J.K.Rowling rivela perchè i Dursley odiavano Harry Potter!!!

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Qualche tempo fa J.K. Rowling ha pubblicato su Pottermore un racconto inedito nel quale spiegava l’odio dei Dursley verso Harry Potter!!!

La Rowling spiega come la loro crudeltà nei confronti di Harry sia da ricondurre alla gelosia di Petunia nei confronti delle abilità magiche di sua sorella di Lily e l’avversione di Vernon di qualsiasi cosa fuori dal comune e la magia. L’odio di Vernon e Petunia Dursley sarebbe dovuto anche al cattivo rapporto con James (il padre di Harry).

“Quando erano al loro ultimo anno ad Hogwarts, Petunia, sorella della madre di Harry, aveva invitato Lily, e il suo fidanzato James ad incontrare il suo fidanzato Vernon.
Come racconta J.K. Rowling, già dal primo incontro Vernon si sentiva preso in giro da James, soprattutto quando alla domanda “Che auto guidi?”, James rispose parlando della sua scopa da corsa. La reazione non fu per nulla composta. Vernon, che detestava magia e stregoneria, disse che i maghi avrebbero dovuto vivere con i sussidi di disoccupazione. James, di contro, gli raccontò dei lingotti d’oro posseduti dalla sua famiglia e custoditi nella banca dei maghi Gringott.
La serata si concluse con Petunia e Lily che uscivano infuriate dal ristorante e James che prometteva di provare al più presto a fare pace con Vernon. Cosa che non successe mai.
Quando Petunia e Vernon si sposarono, Lily e James non furono invitati. E Petunia seppe della nascita di Harry da una lettera di Lily.

Cosa c’entra dunque Harry? Il piccolo mago avrebbe conquistato l’odio dello zio per la sua somiglianza con il papà James (stesso motivo per cui Severus Piton, odiava Harry). Quando arrivò una lettera da parte di Silente con la notizia dell’omicidio dei Potter, Petunia “sentiva di non aver altra scelta” e prese Harry a malincuore. Ma, costretta dunque ad allevarlo, trasferì la sua gelosia e l’odio del marito sul piccolo Potter.
La Rowling rivela anche che il nome Petunia deriva dalla sua infanzia: era il nome con cui lei e sua sorella, nei loro giochi, chiamavano i personaggi femminili più sgradevoli.”