It Takes Two, La Recensione

Josef Fares e Hazelight colpiscono il bersaglio

It takes two

It Takes  Two è tra le migliori esperienze co-op degli ultimi anni, ricco di dettagli e sempre diverso.

Hazelight Studios e Josef Fares tornano sugli scaffali fisici e digitali, in questo 2021, con It Takes Two.

Non so se qualcuno di voi si ricorda di Josef Fares ma, per rinfrescarvi la memoria, si tratta della mente folle che, durante i The Games Awards 2017, è esploso in veementi maledizioni contro l’Academy durante la presentazione del primo gioco di Hazelight Studios, ovvero A Way Out (potete recuperare qui il video). Anche questa volta per It Takes Two si parla di un’esperienza solamente co-operativa, non affrontabile in alcun modo dai giocatori solitari.

Fortunatamente ci sono diverse opzioni per godersi in compagnia l’ultimo lavoro del team di Fares, senza spendere più del prezzo della singola copia. Innanzitutto potete giocare in locale in split screen, con due controller, come si fa fin dagli anni ’80 fianco a fianco sul divano. Nel caso in questo periodo particolare, con l’emergenza sanitaria tuttora in corso, non abbiate congiunti in casa, potete cercare un amico online, nel migliore dei casi avrà comprato anche lui una copia, nel peggiore, vi basterà dargli il Friend Pass compreso con ogni acquisto. Col Friend Pass (già introdotto ai tempi di A Way Out) il vostro amico potrà accompagnarvi nella partita ma al contempo non potrà giocare da solo, dato che non si tratta della copia di gioco principale.

Infine vi basterà essere sulla stessa famiglia di console per poter giocare anche con amici con la vecchia o nuova generazione. Nel nostro caso, io e Giacomo ci siamo avventurati in It Takes Two su Xbox Series X e Xbox One X, portandolo a termine in circa quindici ore. Quindici ore dense di eventi e in continuo mutamento, tra citazioni e generi completamente diversi che portano l’esperienza co-operativa su di un altro livello. Scopriamo insieme i numerosi punti forti, e i pochi deboli, di It Takes Two in questa recensione.

 

Versione testata: Xbox Series X

Il matrimonio di Cody e May non è dei più felici e i due hanno intenzione di separarsi. Quando danno la triste notizia alla figlioletta Rose, quest’ultima scappa in lacrime, chiedendo aiuto al misterioso libro dell’amore del Dr. Hakim.

it takes two
Release Date
27 Marzo 2021
Sviluppato da
Hazelight Studios
Distribuito da
Electronic Arts
Piattaforme
PS4, Xbox, PC
Our Score
9
Compralo su
Mentre piange disperata su due bambolotti, uno d’argilla e uno di legno, accade una magia. Le personalità di Cody e May si trasferiscono all’interno delle bambole, abbandonando i corpi reali in uno stato di trance.

Nei nuovi corpi i due sono invisibili agli occhi di Rose, in balia delle dimensioni super ridotte, e dei tanti pericoli della casa. Quando il Dr. Hakim in persona, nelle fattezze del libro, gli spiega che per tornare normali dovranno riscoprire se stessi e il partner, dando vita alla più incredibile delle avventure della loro vita.

I due viaggeranno in lungo e in largo nella casa e dintorni, trovando ambientazioni sempre diverse e molto più grandi di quanto sembra all’esterno. Saranno chiamati loro malgrado a prendere parte a una guerra tra vespe e scoiattoli, un viaggio nello spazio, una disinfestazione e tante altre avventure, in un ritmo incalzante che li trascinerà al termine della loro avventura, cresciuti e se avranno fortuna, di nuovo uniti.

La trama di fondo non è delle più originali, ma il team di Fares riesce a tenere alta l’attenzione dei giocatori grazie a quanto succede a schermo e a ciò che affrontano Cody e May durante il proprio viaggio. It Takes Two non propone mai due volte la stessa vicenda, e ogni sezione di gioco ha la propria identità e i proprio scopo all’interno del racconto. Hazelight Studios riesce a fondere racconto e gameplay come se fossero un’unica cosa in perfetta evoluzione, dall’inizio ai titoli di coda.

 

It takes two

 

Pur nei loro corpi di argilla e di legno, Cody e May sono umani, hanno una personalità forte e problemi veri, come il troppo lavoro o la solitudine. It Takes Two affronta queste tematiche in maniera matura ma non pesante, mettendo i due giocatori di fronte a sfide sempre diverse volte a far capire determinati messaggi ai due protagonisti. Molto ricco il cast di comprimari, tra personaggi super positivi a quelli un po’ più ambigui, che accompagneranno la coppia nel loro incredibile viaggio. Fares è riuscito a imbastire una storia non sempre solo positiva, e in alcune occasioni fa proprio dubitare delle buone intenzioni dei protagonisti, cambiando drasticamente il giudizio su entrambi.

