo uscito nel 2021, I Puffi: Missione Vilfoglia. Grazie ad un codice gentilmente offerto da Microids ci siamo lanciati così nella nuova avventura degli esserini blu nati dalla matita del fumettista belga Peyo su PlayStation 5, quindi ecco la nostra recensione de I Puffi 2: Il Prigioniero della Pietra Verde.
La storia di questo secondo gioco si svolge poco dopo gli eventi di Missione Vilfoglia, dove Puffo Inventore ha creato un’invenzione rivoluzionaria: il PuffoMix! Inventore però ha bisogno della Pietra Verde per migliorare la sua nuova creazione, che però sfortunatamente si trova nella Stamberga di Gargamella. Nonostante ciò, Inventore parte all’avventura per recuperare l’oggetto magico, ma l’esplosione della pietra avvenuto per un incidente liberano il malvagio Stolas, un nuovo potente nemico intenzionato a creare un regno di terrore. Per rimediare all’errore, muniti del PuffoMix una squadra di Puffi si lancerà quindi in questa nuova avvincente avventura, dove potranno contare anche su un alleato veramente inaspettato…il loro arcinemico Gargamella in persona!
Tramite dei portali situati nella Stamberga di Gargamella, ci potremo addentrare così in tre diversi mondi: la Foresta dei Puffi, le Montagne innevate e la Terra del fuoco, dove utilizzeremo nuovamente quattro puffi, dove aldilà di Quattrocchi ne avremo tre inediti a differenza del primo gioco. In questo secondo capitolo infatti potremo usare puffo Inventore, Maldestro e Tempesta, tutti e quattro dotati di ben tre poteri unici da sbloccare e poter utilizzare contro le Cristalbelve. Parlando del gameplay, come dicevamo qualche riga più sopra, questa volta i Puffi oltre al solito salto con schiacciata, al posto del Puffizzatore saranno dotati del PuffoMix, che come l’arma precedente sarà in grado sia di sparare che di assorbire determinati oggetti.
La differenza dal Puffizzatore però sarà la possibilità di sbloccare quattro potenziamenti per l’arma denominati: Pietra Verde, Sostanza Appiccicaccia, Sostanza Urtatutto e Sostanza Acchiappona, che darà così la possibilità ai nostri protagonisti di sfruttare diversi vantaggi contro i nemici che incontreremo, come quello di appiccicare i nemici al terreno, quella di far scontrare i nemici tra di loro stordendoli o spazzarli via. Questi quattro potenziamenti saranno tutti dotati di sei statistiche diverse suddivise in: Punti Salute, Danni, Surriscaldamento, Punizione, Raggio e Velocità di fuoco, dove grazie all’Essenza del nulla (delle pietre cumulabili durante l’avventura), saremo in grado di potenziarle in base alla nostra preferenza. Aumentando le varie statistiche inoltre sbloccheremo la possibilità di aggiungere tre nuovi poteri su sei disponibili per ogni sostanza del PuffoMix, che qui invece sbloccheremo grazie alle Gemme del nulla.
Utilizzando queste abilità, oltre ad avventurarci nei tre mondi infestati dalle cristalbelve e cercando di ripulire la natura dall’infestazione dei cristalli di Stolas al 100%, avremo anche la possibilità di svolgere sei sfide per ognuno dei tre scenari. Queste sfide a tempo che saranno da scovare in punti nascosti della mappa, offriranno al giocatore diversi scontri contro varie cristalbelve e potranno garantire ben quattro medaglie, che in base ai risultati ci doneranno skin esclusive, cristalli e punti speciali per potenziare i poteri del PuffoMix. Insomma, il modus operandi è molto simile e semplice a quello già visto nel 2021, portando qualche piccola novità, ma senza apportare nulla di veramente eclatante.
A livello tecnico questo secondo capitolo si ripropone praticamente identico a quello visto con il primo gioco, presentando una veste grafica cartoonesca, e una palette di colori molto vivaci, anche se meno ispirati di quelli visti in Missione Vilfoglia. Vero punto dolente infatti sono i vari scenari, poco ispirati e dove la Stamberga di Gargamella che prende il posto del Villaggio dei Puffi come base operativa, offre ben poco a differenza del villaggio che era invece completamente esplorabile e con diverse attività da svolgere. Anche la camera presenta gli stessi difetti visti nel primo titolo, con alcuni sfarfallamenti fastidiosi, anche se non troppo eccessivi, mentre un plauso va fatto per quanto riguarda i problemi inerenti al frame-rate o bug, che devo dire di non averne trovati durante l’avventura.
Con tre difficoltà disponibili, ho trovato ottimo il bilanciamento sotto questo aspetto, con OSome Studio che è riuscita ad offrire un buon tasso di sfida in base al tipo di giocatore, dalla più semplice adatta per i bambini (comunque da non sottovalutare), alla più ardua per i giocatori più esperti e navigati nel platforming. Anche la corsa al platino per i cacciatori dei trofei non è per niente da sottovalutare, ben più ardua di quella presente nel primo titolo. Il punto più dolente però rimane sempre lo stesso: la non possibilità di giocare in multiplayer online o con un altro puffo a schermo, cosa che trovo alquanto assurda per un tipo di platform come questo, che garantirebbe molto più divertimento e anche più longevità, visto che è molto più breve del precedente capitolo.
Ad ogni modo, come nel primo capitolo ci sarà la possibilità di giocare in locale con un amico, con il secondo player che userà un robot autonomo posto sul PuffoMix e sarà in grado di sparare. Per quanto riguarda il comparto sonoro, ho trovato ottima la soundtrack che accompagna l’avventura, con temi musicali ispirati e sinfonie che si amalgamano perfettamente con il mondo dei Puffi. Da segnalare ancora invece la non presenza del doppiaggio in italiano tra le tante lingue disponibili, ed è un vero peccato, anche se avremo sempre a disposizione l’opzione per i sottotitoli in lingua nostrana. A chiudere il comparto tecnico ho trovato carina sia l’idea del Codex, disponibile nel menù di gioco e dove potremo visualizzare diversi elenchi ben curati sulla lore del gioco, dei personaggi, i nemici e sul PuffoMix, sia la possibilità di sbloccare skin per modificare i quattro puffi disponibili.
Cara Microids, bisogna rischiare un po’ di più!
Se ad oggi Microids è riuscita ad offrire due buoni giochi, il desiderio è di vedere il team francese rischiare qualcosina di più per il futuro capitolo del franchise, con soprattutto la speranza di avere finalmente la possibilità di giocare il titolo in multiplayer online con amici e magari con un roster di personaggi più ampio vista l’ampia scelta (ehm..ehm..qualcuno ha detto puffo Burlone?!). Anche se mi aspettavo qualcosa di più da questo secondo capitolo, nel suo complesso la formula resta comunque vincente, ed I Puffi 2: Il Prigioniero della Pietra Verde si può definire certamente un buon sequel, divertente e che pone le basi per ulteriori capitoli futuri del franchise. Se vi è piaciuto il primo capitolo, sono certo che questo gioco farà sicuramente al caso vostro, quindi in questo caso vi consiglio di recuperarlo, visto anche il prezzo molto accessibile e in sconto su diverse piattaforme.
I Puffi 2: Il Prigioniero della Pietra Verde è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC.