Jk Rowling
Brutta, bruttissima caduta di stile per J.K. Rowling, l’autrice ed ideatrice del franchise di Harry Potter, che nelle scorse ore si è giustamente attirata le ire del web per le sue dichiarazioni transofobe ed atteggiamenti di bullismo nei confronti di colleghi trans.
La scienziata, come reso noto dal Guardian, ha fatto ricorso in Tribunale perdendo la causa: il giudice James Tayle ha stabilito che il licenziamento è valido poiché le convinzioni di Forstater riguardo al sesso biologico sono “assolutistiche” e non sono “degne di rispetto in una società democratica”.
Vi lasciamo il link alla sentenza per chi volesse leggerla.
L’autrice ha espresso pubblicamente il suo sostegno ad una ricercatrice britanica a cui non è stato rinnovato il contratto per aver sostenuto su Twitter che un uomo “non può cambiare sesso e diventare donna”.
Nel dettaglio ha dichiarato:
“Vestitevi come preferite. Chiamatevi come vi pare. Dormite con qualsiasi adulto consenziente che volete. Vivete la vostra miglior vita in pace e sicurezza. Ma cacciare donne dal proprio lavoro per aver detto che il sesso di nascita di una persona è reale? #IoStoConMaya #NonÈUnEsercitazione”.
Dress however you please.
Call yourself whatever you like.
Sleep with any consenting adult who’ll have you.
Live your best life in peace and security.
But force women out of their jobs for stating that sex is real? #IStandWithMaya #ThisIsNotADrill— J.K. Rowling (@jk_rowling) December 19, 2019
Prontamente sono arrivate le critiche a cui si è anche aggiunto il GLAAD, l’osservatorio su come e quanto e quanto bene vengono rappresentate le persone LGBT+ nei media dichirando:
“JK Rowling si è allineata con un’ideologia antiscientifica che nega l’umanità di base delle persone che sono trans. Le persone trans e non binarie non sono una minaccia per le donne, e implicare altrimenti significa metterle a rischio.
Adesso è il tempo per le femministe che conoscono e supportano le persone trans per parlare e supportare il diritto delle persone trans a essere trattate con uguaglianza e giustizia”.
Now is the time for feminists who know and support trans people to speak up and support trans people's right to be treated equally and fairly.
— GLAAD (@glaad) December 19, 2019
Chissà quindi se JK Rowling tornerà sui suoi passi e chiederà pubblicamente scusa. Considerando tra l’altro che in Harry Potter sono marcatissimi i temi della diversità in tutte le sue forme.
Brutta, brutta caduta di stile JK.