Non parlavo di gameplay che si intreccia alla trama a caso, ovviamente. Fin dai primi istanti di gioco, quando lo schermo si divide per far prendere il controllo del personaggio scelto, qualsiasi modifica nel gameplay è narrata all’interno della storia. I diversi power up di Cody e May dureranno giusto il tempo di terminare l’area, per poi essere sostituiti da altri poteri più consoni alla situazione in cui si troverà la coppia. Così ci troveremo con Cody a poter lanciare chiodi mentre May potrà colpire con forza con un martello, oppure con May in grado di utilizzare le onde sonore e Cody impegnato a dirottarle o a fare da scudo alla moglie con un piatto. Fino a un’intera area in cui ogni giocatore avrà un pezzo di magnete e dovrà farsi strada tra poli positivi e negativi, allontanando o avvicinando i relativi bersagli.

It Takes Two è un calderone di idee che vengono sbattute fuori una dopo l’altra, investendo il giocatore e lasciandolo incredulo su quanto possa cambiare genere da un momento all’altro. Si passa da un runner a uno sparatutto in terza persona, da un platform a un picchiaduro, e via dicendo con molte sorprese inaspettate lungo la strada.

 

It Takes Two

 

Come gli altri titoli di Hazelight Studios, anche It Takes Two dà importanza alla coppia e alle azioni di ogni singolo giocatore. Si tratta di un’esperienza equilibrata e che non mette mai in ombra un personaggio per l’altro, bensì gli dà lo stesso spazio sia durante le fasi esplorative sia durante le boss battle. Per poter completare le aree nessun giocatore può fare a meno del compagno, e se da un lato Cody crea piattaforme, dall’altro toccherà a May trovare un modo per farsi raggiungere dal marito. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una varietà di situazione sbalorditiva, un notevole passo avanti anche rispetto ad A Way Out.

It Takes Two Standard | Xbox - Codice download
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La co-operazione tra i giocatori trova sfogo poi in 25 minigiochi, a tutti gli effetti l’unica componente collezionabile del titolo. Sparsi nei diversi ambienti ci sono infatti mini giochi diversi di vario genere, dal tiro al bersaglio agli scacchi, in cui i giocatori possono sfidarsi per scoprire chi è più bravo. Non tutti questi mini-giochi sono proprio riuscitissimi a dire la verità, e alcuni necessiteranno più di una partita per essere compresi a pieno. Si tratta comunque un fattore secondario che non mina assolutamente l’esperienza di gioco.

Il problema più evidente dello split screen di It Takes Two però si affaccia in alcune zone strette, dove la telecamera non riesce a seguire abbastanza velocemente il giocatore, portandolo a commettere qualche errore indesiderato. Anche in questo caso non è nulla di atroce, solo qualcosa che poteva essere più preciso.

 

Lato tecnico It Takes Two è quasi un cartone animato in computer grafica. Se i modelli degli umani hanno qualche incertezza nei capelli e nei movimenti, tutto il resto è facilmente associabile a un lungometraggio. Non solo i due protagonisti e i numerosi comprimari, ma ogni ambiente è ricreato con molteplici dettagli, capaci di diventare anche protagonisti di piccoli eventi segreti, con la sola interazione di un pulsante. Gli scorci delle location giocano spesso con luci e colori, portando a schermo magnifiche realtà come una cascata di palline colorate o un lago ghiacciato. Ma le vere protagoniste di It Takes Two sono le sequenze su binari, vere e proprie montagne russe in cui la regia si da alla pazza gioia, come un carrello gettato in corsa da una discesa senza freni.

 

It Takes Two mi ha stregato, dall’inizio alla fine, senza mai annoiarmi. Mi ha strappato più di un sorriso e si è rivelato la miglior esperienza co-op dai tempi di Portal 2. Josef Fares sarà anche un pazzo furioso, ma è riuscito a inserire in un singolo gioco tutto quello in cui crede, regalando l’esperienza esatta che aveva promesso la scorsa estate, nel trailer d’annuncio. Ha mantenuto la propria parola ed è riuscito a migliorare quanto fatto con A Way Out, portando a schermo un’avventura a due equilibrata e pregna di significati. Se avete qualcuno con cui condividere l’esperienza, non lasciatevi sfuggire questo gioco.

 

It Takes Two è disponibile per PlayStation, Xbox e PC, a partire dal 27 marzo.

It takes two
It Takes Two
Pro
Sempre diverso per tutta la sua durata
Ricco di dettagli
Genuinamente divertente
Contro
La telecamera non è sempre puntuale
9
Voto