Il Passo del Diavolo – Bluray – Recensione

Non è tanto lo stupore di trovarsi di fronte ad un horror quantomeno piacevole, nonostante le aspettative possano essere davvero basse, è piuttosto la soddisfazione di scoprire, nel caso non si conoscesse già da prima, una assurda tragedia, realmente accaduta. Cogliendo l’occasione di raccontarvi quali furono i fatti che si verificarono tra le montagne della Russia nei primi anni ’50, vedrò di darvi qualche indicazione in merito alla trama del film.

La vicenda dalla quale origina la pellicola è meglio conosciuta tramite il nome del capo della spedizione di scalatori russi che si avventurarono, guarda caso, su per i pendii della “Montagna dei morti”: il punto nel quale tutti e nove, tra uomini e donne, furono trovati morti viene, infatti, ancora oggi chiamato Passo Dyatlov. Alla partenza gli scalatori erano 10, giunti ad una certa altezza uno di loro si sentì male e decise di tornare indietro (Non mi è chiaro quanto sia vero che questo abbia poi passato il resto della vita in manicomio, ndr). Non avendo ricevuto per troppi giorni alcuna comunicazione da parte degli avventurieri, si decise di mandare una squadra di ricerche che, dopo diverso tempo, trovarono i nove corpi. L’assurda situazione, attualmente inspiegabile, che videro di fronte a loro può essere riassunta in questi punti: la tenda da campo era divelta dall’interno verso l’esterno, come se gli abitanti stessero scappando da qualcosa; I corpi vennero trovati semi nudi, unico fatto probabilmente spiegabile tramite l’undressing paradossale; su ognuno dei corpi furono rilevate altissime tracce di radioattività; due dei cadaveri avevano la cassa toracica frantumata, senza peró alcun segno di violenza; lo stesso valeva per il cranio distrutto di un altro corpo ancora; una delle scalatrici venne ritrovata senza parte della mandibola e senza lingua; vennero ritrovate diverse impronte nei pressi del campo, nessuna appartenente ai deceduti, e senza nessun percorso di arrivo, né di partenza; diversi testimoni dichiararono di aver visto nel cielo in quelle notti almeno sette forti luci arancioni nel cielo (il governo russo spiegó poi di aver operato diversi test missilistici nella zona).

Bene, questi sono i fatti reali, la trama di questo film vi si dipana nella maniera più banale immaginabile, ma lo fa senza annoiare e intrattenendo al massimo delle sue possibilità prendendo spunto da una delle decine di spiegazioni più ho meno complottistiche che si sono venute a formare intorno alla vicenda. Vedremo quindi un gruppo di studenti americani avventurarsi nello stesso passo in cui fu trovata la spedizione, con l’intento di girare un documentario: da qui la scelta di girare in stile “mockumentary”, stile registico ormai fin troppo abusato ma che qui non infastidisce e, soprattutto, trova quasi sempre la sua giustificazione d’essere.

Insomma, “Il passo del diavolo” è un film tirato fuori da poche lire, ma che di quei soldi, a parer mio, ha saputo sfruttare ogni potenzialità. È un film distribuito in Italia direttamente in home-video da Midnight Factory, con la solita ‘mise’ elegante fatta di sovra-coperta in cartoncino e booklet all’interno.

Non sarà un film indimenticabile, ma lo voglio promuovere come film da serata con gli amici: non terrorizza mai, ma diverte e talvolta inquieta per il contesto nel quale è calato.

BLU-RAY

Durata:100 min
Formato:1:1:85; 1080p
Audio: Italiano-5.1 DTS HD master audio; Inglese-5.1 DTS HD master audio
Sottotitoli: Italiano
Extra: Trailer; Renny Harlin: Un regista Rock’n Roll; Speciale: Le montagne della follia; Dietro le quinte (50 min)

 

DVD

Durata:96 min
Formato: 1:1:85; 16/9
Audio: Italiano-5.1 Dolby Digital; Italiano-5.1 DTS; Inglese-5.1 Dolby Digital
Sottotitoli: Italiano
Extra: Trailer; Renny Harlin: Un regista Rock’n Roll; Speciale: Le montagne della follia; Dietro le quinte (50 min)DVD 9

Il Passo del Diavolo
Pros
Cons
7
Voto