Killing Floor 2 – Recensione

[ads]Fin dai primi film di George Romeno, fino alla tanto amata serie televisiva di The Walking Dead gli zombie hanno sempre affascinato il grande pubblico. Quasi in contemporanea il contagio si è trasmesso anche anche nel campo videoludico, dando vita a giochi di ogni tipo, dai classici survival, dove occorre cercare di sopravvivere partendo con zero risorse, fino agli shooter action in cui armati fino ai denti dobbiamo fermare l’invasione zombie e di mostri. Killing Floor 2 si inserisce pesantemente in quest’ultima categoria, arrivando dopo oltre un anno di Early Access su Steam, finalmente su PC e PS4 dal 18 Novembre al prezzo di lancio di 39,99€.

POCHE CHIACCHIERE, TANTI PROIETTILI

Killing Floor 2 è ambientato a Parigi, in un mondo invaso dagli Zed, dei mostri/zombie potenziati e distruttivi. Il nostro ruolo sarà quello di impersonare un mercenario, ingaggiato dalla Horzine Biotech, con lo scopo di mettere un freno a questa pericolosa minaccia. La trama sostanzialmente è tutta qui, e ci verrà raccontata dalla voce femminile che ci accompagnerà durante la modalità singleplayer. Sia nel Singleplayer offline che nel multiplayer dovremo quindi cercare di fermare l’avanzata degli Zed in partite suddivise in diverse ondate: Corte (4 ondate), Medie (7 ondate) e Lunghe (10 ondate). Le modalità di gioco risultano essere praticamente identiche tra le due modalità, con stessi personaggi, stesse mappe e stesse armi con l’aggiunta appunto di poter giocare le varie mappe con altri giocatori online nella versione multiplayer, rendendo quindi la modalità offline praticamente inutile e abbandonabile dopo le prime partite. Nonostante il titolo risulti comunque essere sempre divertente e adrenalinico, nella modalità multiplayer da il meglio di se. Grazie ad alcune possibilità tattiche come il saldare le porte per rallentare l’avanzata degli Zed, sarà necessario studiare la stategia con gli altri giocatori, cercando in poco tempo di trovare il miglior riparo ed andando a coprire tutte le vie d’accesso. E se con sconosciuti online si tratterà di muoversi tutti nella stessa direzione per tenere il gruppo compatto, giocandolo con amici in cuffia si potranno preparare tattiche accurate, richiedere copertura e sfruttare al meglio la mappa di gioco. Peccato però che la modalità di gioco si fermi alla componente survival, con l’aggiunta nel multiplayer della modalità Survival Versus, in cui una squadra nemica vestirà i panni degli Zed nel tentativo di eliminare la squadra di mercenari. Sicuramente la presenza di altre modalità avrebbe reso il titolo molto più variegato, magari anche solo la possibilità di giocare al titolo in multiplayer locale con lo slitscreen. Possibilità purtroppo assente.

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L’IMBARAZZO DELLA SCELTA

Uno dei pregi del titolo sviluppato da Tripwire Interactive è sicuramente la grande rosa di classi, mappe, armi e nemici con diverse abilità. Sono presenti infatti 10 classi differenti: il Berserker, il Medico da campo, il Commando, il Supporto,, il Demolitore, il Piromane, il Survivalista, il Pistolero, lo SWAT, e il Cecchino. Ogni classe sarà accompagnata da una breve descrizione del personaggio per dargli un minimo di background e presenterà dei kit di armi di partenza differenti. Inoltre alla fine di ogni ondata, ogni giocatore avrà accumulato diversi punti da spendere presso il commerciante per ripristinare la corazza, i proiettili e comprare nuove e variegatissime armi che andranno dallo spadone medioevale fino al fucile a microonde. Se comunque dal punto di vista della grafica il titolo non fa urlare al miracolo, le mappe risultano essere ben curate, presenta il supporto a PS4 Pro (vedere lo screen qui sotto) e vanta 60fps fissi (cosa che non è mai da dare così per scontata). Inoltre sono presenti delle ottime soundtrack Metal e Rock ad accompagnare le varie sessioni di gioco ed una difficoltà del titolo parecchio impegnativa se giocato in  modalità “Suicidio” ed “Inferno in Terra”.  Da segnalare però qualche problema di Matchmaking e qualche sporadico ma fastidiosissimo blocco del gioco in fase di caricamento che mi ha costretto a riavviare il titolo.

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CONCLUSIONI

Killing Floor 2 potrebbe quasi essere l’erede del tanto amato Left 4 Dead 2. Vanta dalla sua la capacità di saper divertire molto se giocato in compagnia di amici ma purtroppo pecca moltissimo nella modalità single player che risulta quasi inutile. Tutto sommato il titolo non ha neanche grosse pretese e riesce comunque a coinvolgere il giocatore, grazie al ritmo frenetico rallentato solamente dai bellissimi slow motion. Quindi se nel profondo siete ancora tra quelli che sperano di vedere un Left 4 Dead 3, potete mettervi il cuore in pace e non lasciarvi sfuggire Killing Floor 2.

Killing Floor 2
Pros
Molte mappe e Armi
Buona Difficoltà
Design Curato
Musiche
Divertende se giocato in compagnia...
Cons
... ma niente multi in locale
Singleplayer inutile
Qualche fastidioso blocco
7
Voto