Indiana Jones e l’antico Cerchio è la miglior avventura dell’archeologo dal 1989.
Succede a volte che la campagna marketing di un gioco non dimostri a pieno le capacità del titolo in questione, creando dubbi e non generando la giusta attesa in vista dell’uscita. Negli scorsi mesi non c’è stato molto clamore per Indiana Jones e l’antico Cerchio, ultima fatica di Machine Games, autori già del rilancio di Wolfenstein.
Fortunatamente, una volta avviata l’avventura del Dottor Jones, scopriamo piacevolmente di essere di fronte a una grande avventura in prima persona. Disponibile da oggi 9 dicembre su Xbox e PC, anche incluso nell’abbonamento Game Pass, Indiana Jones e l’antico Cerchio è l’ultimo grande titolo di questo 2024. Raggiunti i titoli di coda, sono pronto a raccontarvi pro e contro di questo avventuroso giro del mondo al fianco di Indy.
Versione testata: Xbox Series X
Machine Games ama il brand di Indiana Jones e si vede fin dai primi istanti de L’antico Cerchio. Il titolo si colloca temporalmente poco dopo I predatori dell’arca perduta, e vede il dottor Jones alla ricerca di un antico manufatto che potrebbe modificare il destino della terra. Ovviamente in mezzo alla sua strada troverà soldati nazisti e fascisti, oltre al sadico Emmerich Voss. Al suo fianco numerosi amici vecchi e nuovi, tra cui la giornalista Gina Lombardi, alla ricerca della sorella scomparsa e vista l’ultima volta proprio in compagnia di Voss. Il viaggio di Indy lo porterà in diverse location in giro per il mondo e il nostro archeologo dovrà destreggiarsi tra tombe, puzzle e missioni secondarie che fanno da contorno alla storia principale.
La nuova avventura del Dottor Jones
La sceneggiatura de L’antico Cerchio è ottima, e probabilmente il punto più forte dell’intera produzione. Ogni personaggio è ben caratterizzato e contestualizzato nell’universo di Indy, e non sfigurerebbe in un film dedicato all’archeologo. Machine Games rende giustizia al personaggio interpretato al cinema da Harrison Ford, usandone il volto (e dandogli in italiano la voce di Alessandro D’errico) molto più di quanto fatto dai dimenticabilissimi ultimi due film. I filmati sembrano usciti da un film della saga, sia per regia sia per eventi, utilizzando anche alcuni degli escamotage visti nella trilogia originale.
Ogni location è creata minuziosamente, e muoversi tra le strade del vaticano, tra le tombe di Giza o nella giungla, per esempio, garantisce ore di intrattenimento visivo. Il lavoro di Machine Games è encomiabile, proprio sugli ambienti oltre che nella modellazione dei protagonisti. Forse alcuni volti dei soldati o dei png sono più inquietanti dei principali, ma niente di troppo brutto o poco credibile.
Ad aumentare ancora di più l’immersività nell’avventura di Indy, la magistrale colonna sonora di Gordy Haab, capace di replicare il magnifico lavoro di John Williams, e di non sfigurare al fianco della stessa. Un lavoro come detto magistrale, che sottolinea i momenti di adrenalina e si tranquillizza in quelli più calmi, un lavoro orchestrale ineccepibile e sicuramente tra le migliori al momento sul mercato.
Tra action, stealth e puzzle
Oltre la narrativa, il punto di forza principale di Indiana Jones e l’antico Cerchio è sicuramente la libertà che viene data al giocatore. In ogni momento del gioco potete scegliere come affrontare ciò che vi troverete davanti. Ci sono più strade che portano allo stesso risultato: sia che vi piaccia un approccio stealth, sia che preferiate farvi avanti a pugni alzati.
L’antico Cerchio è un gioco d’avventura in prima persona, e mischia sequenze stealth ad altre action, a ovviamente enigmi ambientali che stimolano la mente del giocatore. Sfortunatamente non tutte queste sezioni sono ugualmente riuscite e, soprattutto quando si parla dell’ia dei nemici, ci troviamo di fronte a bambocci molto stupidi e facilmente superabili. Il sistema di combattimento è molto semplice, basato sulla pressione dei dorsali e sull’utilizzo di oggetti vari che troverete nelle diverse stanze. È ovviamente presente anche una serie di armi da fuoco con proiettili limitati, per chi vuole approcciare l’avventura in maniera più “guerrigliera”.
Nonostante il sistema di combattimento corpo a corpo non sia ottimale, il difetto viene completamente annichilito da ciò che gli sta attorno. Non solo la già lodata atmosfera, ma , e soprattutto, l’esplorazione e i puzzle che il dottor Jones troverà sulla sua strada. Gli enigmi sono di difficoltà diversa, e si va da quelli matematici per aprire le cassaforti naziste a veri e propri enigmi storici nei diversi templi, con diversi metodi di risoluzione in base all’epoca storica a cui risalgono.
Essere Indiana Jones
Veniamo quindi alla scelta di fare un gioco in prima persona, vero e proprio ostacolo per qualche giocatore, ben giustificata dall’obiettivo di Machine Games. Con L’antico Cerchio non vi limiterete a guardare un’avventura di Indiana Jones, ma sarete voi Indiana Jones. Non solo grazie all’immersività nelle ambientazioni, ma anche grazie alla succitata prima persona. Anzi, quando durante il gameplay si passa alla terza (per le sezioni di scalata) ci si trova spesso a preferire non ci fosse mai stato il cambio.
Il giocatore può perfino scegliere se affrontare le missioni secondarie o concentrarsi solo sulla storia, evitando misteri aggiuntivi o collezionabili. Questi ultimi sono curati fin nei minimi dettagli, dai libri che ci garantiranno nuove abilità, alle lettere dei tempi o alle ricette dal mondo, tradotte minuziosamente in un ottimo italiano.
Il tutto trova spazio nel dettagliatissimo diario, che si arricchirà man mano raccoglieremo collezionabili e foto, divenendo una vera e propria guida nel gioco. Forse si poteva rendere più precisa la mappa, soprattutto quando si cercano le reliquie nascoste, ma ancora una volta, non è nulla di inguardabile (o ingiocabile).
Machine Games ci è riuscita. Indiana Jones e l’antico cerchio è un ottimo gioco d’avventura e un eccellente capitolo della saga dell’archeologo più famoso del mondo. Il team è riuscito a farci indossare veramente i panni di Indy, regalandoci uno dei giochi più divertenti di quest’anno. Nonostante i suoi difetti, L’antico cerchio riesce a metterli in secondo piano grazie a una narrativa eccelsa e a delle atmosfere imperdibili per ogni fan dei giochi d’avventura. Invece di proseguire in sala, spero che le avventure del Dottor Jones restino nelle mani esperte del team, che ha dimostrato di avere a cuore l’IP molto più che nelle ultime disavventure cinematografiche.