Inertial Drift è l’omaggio a Initial D che stavamo aspettando.
Il 2020 è stato un anno interessante per i racing game, soprattutto nella la scena indie. Proprio qua, nel sottobosco indipendente dove brulicano le idee, quest’anno c’è l’imbarazzo della scelta, con un trittico che merita di essere scoperto e gustato fino in fondo.
Se da una parte abbiamo Hotshot Racing che reimmagina gli arcade della vecchia guardia di fine anni ’90 e Art of Rally, che affronta il tema della corsa su sterrato quasi in maniera filosofica, con Inertial Drift veniamo proiettati nel mondo delle corse clandestine e della derapata estrema.
Inertial Drift, sviluppato dagli irlandesi Level 91 Entertainment, è un velocissimo racing arcade che sposta la sfida in gare 1vs1, dove il controllo dell’auto è la chiave per vincere ogni gara.
Versione testata: PlayStation 4 Pro
C’è una cosa che ha attirato fin da subito la nostra attenzione su Inertial Drift. No, non è il simpatico gioco di parole del titolo che ci rimanda alla memoria Initial D, il manga di Shuichi Shigeno ambientato nel mondo delle corse illegali giapponesi, e dal quale attinge a piene mani, ma dal peculiare sistema di guida su cui si basa il gioco.
Definito un “Twin Stick Arcade Racing”, in Inertial Drift viene applicato il controllo tramite il doppio analogico, spesso prerogativa di alcuni sparatutto, alla gestione dell’auto proprio in fase di sgommata.
Per quanto non possa sembrarvi un’idea funzionale, quella di Inertial Drift è una piccola rivoluzione nei giochi di guida, che porta una soluzione fresca in un genere ormai fermo da anni su certe meccaniche.
Ma come si traduce questo twin stick applicato ad un modello di guida classico?
The art of Drifting
In poche parole la gestione dell’auto avviene utilizzando entrambe le levette, mentre acceleratore e freno normalmente tramite i dorsali.
Con la sinistra si calibra lo sterzo direzionando la vettura, mentre con la destra se ne controlla il drift facendo scivolare la macchina sull’asfalto e seguendo attentamente la curva. A conti fatti ci si trova a guidare usando l’analogico destro, che servirà a spostare il posteriore dell’auto per seguire la traiettoria della strada.
Per quanto possa sembrare innaturale, questo sistema è quanto mai intuitivo ed estremamente preciso nel dare al giocatore il controllo totale del mezzo ed eseguire derapate con una precisione quasi chirurgica.
Se le prime fasi di gioco, tutorial e story mode, servono a gettarci nel mondo delle corse, assaggiando quello che il gioco ha da offrire, sono utili anche per prendere mano con questo nuovo sistema di controllo ed imparare a conoscere il primo set di mezzi disponibili ad inizio gioco.
Infatti la bravura di Level 91 Entertainment, non è stata solo quella di imbastire nuove dinamiche di guida, ma di saperle poi adattare alle varie vetture. Queste, ispirate in maniera più o meno esplicita a modelli realmente esistenti, si differenziano su manovrabilità e tipo di derapata. Avremo quindi macchine più versatili, adatte ai piloti alle prime armi, che consentono di approcciarsi al gioco in maniera sicura, mentre quelle avanzate richiederanno un po’ più di pratica nell’eseguire la sgommata, più difficile da padroneggiare, ma decisamente più remunerative in termini di prestazioni.
E il sistema tramite “twin stick” permette di sentire le macchine rombare sotto i nostri pollici, di percepirne la pesantezza e tutta la loro fisicità.
Non saranno però disponibili tutte e 16 da subito. Ogni nuova auto andrà prima resa accessibile nel menù Challenge completando il pre-requisito necessario, per poi sbloccarla in-game completando la challenge stessa.
La potenza non è nulla senza il controllo.
Inertial Drift, come già accennato, è un gioco di guida arcade che vi vede impegnati in accese gare 1vs1. E anche nell’esecuzione Level 91 Entertainment sceglie una strada diversa rispetto ai soliti racing game. Come in tutti i giochi analoghi lo scopo è quello di vincere mettendo alla prova le nostre abilità al volante, imponendo ai giocatori una guida pulita senza il minimo errore, che potrebbe costarci un sorpasso.
Iniziata la gara ci si affida solamente al nostro sesto senso, e sulla conoscenza mnemonica della pista in ogni sua sfumatura. Non c’è una mappa che ci anticipa curve e tornanti, ma si usa sangue freddo, prontezza dei riflessi e il saper leggere l’andamento della strada.
Le location di Inertial Drift spaziano da un giapponesissimo svincolo autostradale, che serpenteggia fra le strade di una metropoli tutta luci e neon, alle stesse discese collinari che spesso sono state immortalate nel manga e nell’anime di Initial D. E qua, proprio su queste strade, ci si sfida a chi taglia prima il traguardo, fra semplici testa a testa, o a prove di abilità che premiano lo stile delle derapate , o quanto a lungo riusciremo a correre superando una serie di checkpoint, piazzati in maniera strategica.
E se non bastasse, Inertial Drift offre classifiche online per confrontare i propri punteggi con quelli degli altri giocatori, fantasmi con i quali metterci alla prova o allenarci copiando le sciee dei rivali e una modalità online nella quale sfidare direttamente amici e altri piloti sparsi in tutto il mondo, tirando fuori la sua anima selvaggia, dove solo il più abile al volante riuscirà a sfangarla e a diventare campione.
Sul piano tecnico Inertial Drift continua ad omaggiare Initial D. in ogni suo aspetto. La grafica cel shading riporta alla memoria le tavole del manga, mentre le location ci immergono nel mondo delle corse clandestine notturne. Anche lo stile delle grafiche, così come la scelta dei colori o l’uso delle scie luminose dei freni hanno un estetica vintage fortemente “nineties” che si addice perfettamente allo spirito del gioco.
DJ alza sta ca**o di radio
Abbiamo elogiato Inertial Drift fin dalle prime righe di questa recensione, premiando qualsiasi aspetto del gioco, dal gameplay innovativo alla deliziosa grafica retro future. C’è però una cosa su cui Level 91 Entertainment ha fatto un grosso scivolone finendo fuoristrada: la ost del gioco.
Chi mastica pane e drifting ha nel cuore una cosa sola, l’Eurobeat. Avviando il gioco ci si aspetterebbe di sentire le casse pompare sonorità vicine a quelle di classici come Night of Fire, Running in The 90’s o Deja Vu, alcuni dei brani più iconici che rappresentano Initial D. e che sono legate a doppio filo all’immaginario delle corse notturne.
Ci troviamo invece in una situazione diametralmente opposta, con una selezione di tracce abbastanza anonime e sottotono, che non riescono ad infondere la stessa energia delle succitate canzoni, e che avrebbero reso Inertial Drift veramente perfetto.
Inertial Drift è isponibile dallo scorso 11 Settembre su Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC/Steam, da qualche giorno è approdato anche su Xbox One al prezzo di 19,99€.